Vi chiedo un consiglio , per me è importante

  • appena mi diplomo me ne andrò via da questa casa. devo scegliere un posto dove andare, ma questo dipende assolutamente dall'università che farò. finchè non la scelgo non potrò scegliere in quale luogo abitare. dunque, io abito in lombardia. le mie scelte ricadono su milano e lecco naturalmente ma...ho seri dubbi su cosa fare da grande. sono sempre stata brava a scuola, ho un talento naturale per lo studio. io vado bene in tutto tranne che in biologia, anatomia e chimica. anche in matematica me la cavo benissimo. il problema è proprio questo: sono portata per tutto. ogni materia mi riesce facile da imparare (eccetto scienze) e questo è un bene per il liceo che frequento ma da un lato un male perchè mi confonde le idee: insomma, potrei fare la facoltà di matematica come potrei iscrivermi a storia o a lingue! ho sempre propeso per le materie umanistiche, a dire il vero, ma ho la sensazione che se facessi beni culturali non troverei lavoro. io voglio frequentare una facoltà che mi permetta di lavorare il prima possibile. quali sono le migliori facoltà che permettono di trovar facilmdente lavoro?
    l'ambito umanistico rientra tra queste?
    davvero, io non so che fare. frequento un pedagogico e psicologia l'ho già scartata: troppi laureati che vengono sottopagati e mi sentirei coinvolta emotivamente in un campo del genere. ingegneria è troppo difficile. pensavo ad architettura ma non sono portata per il manuale. io sono forte nella teoria, nella logica, nella filosofia, insomma nell'astratto. avete qualche idea? forse c'è qualche corso che io non conosco e che voi potreste indicarmi. grazie ^^

  • Partirei più che altro da quelle che sono le tue aspirazioni personali e inclinazioni naturali. Scegliere l'università solo per motivi lavorativi potrebbe essere pericoloso, e portarti a fare delle cose che in fondo non ti piacciono e che faresti controvoglia, non rendendo al meglio.

    L'ideale sarebbe coniugare le due cose: aspirazioni + facilità lavorativa.

    Se psicologia l'hai già scartata, scarterei in linea di massima anche filosofia...

    “Se qualcuno ti dice che non ci sono verità, o che la verità è solo relativa, ti sta chiedendo di non credergli. E allora non credergli.”

  • Ho un amico che piuttosto di fare lo scrittore ha lavorato alcuni mesi in fabbrica e con i soldi si è comprato un camper e adesso vive li dentro. Ed è più che felice perchè è libero di scrivere, ha già dei piccoli introiti e ha smesso di lavoricchiare in giro, vive in un camper, ed è contentissimo, non si lamenta di niente, quando parla con le persone e sente dei loro problemi, casa, lavoro, studi, si mette a ridere per come queste persone siano completamente schiave, e non sanno ancora che gli piace fare (legittimo se dipende dalla vita passata), che stanno a fare ragionamenti su ciò che gli piace fare e farlo combaciare con i soldi e lavoro (che dovrebbe esser scelto da ciò ami fare, e non dai soldi).
    Egli pubblica ogni anno almeno 4 libri e scrive senza sacrifici (come perversamente insegna la scuola ecc...) egli si diverte a scrivere. Bè non può non ridere di questi che si dannano e scendono a compromessi con la propria libertà.

    Parlo al plurale perchè è pieno di casi simili:
    Io adesso mi chiedo se veramente siete voi che avete scelto il vostro percorso? Con tutte queste insicurezze e volontà di compromessi soldi - lavoro - studi, come fate a non essere sicuri di ciò che volete fare? Come fate a non avere il coraggio di affrontare la "miseria" (che non è miseria se fate ciò cha amate) piuttosto di fare ciò che volete? Le uniche risposte plausibili sono:

    1) Non sapete cosa amate fare (ad una età avanzata può essere un brutto segno che si collega alla seconda risposta)
    2) Non avete più forza, ed essendo ogni essere umano perfetto sin dalla nascita, le forze ve le hanno sottratte.

    Trovare facilmente lavoro secondo me questa è la parola chiave. I mass media la stanno martellando da anni, ed ognuno scende sempre più a compromessi con la propria volontà (ammesso che sia ancora intatta dopo anni di scuola) piuttosto di lavorare.
    Lo so che si parla della vostra vita, rincuorarvi mi sembrerebbe quasi prendervi in giro.
    Ti lascio con una massima di mio zio: >

    CIao

  • pensierolibero mi piace come la pensi, condivido solo che hai dimenticato di dire come fare, io immagino che questa ragazza che ancora non si sia diplomata possa trovarsi spaventata da quello che hai scritto perchè quando si quarda intorno non vede persone che la pensano come te o come me, ma vedono persone "schiave" del lavoro, lavorare è un dovere, d'altronde "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro

    e da qui se ne potrebbero dire cento e una..
    Ma tornando a Giglio, se ancora non hai compreso ciò che ami fare nella vita, ciò per cui non ti stuferesti mai, io ti consiglio di sbrigarti, perchè i soldi non fanno la felicità, anzi spesso portano all'infelicità quando per inseguirli si spreca la propria vita a fare ciò che non si ama. Io non credo nel compromesso, come qualcuno prima di me ha accennato anzi concordo con l'amico di pensierolibero che la ride guardando la gente che entra in crisi quando cerca appunto di conciliare cose incociliabili, preferisco avere 1000€ al mese ed essere felici con poco, che 2000€ o più ed essere infelice!
    Ps, se una cosa ti piace rendi mille volte di più, e solo questo aiuta a non scoraggiarsi.

  • da ciò che dici consiglierei ingegneria. I campi dell'ingegneria sono molti e c'e' spazio per la creatività, ma che sia concreta e fattuale.

    E poi non e' difficile. Se sei portata per l'astrazione, progettare sara una cosa che ti verrà facile.

  • Tanto per dire: Gurdate che non e' che una volta fatta la scelta non si possa piu cambiare.
    Si puo' cambiare se se ne ha la stoffa. Basta volerlo.
    Io ho cambiato due indirizzi, tre scuole, due facolta', ma l'ho fatto sommando un sapere all'altro, e ad ogni passaggio c'era tutto il bagaglio precedente che mi dava sostegno.

    CHiaramente intanto lavoravo e mantenevo la famiglia.

  • Ciao Giglio,
    ti consiglio di scegliere una laurea spendibile nel mondo del lavoro. Bisogna essere realisti! Io fossi in te non escluderei a priori le facoltà scientifiche perché sono quelle che ti permettono di trovare un'occupazione. Con una laurea in storia, in filosofia o in lingue rischi di restare disoccupata e di buttare al vento tanti anni di studio. Te lo dico perché io stessa ci sono passata! Il punto è che la laurea si prende per trovare un lavoro, non per passione come molti (me compresa in passato) pensano. Un altro consiglio è quello di privilegiare i corsi a numero chiuso perché, una volta laureata, avrai meno concorrenza.
    Consulta questo link, forse può aiutarti : http://skuola.tiscali.it/orien…rofessioni-richieste.html
    Ciao :)

  • appena mi diplomo me ne andrò via da questa casa. devo scegliere un posto dove andare, ma questo dipende assolutamente dall'università che farò. finchè non la scelgo non potrò scegliere in quale luogo abitare. dunque, io abito in lombardia. le mie scelte ricadono su milano e lecco naturalmente ma...ho seri dubbi su cosa fare da grande. sono sempre stata brava a scuola, ho un talento naturale per lo studio. io vado bene in tutto tranne che in biologia, anatomia e chimica. anche in matematica me la cavo benissimo. il problema è proprio questo: sono portata per tutto. ogni materia mi riesce facile da imparare (eccetto scienze) e questo è un bene per il liceo che frequento ma da un lato un male perchè mi confonde le idee: insomma, potrei fare la facoltà di matematica come potrei iscrivermi a storia o a lingue! ho sempre propeso per le materie umanistiche, a dire il vero, ma ho la sensazione che se facessi beni culturali non troverei lavoro. io voglio frequentare una facoltà che mi permetta di lavorare il prima possibile. quali sono le migliori facoltà che permettono di trovar facilmdente lavoro?
    l'ambito umanistico rientra tra queste?
    davvero, io non so che fare. frequento un pedagogico e psicologia l'ho già scartata: troppi laureati che vengono sottopagati e mi sentirei coinvolta emotivamente in un campo del genere. ingegneria è troppo difficile. pensavo ad architettura ma non sono portata per il manuale. io sono forte nella teoria, nella logica, nella filosofia, insomma nell'astratto. avete qualche idea? forse c'è qualche corso che io non conosco e che voi potreste indicarmi. grazie ^^

    Ti sconsiglio facoltà scientifiche in generale a meno che non siano la tua passione, partiresti seriamente svantaggiata non avendo basi solide e almeno all'inizio ci dovresti lavorare su parecchio. Non che altri indirizzi della scuola secondaria le formino seriamente (ad esclusione di qualche tipo di perito che ti porta davvero a vivere di rendita all'università, se affrontato bene...). Mi lascia un po' perplessa quella tua difficoltà nelle scienze. Le odi? E' questo il problema o c'è altro?
    In ogni caso ti consiglio di dare bene un'occhiata ai programmi delle varie università e poi confrontarli con le tue capacità. Purtroppo la scuola dell'obbligo in generale (esclusi i tecnici di cui sopra) è estremamente sbilanciata verso le facoltà umanistiche, tanto che non hai neanche la minima idea di quello che ti aspetta, se ti iscriti a facoltà tipo fisica o matematica. Aver frequentato un pedagogico non ti aiuta in tal senso, potresti avere idee non proprio realistiche su quello che farai dopo. Molte università hanno anche le guide studenti online, tutto il piano formativo. Ti basta un click per farti un'idea e scegliere con consapevolezza.

  • a dire il vero non odio le facoltà scientifiche. sono attratta moltissimo dalla chimica organica, non so perchè ma la adoro. diciamo che anche se adoro qualche ramo della scienza i miei brutti voti e le mie difficoltà con la professoressa mi hanno fatto desistere da ogni tentativo di approcio a quel campo.
    ora come ora, anche se ci avevo rinunciato, sto vagliando l'idea di iscrivermi a scienze dell'educazione. io non amo particolarmente la pedagogia ma mi sono accorta che ho fatto davvero tanti stage. sono stata educatrice coi disabili, assistente all'asilo, educatrice di bambini affidati ai servizi sociali, di bambini che stanno bene...alla fine per quanto mi riesca difficile il campo della psicologia e della pedagogia è praticamente il mio mondo. sono stata allevata da psicologhe ed educatrici che mi hanno seguito per 8 anni. per quanto non ne sia convinta, forse è proprio il campo che si applica alla società che fa per me. ho molta esperienza diretta ed indiretta dopotutto.


    @ candy grazie mille un abbraccio ancora. non volevo essere dura, ho voluto esprimerti quello che penso. non vorrei mai che qualcuno attraversi un calvario prima di trovare la terapia giusta.

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