Bisogna fare un discorso ben preciso.
Se una persona si deprime soltanto perchè ha perso qualcosa, ad esempio sta invecchiando e ha perso la giovinezza, è necessario che si ricordi delle cose preziose che ha (famiglia, amici) e che impari ad apprezzarle.
Se una persona di deprime perchè ha perduto una persona cara è molto più difficile: in questo caso la depressione è una reazione normale nel periodo immediatamente successivo alla perdita, ma poi deve ritornare l'amore per la vita altrimenti significa che non si è usciti dalla depressione.

Pensiero positivo
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Tu cerchi di pensare in modo positivo, Hallomarc?
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Bisogna fare un discorso ben preciso.
Se una persona si deprime soltanto perchè ha perso qualcosa, ad esempio sta invecchiando e ha perso la giovinezza, è necessario che si ricordi delle cose preziose che ha (famiglia, amici) e che impari ad apprezzarle.
Se una persona di deprime perchè ha perduto una persona cara è molto più difficile: in questo caso la depressione è una reazione normale nel periodo immediatamente successivo alla perdita, ma poi deve ritornare l'amore per la vita altrimenti significa che non si è usciti dalla depressione.hai perfettamente ragione ma risponderti sarebbe un discorso troppo lungo e magari off topic se continueremo a seguirci magari capitera' l'occasione di tornare sul tema
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Tu cerchi di pensare in modo positivo, Hallomarc?
Forse non è tanto importante pensare positivo, che rischia di essere tendenzioso.
Cerco di pensare correttamente, che è già un gran bel risultato.
In questo caso ciò che conta di più è assicurarsi che il metodo del ragionamento sia fondato. -
Non credo che il pensiero positivo abbia grande efficacia, è solo una finzione, uno smalto sul nulla. Personalmente ho sempre trovato più "consolazione" nell'atteggiamento indicato da Hegel (anche se filosofo ma capace di pensiero profondo e del profondo) : "Ma non quella vita che inorridisce dinanzi alla morte, schiva della distruzione; anzi quella che sopporta la morte e in essa si mantiene, è la vita dello spirito. Esso guadagna la sua verità solo a patto di ritrovare sé nell’assoluta devastazione. [...] anzi lo spirito è questa forza solo perché sa guardare in faccia il negativo e soffermarsi presso di lui. Questo soffermarsi è la magica forza che volge il negativo nell’essere". Comprendo che tra il dire ed il fare ce ne passi ma la capacità paradossale di non fuggire ed osservare il negativo, l'emergere di contenuti psichici ha davvero un carattere terapeutico, in quanto nell'osservazione non si agisce a partire dal piano psicologico - in cui il rimedio è peggiore del male - ma da una zona "altra", capace di dissolvere i contenuti che invece si alimentano di giudizi ed autogiudizi....
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Tu cerchi di pensare in modo positivo, Hallomarc?
Chiarisco un concetto. Per poterlo capire, ho dovuto pagare a caro prezzo.
Quel che conta è il ragionamento, che però dev'essere pacato. In queste condizioni, lo sbocco è positivo, o quanto meno saranno posti nel giusto rilievo gli aspetti positivi che sempre ci sono.
Se il ragionamento si sviluppa in condizioni di animosità, di rabbia o di paura, lo sbocco non è mai positivo, perché si vedono solo i lati negativi. E c'è un'aggravante seria in questa modalità: che le cose che arrivi a pensare ti sembrano suffragate dalla ragione e perciò certe. Tutte le conclusioni razionali negative infatti, ti sembrano logiche e non te ne liberi più. Così io credo nascono le fissazioni. Che sono come certi gusci : perfetti da fuori e vuoti dentro. -
Concordo con te!
Bisogna pensare in modo realista e sereno. Il che significa pensare in modo positivo. -
Secondo me in questo modo si resta prigionieri dei pensieri negativi che continuano a scorrere.
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x quanto riguarda la mia esperienza...il pensiero positivo ha funzionato in parte.mi spiego: credo che quanto ci troviamo in uno stato depressivo (almeno parlo x me) riesciamo solo a "catastrofizzare" le situazioni e non riusciamo a vedere niente con oggettività reale.vediamo solo la parte negativa delle cose,purtroppo!io sono andata in depressione x l'ansia che mi divorava da un paio di anni,sfociata con attacchi di panico.sono andata da una psicoterapeuta che mi ha insegnato a costruire pensieri positivi ... in principio ci riuscivo ma bastava un niente che tornavo punto e a capo,anzi peggio
fino a quando ho deciso di prendere dei farmaci. Da quel momento,dopo circa 20 g che assumevo zoloft, ho cominciato a sentirmi meglio e ho iniziato a fare pensieri positivi!!!!mi è tornata la speranza di riuscire a guarire!!oggi i consigli e le tecniche della psicologa le stò trovando utili,soprattutto x tenere sotto controllo l'ansia....senza l'aiuto delle medicine non ce l'avrei mai fatta.con questo non voglio dire che tutti x uscirne dobbiamo assumere farmaci,ogni caso è differente!dipende anche dalla gravità della situazione!ho solo espresso la mia esperienza!
io ammiro tantissimo chi ne esce da solo!non è il mio caso purtoppo xò spero un giorno di farcela da sola
in bocca al lupo a tutti! -
citerei Martin Sielegman che più di pensiero positivo banale, parla di ottimismo realistico!
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