Impegno politico del credente.

  • E' solo la tua opinione. Non ne puoi fare una legge universale.
    I greci e romani gettavano dall rupe i bimbi deformi o malati, non per odio, ma per amore.

    e ci mancherebbe altro , infatti è solo la mia opinione peersonale , cosi come lo puo essere la tua quando raffronti un essere umano con una gallina , che appartiene al mondo animale , con tutto il rispetto faust , per il tuo modo di pensare ma se dovessi scegliere tra l'uccidere un neonato e un pulcinosicuramente sceglierei il pulcino e sfido chiunque a salvare il pulcino per un neonato ... pero a chiacchiere si puo far tutto cio che conta è l'agire ..... mi riporti di nuovo e in tanrti post lo hai fatto la strage di agnelli che avviene a pasqua , io non comprendo questa tua avversione per l'abbacchio , comunque rispetto la tua dieta vegetariana , sperando che rispetti magari la dieta di chi mangia la carne , e aggiungo anche sfociando nel ot , che magari con questa crisi profonda , c'è chi nel piatto non puo metterla neanche piu......

  • Questa corrente di pensiero ha portato piu disperazione nella gente del bolscevismo (di cui si è nutrito a piene mani)

    Be, vediamo di ragionare sulla questione:
    Che greci e romani fossero bilscevichi, lo vengo a sapere ora. E che i bolscevivhi avessere una predilezione per le questioni eugenetiche non mi pare. L'urss aveva in se piu' di trenta nazionalita', e si sono sopportatate tutte bene. Le uniche con cui ci sono state discussioni feroci, sono state le regioni islamizzate. Il motivo sempre quello religioso.

    Per il resto mi pare che nazisti e fascisti franchisti e salazaristi, e poi anche i fascisti italiani erano molto piu inclini a cercare la razza perfetta. Tutti regimi molto connotati religiosamente.

    Citazione

    Ricordatene quando guarderai un qualsiasi essere umano negli occhi.

    Per cio' che riguarda l'aborto c'e' una legge. Stop.
    La legge e' stata richiesta non perche l'aborto non esisteva, ma perchè era fatto di nascosto, spesso in condizioni igieniche pietose e da personale non qualificato, quando non addirittura coi filtri di qualche mammona. fra incantesimi, immaginette sacre e riti propriziatori. E ci sono stati casi di medici obiettori in ospedale pubblico che poi facevano aborti a pagamento nella clinica privata, dove andavano su appuntamento o nelle ore libere dal servizio. E' cronaca.

    Ti invito a leggere una breve stoia sull'aborto, prima e dopo la legge 194. http://www.storicamente.org/07…ia/aborto_clandestino.htm

    Sul guardare esseri umani negli occhi, ti dirò che ha dovuto farlo diverse volte, anche quando non ne avevo proprio voglia.

    Ho visto persone morire a poco a poco, agonizzando e maledendo il giorno in cui erano nati, persone che cercavano una giustificazione a tutti i loro dolori, alla devastazione del corpo, alla perdita di ogni dignita e di ogni rispetto per sè, alla vergogna di vedersi in quelle condizioni e guardare gli altri mentre storcevano il naso vicino a loro, per la puzza della carne marcia, l'olezzo di escreti e secreti, l'odore della morte che si infila nel naso e la risenti a distanza di giorni, anche dopo averla pulita e disinfettata.

    Guardavo questi sguardi smarriti, a volte lucidi e brillanti, a volte annebbiati dalla morfina, che cercavano disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi, e stendere una mano per poter dar loro un appiglio. Quelle mani sempre in movimento che toccano il bordo del lenzuolo senza mai fermarsi un momento, fino al prossimo sonno, indotto dal sonnifero.

    E quando erano bambini, allora si che la cosa ti straziava le viscere.
    Ma loro spesso sono piu coraggiosi e meno lagnosi di adulti e vecchi. Accettano la realtà con più coraggio, tranquillità, rassegnazione, perchè non sono ancora stati imbevuti di un mucchio di paure tipiche dell'età adulta e della vecchiaia. Loro sono mentalmente sani, fino a che qualcuno non incomincia a d istillare in loro un mucchio di immagini spaventose e destabilizzanti.

    E quando mi sono trovato dall'altra parte, ero io che cercavo qualche appiglio. Non nel prete cappellano, che passava e non vedeva l'ora di andarsene, perche' aveva molto da fare. Una notte sono astato attaccato al braccio di una anestesista per non so quanto tempo. E lei si aveva da fare. Ma e' rimasta li, fino a quando non ho trovato il coraggio di lasciarla. Oppure in una volontaria anziana ex psichiatra, che e' rimasta a chicchierare con me per quasi tre ore, perchè ero logorroico, per via dei farmaci e delle condizioni di ossigenazione. E nei periodi passati a casa, nel mio letto, non ho mai visto il mio curato di paese. Per quattro anni mi ha fatto visite regolari un Testimone di Geova, che passava un'ora con me, parlando del più e del meno.

    Se dico che il miglior modo di affrontare la vita e la morte, è quello non avere zavorre nella testa, che non sono di natura religiosa, ma affettiva, è perchè so quel che dico.

    Quando stai per morire non pensi a dio o a Gesù. Pensi ai tuoi cari, a come lasciare le cose a posto, a come cercare di non far soffrire nessuno, a come andartene senza rompere troppo i c∙∙∙∙∙∙i.

    In trent'anni, non ho mai sentito chiedere da un moribondo la benedizione di un prete. Le poche volte che l'ho vista dare, gli e' stata presentata davanti come una cura. - Ti farà bene!Vedrai!-.

    Gli occhi li ho guardati bene e a fondo, e dentro non ho visto nessun paradiso. O solo visto il desiderio che tutto finisse in fretta.

  • I greci antichi e i romani non avevano ricevuto alcuna Rivelazione, insieme a qualunque altro popolo. Venire al mondo era considerata una sciagura, e come dicevano essi stessi era meglio non essere mai nati.
    Ma il mondo antico è giustificabile in questo senso, senza una morale che sacralizzasse l'uomo, l'uccisione di essere umani difettati era prassi comune.

    La vita è l'unica cosa che abbiamo. Se tutto finisce nel nulla l'unica risposta che dai è farla finita presto?
    La sofferenza che tanto temiamo, anche negli altri, seppur non cercata e voluta, ha un enorme valore che solo il cristianesimo comunica, ma se questo non viene comunicato appunto, se le persone vengono lasciate sole vergognandosi di se stesse e delle loro condizioni come se fosse una colpa stare male, a chi rendere conto di tutto ciò. Chi si è affidato a Dio non patisce meno, non smette di soffrire nel corpo, ma si sente amato e accettato per quello che è.
    La disperazione non viene tanto dal dolore fisico, ma da quello morale, è quello che distrugge veramente. non sono voli pindarici per giustificare il dolore, togliendo la unica sola speranza rimane solo la morte.
    Chiediti perchè i moribondi di Madre Teresa siano morti molto meglio di come siano vissuti.

    Totus tuus viaggio all'inferno e ritorno. Una testimonianza di conversione.

  • Citazione da summertime

    Ma "diritto al matrimonio" per fare che? Per dare delle garanzie di stabilità a dei figli che biologicamente non possono avere assieme? Oppure per adottarli condannandoli a non avere il papà o la mamma?

    Condannandoli a non avere il papà o la mamma?
    A parte il fatto che se mai la condanna sarebbe a non avere il papà E la mamma.
    Ma il punto è: si adotta un bambino perché orfano, che di fatto il papà e la mamma non li ha, e che verosimilmente vive in un orfanotrofio il cui personale è composto da sole suore (tutte donne, stesso sesso), con chissà quale rapporto numerico suore/bambini. In quale universo questo scenario sarebbe migliore dell'avere due genitori dello stesso sesso?
    Intendo eccetto che nelle sedi di comunione e liberazione.

  • Il cristianesimo ha portato speranza, ha portato soccorso agli ultimi, ha cambiato il cuore della gente.
    Le ideologie di qualsiasi genere hanno portato ciò che scrivevo prima.
    I concetti alti sono parte del cristianesimo, non vedo perchè bisognerebbe tenerli in un angolo e nascosti, soprattutto quando si parla di vite degne e di vite non degne di essere vissute.

    Appunto, stai lì a ribadire che sei un asino e non il bue.

    Evito di ricordarti le miserie che il cristianesimo ha prodotto nei secoli, sono sicura che le conosci meglio di me. Così come io conosco i punti luce della sua storia.

    Quando sarai sufficientemente sereno da volerne parlare in modo critico, non da tifoso, io ci sono. Nel caso non ti sia chiaro, non è un attacco al fortino.
    Però sarebbe graziosa un'uguale tolleranza nei riguardi di altre ideologie, come il bolscevismo, che avranno sicuramente prodotto morti, ma non solo morti.

    Ovunque ci sono ombre e luci, se uno le vuole vedere.

  • Il problema è che il matrimonio omosessuale sarà molto probabilmente il passo precedente all'adozione, che se si riconosce il matrimonio, ne sarà una naturale conseguenza. Ti devo fare un disegnino, o ci arrivi da solo?

    Forse sarebbe il caso di farlo, il disegnino:

    Si parla di riconoscimento delle coppie di fatto, non di matrimonio.

    Tu rispondi che l'adozione sarà una naturale conseguenza del matrimonio.

    CIoè: ?(

    1) - matrimonio non è logica conseguenza di coppia di fatto, ma una possibilità che può non essere introdotta successivamente quanto si e a prescindere. In altre parole domani si potrebbe introdurre il matrimonio gay senza passare per le coppie di fatto. Puoi escluderlo?

    2) - magari ai gay di sposarsi non gliene può fregar di meno e tu non hai molto titolo per parlare a nome loro. Non sei un gay, no? Quindi non sai cosa vuole un gay, né il tuo pensiero esprime un'istanza gay. Cerca di tener presente che i gay non pensano quello che pensi tu, ma altro.

    3) - Sembra sfuggirti il fatto che tu non hai titolo neanche per parlare del bene dei bambini da adottare, che per legge hanno una figura precisa che è tenuta a tutelare i loro diritti. Non hai deleghe o tutele per la categoria. Non sono neonati abbandonati all'incuria, ma c'è tutto un sistema dietro che se ne occupa. Se c'è qualcuno che deve parlare del loro bene non sei tu, come non sono io. In altre parole, la tua difesa dei loro problemi è superflua oltre che irricevibile perché non sei il soggetto preposto a curarli.

    4) - se anche si arrivasse alle coppie di fatto, se anche si arrivasse al matrimonio gay, i figli adottivi non si prendono al supermercato nel bancone affianco a quello del pane: c'è la famosa figura a tutela dei loro interessi e diritti - che non sei tu - che si occupa di valutare a chi affidarli.

    http://www.tribunaledeiminori.it/requisiti-adozione.php

    Non ti preoccupare che si concede la possibilità di firmare un registro di coppie di fatto poi non si fanno le svendite bebè ai f∙∙∙i. A me risulta che in Italia, forse sbaglierò, ma sono molte di più le coppie che sperano di poter adottare un figlio dei minori in stato d'adozione. Anche perché non tutte le coppie che sperano soddisfano i requisiti, abbastanza stringenti, per l'affidamento di un minore. Non ti preoccupare che non sarà la coppia di fatto a far impazzire i giudici del tribunale dei minori e far sì che dispensino i bambini a casaccio.

    5) Se i gay vogliono un figlio, lo fanno tale e quale a come lo fai tu, ma proprio uguale uguale. Se pensi che gli omosessuali premano fingendo di volere le coppie di fatto perché mirano all'adozione di pargoli, ti sfugge che fanno prima a fare un po' di zumzum, che dopo 9 mesi il figlio gli nasce proprio tale e quale a come per gli etero. Tra parentesi all'estero è facilissimo anche praticare l'inseminazione artificiale, se proprio non ci si vuole riprodurre con un rapporto sessuale standard. Basta avere un po' di cash e il gioco è fatto. Se tu pensi che l'adozione sia il solo modo per un gay di avere figli, perché la vedi come una coppia sterile, significa che non hai capito come funziona. Gli omosessuali maschi sono maschi come te, le lesbiche sono femmine come la tua compagna. Hanno le stesse possibilità riproduttive e se vogliono mettere al mondo un pargolo non hanno bisogno di aspettare che gli venga concesso la coppia di fatto, e forse come logica conseguenza (nella tua testa) il matrimonio, né che per logica conseguenza (nella tua testa) un giudice li consideri validi genitori.


    Sai qual è il problema? E' che se si permettono le coppie di fatto... finisce il business dei matrimoni. :blush:

    Ritorniamo al punto: tu hai diritto ad essere preoccupato, e siccome tu hai questo diritto vuoi togliere diritti agli altri in forma di legge.

  • 2) - magari ai gay di sposarsi non gliene può fregar di meno e tu non hai molto titolo per parlare a nome loro. Non sei un gay, no? Quindi non sai cosa vuole un gay, né il tuo pensiero esprime un'istanza gay. Cerca di tener presente che i gay non pensano quello che pensi tu, ma altro.

    Ma guarda che veramente non lo dico io. Lo dicono LORO:

    «Vogliamo tutto - ha spiegato Andrea Berardicurti del circolo Mario Mieli - gli stessi diritti delle coppie etero. Non ci accontentiamo di Pacs e unioni civili, puntiamo dritti al matrimonio e i partiti devono saperlo: se vogliono i voti della comunità devono accogliere le nostre richieste senza se e senza ma». Corriere della Sera - Gay Pride 23 Giugno 2012

    3) - Sembra sfuggirti il fatto che tu non hai titolo neanche per parlare del bene dei bambini da adottare, che per legge hanno una figura precisa che è tenuta a tutelare i loro diritti. Non hai deleghe o tutele per la categoria. Non sono neonati abbandonati all'incuria, ma c'è tutto un sistema dietro che se ne occupa. Se c'è qualcuno che deve parlare del loro bene non sei tu, come non sono io. In altre parole, la tua difesa dei loro problemi è superflua oltre che irricevibile perché non sei il soggetto preposto a curarli.

    E questo cosa c'entra? Vuoi tapparmi la bocca e dire che non ho diritto ad avere un'opinione?
    Un po' dittatoriale come concetto.

    Conosco da vicino il mondo delle adozioni, e oltre alla "facciata" di legalità e diritti che appare, c'è anche un gigantesco giro di soldi.
    Una persona a me piuttosto vicina, che non avrebbe assolutamente i requisiti per adottare (per motivi che non posso dire, ma comunque oggettivi) tra poco si vedrà assegnato un bambino del Sud del Mondo, per aver sborsato la modica cifra di svariate migliaia di euro, nel corso di vari mesi di trafile burocratiche.

    Non ti preoccupare che si concede la possibilità di firmare un registro di coppie di fatto poi non si fanno le svendite bebè ai f∙∙∙i. A me risulta che in Italia, forse sbaglierò, ma sono molte di più le coppie che sperano di poter adottare un figlio dei minori in stato d'adozione. Anche perché non tutte le coppie che sperano soddisfano i requisiti, abbastanza stringenti, per l'affidamento di un minore.

    Ribadisco: è sempre la teoria del piano inclinato. Sono derive che vengono guadagnate pian pianino.

    5) Se i gay vogliono un figlio, lo fanno tale e quale a come lo fai tu, ma proprio uguale uguale.

    :hmm: questa mi sfugge. Non sapevo che un rapporto gay fosse fecondo... mi documenterò su qualche testo medico.

    Se tu pensi che l'adozione sia il solo modo per un gay di avere figli, perché la vedi come una coppia sterile, significa che non hai capito come funziona. Gli omosessuali maschi sono maschi come te, le lesbiche sono femmine come la tua compagna. Hanno le stesse possibilità riproduttive e se vogliono mettere al mondo un pargolo non hanno bisogno di aspettare che gli venga concesso la coppia di fatto, e forse come logica conseguenza (nella tua testa) il matrimonio, né che per logica conseguenza (nella tua testa) un giudice li consideri validi genitori.

    Ti ringrazio della lezione di anatomia.
    Per il resto, io difendo il diritto ad un bambino ad avere una famiglia "tradizionale", fatta da un uomo e una donna, sposati, che vivono insieme (e che possibilmente si amino). Che è l'unico "ambiente" dove un figlio ha le maggiori probabilità di crescere bene, sano, senza particolari complessi mentali, e di potersi costruire una vita.

    Sai qual è il problema? E' che se si permettono le coppie di fatto... finisce il business dei matrimoni. :blush:

    Mah... anche questa è una tua opinione, piutosto faziosetta, oserei dire. Che poi non ho capito se parli di matrimoni religiosi o civili.

    Ritorniamo al punto: tu hai diritto ad essere preoccupato, e siccome tu hai questo diritto vuoi togliere diritti agli altri in forma di legge.

    No, questo è quello che pensi tu. Come già detto, se alcuni diritti vanno a togliere altri diritti, bisogna pensarci molto bene prima di avallare comportamenti ambigui. Non è un idea mia, è il legislatore che usa questo metodo.
    Anzi, ho tranquillamente ipotizzato che secondo me, alla fine, ci si arriverà, al matrimonio gay. Con buona pace dei cattolici.

    “Se qualcuno ti dice che non ci sono verità, o che la verità è solo relativa, ti sta chiedendo di non credergli. E allora non credergli.”

  • É bello che l'ultimo post di summertime si chiuda con un messaggio di speranza. :thumbup:

    A Licurgo vorrei dire che il cristianesimo non è l'unico apportatore di senso possibile della storia dell'umanità. Io sono non credente e razionalista eppure ho le mie concezioni di senso, e non è detto che siano peggiori di quelle cristiane, o religiose tout court.

    Ti faccio un esempio: è noto che molti credenti sono turbati, o perdono la fede, per il problema della teodicea. Che attualmente non è risolto in modo convincente da nessun credente; alcuni possono essere soddisfatti di certe risposte date, ma di sicuro ciò non le rende esaurienti o definitive, infatti molti altri credenti osservanti e devoti riconoscono e sentono il problema. (Trasversalmente alle varie religioni.)

    Se invece togliamo il dio volontario dal quadro, il dolore diventa semplicemente un risultato del processo evoluzionistico, un elemento imprescindibile per la sopravvivenza da un lato, e dall'altro un risultato ineludibile della lotta per la sopravvivenza.

    Il male come concetto, se non è volontario o volontariamente mantenuto, ma è visto per quel che è cioè una dinamica naturale priva di teleologie o significati, si svuota: si capisce che non esiste "il male", solo dinamiche naturali. Nessun "dio d'amore assoluto" che, pur potendolo, non ha voluto eliminare la "forza" del male e delle tenebre. Solo dinamiche naturali, che in quanto tali possono essere anche studiate, indagate, combattute, modificate, rielaborate, contrastate, comprese; e ci si può autoresponsabilizzare pienamente verso di esse.

    (Se invece il male è trascendente e deciso da un dio onnipotente per realizzare un suo disegno, in cui è compresa l'espiazione di un peccato originale, chi ci può fare niente? Anzi si è blasfemi a opporvisi, meglio subire e attendere la catastrofe messianica alla fine dei tempi in cui il mondo materiale con tutte le sue lorderie e incredulità diventerà un solo bel falò, e solo gli eletti, coloro che saranno restati fedeli al "dio di perfetto amore" e al suo sadicamente arzigogolato disegno di male, dolore, colpa e redenzione, comprensivo di barbecue finale totale, sopravvivranno. Gli altri andranno alla dolorosa auto-coscienza eterna della propria miseria e all'eterna lontananza dal "dio di perfetto amore", che giustamente, pur essendo onnipotente, se ne terrà a debita distanza, dato che sono brutti, cattivi e puzzano anche un po'.)

    Inoltre, essendo coscienti che il senso è una costruzione mentale, possiamo di volta in volta dare al singolo evento doloroso il senso che riusciamo a costruire: questo ci rende agenti attivi del nostro destino e non peccatori passivi che passivamente scontano la punizione esistenziale oppure passivamente devono accettare il disegno divino "incomprensibile".

    Per quanto a un religioso ciò possa apparire grottesco e paradossale, questa visione del dolore, per molti, ha un senso molto più "sensato" e razionale ed è molto meno angosciante dal punto di vista esistenziale rispetto a quello che può offrire una religione con la sua teodicea. Ed è solo un esempio tra tanti.

    Quindi si torna a bomba: il cristianesimo, come ogni altra religione, lo si sceglie non perché è l'unico a fare x o y (il che potrebbe essere razionale se si è orientati a raggiungere x o y come scopo), ma per fede, cioè per una decisione irrazionale. Anche quando si sostiene che il cristianesimo è l'unico a dare un senso al dolore, si sta sostenendo che per impressione soggettiva si è deciso questo, cioè si è scelto il senso che ci soddisfa maggiormente (a volte, a necessitare soddisfazione ci sono anche istanze inconscie, ad esempio. masochistiche) tra i tanti disponibili o tra i tanti che si potrebbero costruire, e poi si è assunto per fede che è l'unico vero.

    and maybe I will see a different destiny like knowing you at all was only a bad dream.

  • Se togli Dio, il dolore diventa ancora più insensato: non c'è neanche un Dio che possa aiutarti nel dolore.
    La risposta di Dio al dolore umano è stata invece Gesù Cristo, che ha sofferto come noi e che dunque ora può soffrire insieme a noi, può portare insieme a noi la nostra croce come ha portato la sua.

    Comunque la questione si è spostata, praticamente dall'inizio del thread, dall'impegno politico del credente alla questione gay.
    Non mi sembra il caso di costruire un thread tutto sull'OFF TOPIC.

  • Sono molto d'accordo con te.
    Il dolore anche nei casi estremi di malattia fisica è più morale che fisico, ed il Cristianesimo va a confortare il dolore morale.
    E' difficile trovare un'altra religione o una filosofia che diano questo senso al dolore. SOprattutto perchè nel Cristianesimo è Dio stesso, Gesù, a soffrire e dunque ad essere vicino alla persona che è nel dolore.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie" 477

      • giuseppex
    2. Risposte
      477
      Visualizzazioni
      16k
      477
    3. fran235

    1. La giornata perfetta? 36

      • Andre73
    2. Risposte
      36
      Visualizzazioni
      1.4k
      36
    3. Ailene

    1. Tradimento della donna... ma anche dell'uomo 92

      • Horizon
    2. Risposte
      92
      Visualizzazioni
      2.4k
      92
    3. fran235

    1. Cosa spinge i bulli a prendere in giro? 34

      • Lu_Ca
    2. Risposte
      34
      Visualizzazioni
      862
      34
    3. Andre73

    1. Gli evitanti esistono davvero? 5

      • Stregatta@
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      180
      5
    3. Stregatta@

    1. Telefonate personali sul luogo di lavoro 16

      • mpoletti
    2. Risposte
      16
      Visualizzazioni
      479
      16
    3. Andrea70