Non ce la faccio più

  • Non ho tempo di leggere un libro sulla pedagogia, se puoi sintetizzare le sue posizioni centrali, altrimenti grazie ugualmente.

    Comunque ecco la situazione odierna per come la vedo io:

    [Immagine bloccata: https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/300613_2325902159467_1607046339_32315186_1680033354_n.jpg]

    [...]

  • ti capisco ... a me è successo in latino .. avevo studiato tt il giorno e alla fine ho preso tre .. infatti al paggellino in latino ho avuto un voto negativo .. anche io ci sn stata male addirittura ho pianto .. ma ho capito che si deve andare avanti ... dagli errori si impara :)

  • E questa statistica da quale fonte autorevole l'hai tratta? Durante la lezione di matematica puoi benissimo pensare agli affari tuoi, nessuno può obbligarti a prestare attenzione ad un concetto per un'ora o quello che è, specialmente in una classe numerosa... O no?

    Puoi "solo pensare" agli affari tuoi ma non puoi far quello che vuoi. Se lo studente vuole disegnare, non può, se vuole scrivere un libro o continuare il suo libro? Non può, se vuole parlare con un suo compagno, non può, in ogni cosa che tenterà di fare ci sarà l'interferenza visiva, uditiva e fisica. Ad esempio come farebbe a scrivere un libro o a pensare con il prof che parla? come farebbe a costruire un oggetto se nemmeno può muoversi dal posto o portare arnesi? Come potrebbe sentirsi libero stando chiuso in una stanza?
    Potrebbe scrivere un libro con difficoltà ed interferenze, costruire qualcosa di nascosto, sentirsi libero vagando con il pensiero, o libero fisicamente facendo vibrare le gambe come se stesse correndo, ma questa è miseria delle nostre abilità. C'è un altra parola che descrive questo: costrizione.

    Se uno vuole nel senso che nessuno può obbligarti a studiare anche perché lo studio avviene in modo individuale, dopo la lezione, al fine di assimilarla.... E lì non c'è l'insegnante che ti controlla, anche per questo avvengono poi le verifiche, interrogazioni, blablabla.

    Eppure ci sarebbe da dire quel qualcosa ma? ...
    Voglio evidenziare che è la terza volta che scrivi una frase dove c'è una completa contraddizione. Si tratta di collegare solo due cose distanti da fra loro di un solo altro concetto.
    Se non ci fosse l'obbligo non ci sarebbe alcuna verifica, nessun tipo di controllo. I controlli dicono se lo studente deve passare le sanzioni previste. Lo studente lo sà e allora per evitare guai studia. Adesso di sicuro hai capito. Magari prova a leggere tutto quello che ho scritto prima così vedi gli altri effetti.

    Comunque ecco la situazione odierna per come la vedo io:

    Si è così la situazione odierna, i genitori difendono i loro figli, c'è un motivo preciso perchè questo accade, questo è un problema, ma assolutamente di secondaria importanza, perchè anche se risolvi questo, il risultato rimane sempre uguale, i bambini verrebbero ancora plasmati, omologati, alienati, resi infelici dalla scuola, e i motivi li ho scritti sopra.
    Consiglio a tutti di chiedere ai genitori di non frequentare la scuola (autoritaria) dell'obbligo, e se proprio i genitori sono ciechi, di lasciare la scuola dopo quella dell'obbligo. Dopo le elementari + medie - scuola obbligo, (non osare nemmeno a frequentare le scuole superiori) quindi 8 anni di scuola consiglio vivamente un recupero di almeno pari anni, quindi 8 anni di tempo libero a disposizione. Si capisce il motivo.
    Ho scritto sopra i motivi, il libro che ho postato vi dirà altro, in più basta aprire gli occhi, guardate gli studenti di queste scuole, ma guardateli bene come son ridotti.

    Le scuola antiautoritarie in italia esistono troverò una lista... e la incollo qui

    Non ho tempo di leggere un libro sulla pedagogia, se puoi sintetizzare le sue posizioni centrali, altrimenti grazie ugualmente.

    Il libro è stato scritto con quel numero di pagine perchè vadano lette, è anche divertente e scorrevole. Tratta di 40 anni di esperienza di questa scuola antiautoritaria. Incollero la prefazione di Erich Fromm forse quella fa un riassunto, ma i riassunti impoveriscono, e nel caso di un soggetto che quasi più nessuno conosce ( infatti sta crollando la statua della libertà ) meglio immergersi completamente, perchè ci sono molti dati (molti e facili da capire), e anche perchè la visione delle cose oggi è esageratamente distorta da milioni di cavolate, senza un immersione non si ricaverà nulla. Bevete coca cola.

  • Io so solo che in giro circola un'ignoranza pazzesca e già questo dato di fatto contraddice automaticamente tutte le tue affermazioni sull'obbligo dello studio ed il resto, ovvero sul fatto che questo poi avvenga (= le nozioni siano apprese). Il fatto che ci sia una norma (=studiare) non implica che questa sia automaticamente seguita, altrimenti non ci sarebbe neppure il bisogno di verificare che la regola sia stata rispettata. Non so dirtelo in modo diverso, è questo il concetto, a me sembra logico e di facile comprensione, comunque non penso che troveremo un punto di incontro perché partiamo da presupposti troppo diversi, quindi... libertà di pensiero ad entrambi.

    [...]

  • Citazione

    Il fatto che ci sia una norma (=studiare) non implica che questa sia automaticamente seguita, altrimenti non ci sarebbe neppure il bisogno di verificare che la regola sia stata rispettata.

    [font='&quot']
    Sono contento, hai capito che c'è un obbligo, prima dicevi che lo studente non era obbligato. Ma supportare un obbligo (quindi un ordine da eseguire pena una punizione) per obbligare, coercizzare dei bambini e renderli eruditi, non è sano, perchè non esiste alcun fine che giustifichi la schiavitù.

    [/font]

    Citazione

    Io so solo che in giro circola un'ignoranza pazzesca e già questo dato di fatto contraddice automaticamente tutte le tue affermazioni sull'obbligo dello studio ed il resto, ovvero sul fatto che questo poi avvenga (= le nozioni siano apprese).

    [font='&quot']Al contrario è a favore, perchè la realtà ci dice che la scuola autoritaria non funziona; ma ancora, l'aspetto più importante non è " l'ignoranza che a scuola non viene tramutata efficacemente nel suo opposto", bensì i problemi psicologici che la scuola crea.
    Quello che scrivi è affine al tema del thread dove si pone l'ignoranza come una colpa da scontare anche pena la libertà individuale, chi ha aperto il thread crede di valere poco perchè ne sà poco di greco, se non percepisse una colpa non proverebbe alcun sentimento negativo ad un voto. Io non dò la colpa a nessuno, se non alla scuola, però trovo pure spregevole il voler sostenere un metodo che è evidente che và contro la libertà. Non esiste giustificazione che possa negare la libertà a nessuno. Non ti accorgi che a un "male" (ignoranza) rispondi con un male peggiore: l'obbligo pena punizioni di seguire un percorso che curi questo male, pur di venir meno alla libertà individuale. Quindi per render schiavi i bambini usi la giustificazione che l'ignoranza è un male supremo. E' un classico da parte dei genitori, e i loro figli di 7 anni non sanno che dire, fino a che accettano questo come verità.[/font]


    Togliendo la libertà alle persone si fanno solo dei ribelli, dei nevrotici. L'ignoranza è un problema assolutamente secondario, un ribelle, un nevrotico erudito fà le stesse azioni di un nevrotico ignorante. Anzi fà di peggio, perchè riesce a trasformare anche le arti acquisite in mezzi di distruzione.
    A tutti non è stata concessa la libertà di scegliere. Tutti furono obbligati ad andare alla scuola coercitiva. Pochi conoscono i risultati, del lasciar liberi i bambini in una scuola antiautoritaria. Il libro che ho postato tratta di questo, o se si vuole fare un viaggio di persona in una scuola antiautoritaria.

    Citazione

    comunque non penso che troveremo un punto di incontro perché partiamo da presupposti troppo diversi, quindi... libertà di pensiero ad entrambi.

    I presupposti sono diversi, io sono totalmente contro il costringere i bambini a studiare. Essi sanno autoregolarsi.
    Tu hai sfiducia nelle loro facoltà, e li vuoi ingozzare con la forza, meccanicamente, (adesso si fà italiano, adesso si fà matematica, sì!, no! Bravo! Cattivo! Dieci! Quattro!) perchè è questo che si fà nelle scuole autoritarie.
    Con me avrebbe maggiori possibilità di scelta di crearsi una propria biografia, con te non ne avrebbe quasi nessuna visto che lo obbligheresti sin dalla tenera età a studiare e quindi a dover pensare quello che vuoi tu, oltre a dover pensare quello che vuoi tu dovrebbe anche fare quello che vuoi tu, agire come vuoi tu, perchè i bambini non sono un corpo, perciò agire sulla loro mente significa anche agire sul loro corpo, allo stesso modo della schiavitù fisica. Tu non vedi il bastone e non la chiami tratta dei bambini, ma il metodo persuasivo psicologico dà gli stessi risultati, anzi un miglior risultato perchè il bambino quasi non se ne accorgerà, fino a che di media all’età di 18 anni proverà dei forti sintomi emotivi, dei conflitti che lo stenderanno su un letto o alla ricerca di aiuto o di farmaci, sono i sintomi di un conflitto dell’altrui volontà contro la sua volontà che fu messa a tacere quando fu obbligato a frequentare la scuola autoritaria e a sottostare a ogni suo metodo meccanico coercitivo d'insegnamento.
    La mia scelta è a favore della libertà del bambino, la tua va contro la libertà del bambino
    Se vuoi chiamarla libertà di pensiero fai pure, ma il tuo supporto a questo metodo è azione contro la libertà dei bambini, e i bambini saranno gli adulti del futuro quindi la tua azione va contro la libertà dell'intera umanità.

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