Quando una storia finisce.. ciò che viene dopo.

  • quando finisce una storia non e' facile per nessuno credo che entrambi siano responsabili, si comincia con la consapevolezza che non c'e' piu' quello che c'era una volta ti fai mille domande se c'e' ancora speranza o davvero tutto finito, quando ti accorgi che forse hai trascinato per tanto tempo cio che ormai non esisteva piu' prendi coscienza di quello che e' giusto fare per la serenita' di entrambi.

  • Per una volta posso dire di poter mettere un tassello positivo.
    C'è stato un nuovo chiarimento da parte sua, ed il mio animo è più leggero.
    E' inconfutabile ormai che uomo e donna vivono, pensano, amano e.. odiano in modo diverso.
    Mi ha spiegato che il suo non è un tentativo di far soffrire me, ma di convincersi che sia tutto finito.
    Che per voltare pagina ha la necessità di odiarmi..
    Anche se posso non condividere il metodo, non capirlo.. ma accetto che lui in questo momento, in questi mesi possa essersi sentito tradito, abbandonato..e che mi abbia ferito.. anche non volendolo. Almeno lo spero.
    Ora mi auguro che entrambi potremo andare avanti, ricordando con rispetto ciò che siamo stati..perchè per un periodo è stato davvero meraviglioso.
    Quindi direi a tutte le donne che hanno risposto a questa discussione, che anche se sicuramente è doloroso e non riusciamo a capire le loro motivazioni, l'unica cosa per noi è quella di cercare di riportare le cose in termini accettabili (è ovvio che se uno offende proprio pesantemente ci resti male..non lo nego)..ma ridimensionare le cose.
    Pensare che questo è, anche se per noi non è valido, il loro modo per archiviare ogni cosa.. che di dobbiamo fare?
    Lasciar perdere, non farci rovinare.. andare avanti ed essere felici.
    Un abbraccio a tutti.

    L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge.

  • E' inconfutabile ormai che uomo e donna vivono, pensano, amano e.. odiano in modo diverso.
    Mi ha spiegato che il suo non è un tentativo di far soffrire me, ma di convincersi che sia tutto finito.
    Che per voltare pagina ha la necessità di odiarmi..
    Anche se posso non condividere il metodo, non capirlo

    Grazie Lupotta,

    in effetti anche per me è un altro tassello per riempire il mio PERCHE'?.

    Tassello dopo tassello speriamo prima o poi di completare il puzzle.

  • Quello che c'è dopo? Dipende... Nel mio caso, inizialmente un dolore indescrivibile, che poi si è trasformato in rancore, che poi si è trasformato in consapevolezza e presa di coscienza, che continuerà a trasformarsi in tante altre cose e che richiederà tempo per essere smaltito sperando che la ferita che dovrà per forza rimarginarsi non lasci cicatrici... Ci sono tante domande, tanti perché, tanti pezzi di un puzzle che si cerca di ricollegare tra loro per cercare un motivo che apparentemente non si riesce proprio a vedere... E c'è sempre la speranza di un chiarimento da parte di chi ha lasciato, anche se forse non servirà a nulla...

  • Non ho bruciato il libro, ho girato pagina! Ciò che è scritto prima, rimane. Ciò che c'era prima, è ancora lì. Non nego, non invento bugie, non cambio parere un giorno sì e l'altro pure.
    E' questa la differenza, in queste storie, tra uomo e donna.
    Le donne hanno accettato quanto successo, hanno pianto e sofferto..ma poi hanno deciso di andare avanti.
    Gli uomini magari hanno fatto lo stesso, ma volendo sempre incolpare l'altra parte per non piangere..non struggersi.. per il fatto che la loro vita non è finita nell'immediato momento in cui la loro storia è finita.
    O perchè non vanno da loro strisciando e supplicandoli di tornare insieme.
    E' tutto questo astio e questi giochetti, ripeto..che non capisco e mi fanno soffrire. Ma ho deciso di non rispondere più alle provocazioni, perchè sono questo alla fine, e rispondendo gli do solo del potere che non merita.

    Mah, io eviterei discorsi di genere, in certi campi generalizzare è pericoloso. Non credo sia questione di sesso, ma di carattere: seguire la scorciatoia o farsi la via crucis. O forse neanche di carattere, ma di situazione contingente. Per quanto abbia cercato sempre di comportarmi correttamente con chi ho amato, non potrei escludere di essere capace di bastardate. Chissà magari in futuro potrebbero venirmi fuori.

    Una cosa ho imparato nella vita, per esperienze che ho avuto e che mai prima avrei reputato plausibili, ed è il MAI dire MAI. Tutto quello che crediamo di noi viene messo a dura prova dalla realtà, e più avviene più capiamo cose di noi stessi, più cresciamo e ci conosciamo meglio.

  • Vi ringrazio davvero molto per tutti i vostri interventi, questa discussione mi ha aiutato molto.
    Ho capito definitivamente che cercare risposte non serve, anzi.. a volte porta solo dolore ad entrambe le parti.
    Alcune vengono da sole col tempo, per le altre bisogna accettare il fatto che rimarranno senza una risposta, e va bene così.
    Secondo me bisognerebbe solo accettare quel che è venuto senza troppi rancori ne sensi di colpa: ognuno ha fatto ciò che poteva, è andata così.
    Avere un pò di rispetto anche dopo essersi lasciati dovrebbe essere la base, ma del resto se una persona non ti rispettava prima, sarà difficile che lo farà dopo.
    Ma provarci almeno.. provare a chiudere ed augurare all'altro (io lo faccio ogni sera) che sia felice e soddisfatto della sua nuova vita, secondo me non è così un'utopia..ma ognuno di noi è fatto in modo diverso. Non ci sono istruzioni da seguire, solo magari un pò d'amor proprio e ripeto, di rispetto per una persona che fino a poco prima dicevi di amare.
    E' difficile del resto tagliare quel sottile filo che lega due persone che per un tempo più o meno lungo hanno condiviso la vita.
    Ognuno di noi cerca di farlo a modo proprio: un taglio netto, uno strappo lungo, una fiamma che lo divora..
    E' dura, non lo nego.
    C'è chi ha bisogno di odiare, chi rimane attaccato al passato e cerca in ogni modo di tenere vivo qualcosa, anche insultando o facendo stare male ancora l'altro..pur di non staccarsi del tutto. C'è chi riesce subito a rifarsi una vita, chi soffre ancora..chi rimane ancorato a molte paure.
    Ognuno si barcamena come può.
    Ma forse si dovrebbe solo mettere da parte ciò che di buono c'è stato, imparare da ciò che di meno buono c'è stato..non portare molto rancore (un pò è fisiologico per il distacco) e sensi di colpa.
    Ma è molto difficile, me ne rendo conto.

    L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge.

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