sono una ragazza di 25 anni, iscritta alla facoltà di psicologia di caserta (ormai fuori corso)... questo per me è un periodo un po' difficile, che in realtà si protrae da quasi 6mesi... il problema? l'università... sono una delle tante ragazze iscritte all'università convinte e sicure della scelta fatta, con tanti sogni, convinzioni e certezze... che pian piano però si sono indebolite...ho frequentato per i primi tre anni circa anche con buoni risultati, vari esami con una media alta... per due anni però mi sono fermata, a causa di un periodo difficile familiare... ho ricominciato con difficoltà e sempre più lentamente... ho iniziato a chiudermi sempre di più in casa, allontanandomi dalla vita universitaria e più il tempo passava più non riuscivo a seguire i corsi e frequentare... più avvertivo in me un senso di inadeguatezza e insicurezza... fino ad ora sono sempre riuscità però a superare quei momenti di stallo che un po' tutti gli studenti hanno... sono riuscita a dare parecchi esami, 22 su 30... il punto però che si tratta ancora della triennale... ora mi sono totalmente bloccata... non riesco a fare più niente... sono in un blocco totale... apro i libri e scoppio in lacrime... leggo e non capisco... ripeto e non riesco a memorizzare... tutto è cominciato quando ho iniziato ad assistere pian piano alle sedute di laurea delle persone che hanno iniziato con me questo percorso... o vedevo i miei amici o parenti laurearsi... è più vedevo gli altri andare avanti più io mi bloccavo... più mi sentivo una stupida, incapace... sono sempre andata bene a scuola, sono sempre stata una delle migliori della classe... mi piaceva studiare... ho iniziato l'università davvero carica, ho combattuto contro tutti che non volevano che scegliessi psicologia... ma io ho proseguito per la mia strada... ho provato i test di ingresso a napoli e non sono riuscita ad entrate, ho tentato a caserta ed è andata bene... che fine ha fatto quella ragazza che si alzava anche alle 5 del mattino per andare a seguire i corsi, che studiava fino a sera tardi, che sì aveva i suoi momenti di sconforto ma si è sempre rialzata ed è sempre riuscita ad ottenere i risultati che voleva... non è rimasto nulla di lei?! credo di essere entrata in un circolo vizioso: più non studio, più mi blocco, più mi sento in colpa e più mi privo di uscire o di altre cose che potrebbero farmi stare bene... ho vergogna di parlare con qualcuno dell'università, molto probabilmente perchè rifletto su di loro la considerazione che ho di me e credo che il loro pensiero sia come il mio... eppure ho superato momenti peggiori nella mia vita, credetemi, ma non so perchè non riesco ad essere di nuovo "padrona" di me stessa... è come non ne valesse più la pena...
blocco totale
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Mi ha colpito molto una tua frase: "circolo vizioso: più non studio, più mi blocco, più mi sento in colpa e più mi privo di uscire o di altre cose che potrebbero farmi stare bene...". Anch'io frequento psicologia, ma a differenza tua mi sono iscritto quest'anno e quindi sono ancora una matricola diciamo.
Ho il tuo stesso blocco, forse per motivi diversi, ma hai descritto molto bene anche il mio stato d'animo!
Secondo me ti sei demotivata. Hai visto parecchi amici che si sono laureati e tu sei ancora alla triennale, conscia anche del fatto che, a psicologia, di una triennale non te ne farai niente. Se non butta giù questo, non so cosa! Anch'io, tra le altre, ho questa angoscia. La paura di essere ancora in alto mare e vedere gli altri che sono già al traguardo. Ne ho parlato con il mio psicologo e ovviamente la parola chiave è "motivazione": qual è e quanto è forte.
Tu vuoi diventare una psicologa? Ti piacerebbe il tuo lavoro? Se sì, ti riporto cosa mi ha detto, "stringi i denti e vai avanti: anche se dicono che non si trovi lavoro dopo psicologia non bisogna demordere: chi è bravo e fa il suo mestiere con passione, qualcosa la trova sempre".
Se ti piace, calcola che sei alla triennale. Ancora due anni è avrai la magistrale in mano. Lo so che non sarà un gioco da ragazzi, ma hai già superato metà percorso!! Il problema si pone se ti sei accorta che non ti piace, o che comunque avresti potuto fare di meglio. Lì è logico che ti blocchi e non riesci ad andare più avanti...
Se hai qualche amico all'università, secondo me dovresti parlargli/le. Condividere le proprie ansie, timori, dubbi ecc con qualcuno che è dell'ambiente e che studia con te sarebbe molto rincuorante! -
grazie Owl20... la domanda che mi pongo è proprio questa: se è quello che voglio fare davvero... ma ora anche se mi accorgessi del contrario sarebbe davvero stupido almeno non finire la triennale con 8esami dalla fine (sempre se ci riesca ormai)... mi alzo la mattina e mi addormento la sera con un peso in petto, non so come spiegarlo... mi manca l'aria... mi viene improvvisamente da piangere... mi sento oppressa e rinchiusa... non so davvero che fare.... credevo fosse un periodo momentaneo, come tanti altri, ma ogni giorno dico: "questo è quello giusto, ora basta", ma finisco per passare le giornate a pensare a ciò che potevo fare.... non so che fare e aver perso il controllo di me stessa mi innervosisce e manda in panico...
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Credo di avere un "blocco" simile al tuo....Riguardando il mio passato ho la sensazione di non aver realmente scelto la mia vita, i miei studi ed i miei interessi....Mi sono laureato 4 anni fa, lavoro con discreti risultati ma non sono felice ed ora mi trovo a chiedermi in continuazione quanto fossero "sentite" le scelte fatte....E' difficilissimo prendere consapevolezza di queste cose, restiamo attaccati alle "certezze" che abbiamo, però non è mai troppo tardi per trovare la propria strada, ci facciamo coinvolgere dalla fretta nell' "arrivare" ma in effetti forse è più importante interrogarsi realmente su dove vogliamo andare ed il fatto che tu lo stia facendo lo vedo come una cosa estremamente positiva.....
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Idem per me: da 6 mesi apro il libro e guardo il vuoto. Non riesco piu' a studiare e non capisco perche', dato che la scuola e' sempre stata l'unica cosa in tutta la mia vita che non mi ha mai dato problemi. Ne approfitto per chiederti un consiglio: come cerchi di risolvere il problema? Puo' trattarsi di depressione?
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che ci volete fare, è un blocco comune, più siamo meglio è!!
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Ciao Briciola85! credo di capire il tuo problema e il tuo stato d'animo, completamente
Io invece sono iscritta in ingegneria elettronica, e sono ormai all'ultimo esame della triennale, purtroppo tirata avanti più del necessario per vari problemi...anche io come te, ho passato un periodo di demotivazione, nel mio caso è iniziato tutto 3 anni fa quando mi ammalai e persi mesi di studio, mio malgrado. tuttavia cercai di tener duro e ho continuato, e ora sono a un passo dalla magistrale. so perfettamente che non finirò presto, come avrei voluto, e mi dispiace molto perchè studiare mi è sempre piaciuto, ma cerco di non pensarci, perchè purtroppo la vita spesso riserva anche questo tipo di ostacoli...anche io come te ero motivatissima quando ho iniziato, e spesso ho avuto dubbi circa la mia carriera universitaria (avrei voluto approfondire così tante materie!!), ma nonostante tutto sono fiera della scelta che ho fatto.
non ti abbattere se ti vengono dubbi, perchè ripeto è normale che sia così. certo in questi casi conta molto il carattere della persona in questione, vale a dire quanto hai fiducia in te stessa e nelle tue capacità, a prescindere dal fatto che ci siano, perchè dici che sei sempre stata brava a scuola. quindi, secondo me, il tuo problema è che dovresti lavorare un po' sull'autostima, sulla fiducia e sulla motivazione personale. se il tuo percorso di studi ti appassiona, ti piace, non mollarlo, vuol dire che ne vale la pena, e se hai dato tutti quegli esami con buoni risultati, a maggior ragione, vai avanti e non mollare
un'ultima cosa che credo sia deleteria in questi casi è confrontarsi eccessivamente con gli altri: è naturale che ci si metta a paragone con gli altri (in questo caso chi si laurea prima per esempio), però attenta perchè ogni persona è diversa, ha i suoi tempi, i suoi problemi, e non sarebbe nemmeno possibile fare le cose tutti allo stesso modo e nello stesso tempo, io stessa rischiai di cadere in questa "trappola". prova a concentrarti più su stessa e sui tuoi obiettivi, lasciando stare i confronti per ora, non ti aiuterebbero...
comunque sia, ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto -
che ci volete fare, è un blocco comune, più siamo meglio è!!
MI aggiungo anch'io!!
come si dice..mal comune mezzo gaudio! -
grazie a tutti per il sostegno... moretta, purtroppo sul come fare a risolvere questo blocco non ne ho idea... io ho preso questa decisione: ho deciso di saltare la sessione di marzo, di non dare esami... anche perchè non ci riesco... appena apro il libro scoppio in lacrime... io davvero non capisco cosa mi stia succedendo... ho affrontato nella mia vita davvero situazioni peggiori ma sono sempre riuscita ad alzarmi... ma ora non ci riesco... l'università è diventata un malessere.... sono sempre arrabbiata, frustrata e nevrotica... ed io non sono così... sono sempre stata una ragazza solare, estroversa, con tanta voglia di fare, ma soprattutto di stare bene... nei periodi no ho sempre cercato di domandarmi cosa non andasse, di guardare in me stessa ma soprattutto di avere consapevolezza dei meccanismi mentali che a volte si impongono nella nostra vita... ed ora?! mi sento stanca mentalmente... è come se ogni giorno fossi in continua lotta con me stessa... ladyofdark grazie anche a te per le tue parole... ammiro il tuo coraggio e la tua buona volontà... hai ragione, non bisogna mai mettersi a paragone con gli altri... ma se tuo padre dopo aver assistito alla laurea di tua cugnina ti guarda per una settimana con occhi di disprezzo e a stento ti parla.... è un po' difficile... devo anche lottare con i suoi continui silenzi e atteggiamenti che ti fanno sentire davvero "piccola e insignificante"...
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hai ragione, non bisogna mai mettersi a paragone con gli altri... ma se tuo padre dopo aver assistito alla laurea di tua cugnina ti guarda per una settimana con occhi di disprezzo e a stento ti parla.... è un po' difficile... devo anche lottare con i suoi continui silenzi e atteggiamenti che ti fanno sentire davvero "piccola e insignificante"...
è anche l'atteggiamento dei miei, che paradossalmente, pur essendo a conoscenza di tutto quello che ho passato, spesso si dimostrano poco sensibili e pretendono l'impossibile, considerando che di mio non li ho mai delusi, se proprio dovessi fare paragoni con i miei cugini...ma che vuoi, non può esistere molto dialogo con chi ti pone un muro in faccia invece di cercare di comprenderti...i miei non sono nemmeno laureati, pertanto non hanno la minima idea di cosa sia l'impegno universitario, quasi pretendono dai figli ciò che loro non hanno fatto, magari solo per sbandierare in giro la tua laurea e prendersi il merito...perciò ti capisco, so quanto sia dura lottare ogni giorno contro persone insensibili, ma purtroppo dobbiamo tener duro, un giorno avremo una vita nostra e vivremo con quello che ci saremo guadagnate dopo tanti sacrifici. i sacrifici ti ricompenseranno prima o poi
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