La Storia Di Noi E La Famiglia

  • Purtroppo non posso scendere in dettagli, ma quanto ha descritto Lupotta mi ha ricordato ancor di più la situazione di una persona a me molto cara, che per questa problematica di "infiltrazione" della mamma del marito in tutte le vicende della vita (dal piombare a casa loro all'improvviso, al decidere arredamento e mobilio della loro dimora, all'avere le chiavi della loro casa, al dettare i suoi ritmi durante la giornata per i pasti, e ancor più a mettere bocca in tutte le scelte che dovrebbero essere della coppia) si sta giocando il matrimonio in modo molto pesante. Si sente in prigione, appena può fugge da quella realtà, cova un odio ed una esasperazione indicibili anche verso di lui, che ovviamente, in nome del buonismo di facciata e dell'assenza di conflitto, lascia correre tutto. Anziché difendere il nuovo nucleo familiare nascente, costui ha la mollezza di far intromettere la mamma in ogni cosa, a volte appoggiandola, a volte facendo semplicemente buon viso a cattivo gioco. Non ha ancora chiaro il concetto che, così facendo, otterrà una sola cosa: far fuggire in breve tempo sua moglie. La quale non sta certo con le mani in mano e medita di trasferirsi in un'altra città, facendo una vita di sposati a distanza (e hanno anche un figlio).

    Ma al di là del caso specifico, ho visto passare sotto i miei occhi tante coppie che, per via di questo problema, si innestano sempre nel medesimo copione: rabbia covata da parte di lei, esasperazione, esplosione finale e separazione, perché dopo tanti anni in cui una situazione perdura, non sono certo delle semplici scuse che risolvono il problema.

    Devi far capire al tuo uomo che il vostro rapporto di coppia viene PRIMA (sottolineato tre volte) del rapporto con la madre. E se non capisce questo concetto, che è talmente lapalissiano da non doverlo nemmeno ricordare più di tanto, significa che è una persona che consapevolmente ha deciso di stare dalla parte della madre e non della tua. Se così fosse, non c'è che da fuggire a gambe levate, prima che i guai diventino ancor più seri.

    “Se qualcuno ti dice che non ci sono verità, o che la verità è solo relativa, ti sta chiedendo di non credergli. E allora non credergli.”

  • A causa del lavoro le sorelle hanno meno tempo libero, ma anche se loro possono è sempre lui a voler accompagnare e andar a riprendere la mamma, a stare dietro a tutti i suoi bisogni giorno e notte. A volte di sera lo chiama se è troppo tardi secondo lei, per dirgli di tornare a casa. Soltanto lui si è spostato dai suoi le sorelle no.

    E' una situazione che ha creato lui, sempre disponibile, e alla fine diventa quella persona che in famiglia si occupa di determinate cose facendo si che gli altri si svincoli su determinati obblighi.
    Hai detto che ha tre sorelle, ma lui è il più grande o il più piccolo dei figli?
    Io sinceramente per te la vedo abbastanza complicata, anche perchè questo tipo di uomo attaccato morbosamente alla madre, forse perchè unico maschio, si sentirà sempre in obbligo verso di lei, io comunque dato i miei precedenti che non hanno portato a niente, anzi solo ad un allontamento, ti consiglierei o di parlarci con molta calma senza aggredirlo, ma di non imporgli niente.

  • Io mi sento di fare un aola a summertime e di concludere con un "Amen".
    Sante Parole. Le capissero MOLTI uomini, non ci sarebbero i problemi che purtroppo ci sono spesso.. e si vivrebbe molto più serenamente.

    L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge.

  • Sylvia, lui è il più piccolo tra i figli ma comunque le sorelle sono adulte sposate con figli.
    Ho cercato di parlargli e di stargli vicino i questo momento un po' difficile per lui.
    Ma dentro di me non mi sento coinvolta al 100% in questa relazione.
    Ho deciso di dargli tempo, di non sentirmi troppo in colpa nel voltargli le spalle ora che ha bisogno di me.
    Spero di aver fatto la cosa giusta.

    Summertime e Lupotta grazie dei vostri consigli, anche io la vedo abbastanza complicata, non è facile per me combattere per questa situazione.
    A volte penso seriamente che non è la relazione che io cerco.
    Vorrei un uomo che facesse l'uomo e non il bambino che ricorre alla mamma, ha sempre bisogno di un appoggio, di una consolazione sia da me che da sua madre. Cerca "coccole" dicendo "mi fà male questo, mi fa male quello" ...e io anche se a volte mi sento snervata cerco di rassicurarlo a volte come farebbe mammina.

  • Lo so adesso penserete che non riesco a prendere una decisione.. mi sento molto confusa.
    Oggi sembra sia andato di nuovo tutto a rotoli con lui..
    Sto male non riesco a capire cosa voglio veramente..alterno momenti in cui penso di andare avanti ed altri di tornare indietro.
    Non mi è mai capitato di sentirmi così combattuta e insicura.

  • Il fatto che tu ti senta combattuta ed insicura è già in sintomo.
    Un altro è il fatto che dici tu stessa che non hai da questo rapporto quel che vorresti avere.
    Un altro ancora è che dici che devi fargli da mammina.. e non ne puoi più.
    Un altro ancora è che scrivi che non sei coinvolta.
    Per me la soluzione la sai, devi solo trovare il momento, il coraggio e la forza per metterla in atto.. cosa che farebbe bene sia a te che a lui.
    Almeno, questo è ciò che si capisce dalle tue parole.

    L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge.

  • ciao amogiovanni,
    grazie del consiglio vedo che la maggior parte di chi mi ha risposto la pensa come te ed io concordo.
    Ieri dopo l'ennesima volta la madre lo chiama con una scusa per farlo precipitare a casa non c'ho visto più e abbiamo litagato, ma in realtà non su qualcosa che riguardasse la madre e come se non avessi il coraggio di fargli notare quando lei esagera.
    Ad ogni modo non mi va di sentirlo e mi sto allontanando.
    lui non fà che colpevolizzarmi dicendomi che l'amore non finisce da un giorno ad un altro..che non se lo merita..in questo momento difficile...
    e quindi non si rassegnerà mai a perdermi.
    Come posso spiegarglielo?

  • Purtroppo non posso scendere in dettagli, ma quanto ha descritto Lupotta mi ha ricordato ancor di più la situazione di una persona a me molto cara, che per questa problematica di "infiltrazione" della mamma del marito in tutte le vicende della vita (dal piombare a casa loro all'improvviso, al decidere arredamento e mobilio della loro dimora, all'avere le chiavi della loro casa, al dettare i suoi ritmi durante la giornata per i pasti, e ancor più a mettere bocca in tutte le scelte che dovrebbero essere della coppia) si sta giocando il matrimonio in modo molto pesante. Si sente in prigione, appena può fugge da quella realtà, cova un odio ed una esasperazione indicibili anche verso di lui, che ovviamente, in nome del buonismo di facciata e dell'assenza di conflitto, lascia correre tutto. Anziché difendere il nuovo nucleo familiare nascente, costui ha la mollezza di far intromettere la mamma in ogni cosa, a volte appoggiandola, a volte facendo semplicemente buon viso a cattivo gioco. Non ha ancora chiaro il concetto che, così facendo, otterrà una sola cosa: far fuggire in breve tempo sua moglie. La quale non sta certo con le mani in mano e medita di trasferirsi in un'altra città, facendo una vita di sposati a distanza (e hanno anche un figlio).

    Ma al di là del caso specifico, ho visto passare sotto i miei occhi tante coppie che, per via di questo problema, si innestano sempre nel medesimo copione: rabbia covata da parte di lei, esasperazione, esplosione finale e separazione, perché dopo tanti anni in cui una situazione perdura, non sono certo delle semplici scuse che risolvono il problema.

    Devi far capire al tuo uomo che il vostro rapporto di coppia viene PRIMA (sottolineato tre volte) del rapporto con la madre. E se non capisce questo concetto, che è talmente lapalissiano da non doverlo nemmeno ricordare più di tanto, significa che è una persona che consapevolmente ha deciso di stare dalla parte della madre e non della tua. Se così fosse, non c'è che da fuggire a gambe levate, prima che i guai diventino ancor più seri.

    Purtroppo summertime ha ragione.

    Io conosco tanti maschi mammoni e ho cercato anche di cambiarne qualcuno (per il loro bene o su loro richiesta), ma non ci sono mai riuscito.

    Nella vita ho esorcizzato e visto esorcizzare ogni schifezza, ma l'essere mammoni è residente troppo "in basso". E' una cosa che non si cambia nemmeno dopo la morte della madre, anzi a volte peggiora.

    Ti dico: se hai qualche dubbio scappa subito, perché quando le acque si saranno calmate e lui tornerà a casa, il tuo sistema di "autoconvincimento" ti farà credere che viverci assieme è possibile e magari vi sposate, poi la mamma si ammala o il papà passa a miglior vita: ed è la fine.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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