Mostra di PiùQuanti non studiano? Il 98% studia ed ascolta, e lo sai il perchè. O forse ti lasciano fare disegno durante la lezione di matematica?
E questa statistica da quale fonte autorevole l'hai tratta? Durante la lezione di matematica puoi benissimo pensare agli affari tuoi, nessuno può obbligarti a prestare attenzione ad un concetto per un'ora o quello che è, specialmente in una classe numerosa... O no?Se uno vuole nel senso che nessuno può obbligarti a studiare anche perché lo studio avviene in modo individuale, dopo la lezione, al fine di assimilarla.... E lì non c'è l'insegnante che ti controlla, anche per questo avvengono poi le verifiche, interrogazioni, blablabla.
Questa è la tua idea, che non coincide con la mia. Una bocciatura può far crescere (=possibilità), ma anche no, dipende dal contesto e dal carattere di chi la subisce.
I genitori acclamano i loro figli con i buoni voti, i maestri pure, accade invece il contrario per chi ha brutti voti. Ma questo non basta, ci sono anche le punizioni a dare questo senso, Chiedi a chi ha aperto il thread perchè pensa che i voti valgano più di lei ?Io non supporto le boccaiture tout court, supporto quelle giuste. Non vado contro la mia posizione, ho un punto di vista che mi permette di ragionare in base alle specifiche situazioni, non ad una presa di posizione estremista che non prende in considerazione le peculiarità dei casi individuali.
5 ore per 6 giorni su 7, per 9 mesi all'anno per 16 anni. Anni di media per laurearsi.
Non ti sembra senza sosta, 6 giorni su 7, per 9 mesi contro 3 di vacanze. Ma non basta perchè mai sarà libero sapendo che DOVRA' frequentare quella dell'obbligo, e che poi con i problemi psicologici DOVRA' affrontare tutto il percorso fino alla laurea.Anche io sono andata a scuola ma non ho subito tutti questi effetti psicologici deleteri solo per il fatto di avere frequentato una scuola dell'obbligo... Ma la tua soluzione alternativa quale sarebbe?
ti posto un link con il libro alla fine di modo che tu possa capire che non esiste o scuola o strada, o titolato o selvaggio, o tutti gli opposti, esiste una via di mezzo, che non conosci perchè scrivi: selvaggi, se vorrai capire c'è da leggere un pò.
Ti manca esperienza, sono plasmabili, e sì, facilmente con tutto quel tempo a disposizione.
Come fai a dire che non esiste solo la scuola, 6 giorni su 7, SOLO UN GIORNO LIBERO uno, ti rendi conto? E che nella psiche dello studente il momento più libero è il sabato pomeriggio perchè si stà a distanza di sicurezza di 1 giorno e mezzo da quel lunedì. Ti pare libero con questo stato mentale? Sai che significa libero no? (e mi tocca precisare visto che so cosa comunemente capisce la gente, non intendo il caos)Non esiste alcuna apertura o trattazione quando viene violata la libertà. Ed è evidente che ciò accade; sia nella scuola autoritaria e sia con chi supporta essa.
ecco il libro:
http://www.megaupload.com/?d=F6195ZJU
Non ho tempo di leggere un libro sulla pedagogia, se puoi sintetizzare le sue posizioni centrali, altrimenti grazie ugualmente.
Comunque ecco la situazione odierna per come la vedo io:
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