Ho molte amiche
Mi fa piacere,con loro ti senti bene? Scusa se sono invadente, ti capisco benissimo, di gente invadente ne hai già abbastanza!
Ho molte amiche
Mi fa piacere,con loro ti senti bene? Scusa se sono invadente, ti capisco benissimo, di gente invadente ne hai già abbastanza!
Bene il problema è che per tutta una serie di circostanze non stanno a Milano. Una si è trasferita mia cugina che è come una sorella è a Roma, a Sesto ne ho due carissim ma i ritmi di vita di Milano non sempre permettono di seguirle. Poi le ragazze del gruppo di scrittura. Però mi manca un'aggregazione forte come negli anni '70. Sono stata delusa sia dalla politica che dalla chiesa.....
Lo hai espresso con una modalità che può risultare offensiva a Dora. Hai scritto una frase secca senza argomentazione dalla quale si poteva evincere un tuo giudizio negativo sull'utente. Sei invitato dunque ad argomentare la tua risposta in modo che non ci siano fraintendimenti che possano lasciar intendere una tua mancanza di rispetto per una questione che l'utente sente molto delicata per se' stessa.
Lo hai espresso con una modalità che può risultare offensiva a Dora. Hai scritto una frase secca senza argomentazione dalla quale si poteva evincere un tuo giudizio negativo sull'utente. Sei invitato dunque ad argomentare la tua risposta in modo che non ci siano fraintendimenti che possano lasciar intendere una tua mancanza di rispetto per una questione che l'utente sente molto delicata per se' stessa.
Si? Ma sei sicura?
Ma hai letto cosa mi ha scritto quella? Mi ha definito gay, poi ha detto che odio le donne, poi che non riesco ad averne una ecc...
Io sarei stato maleducato? Avrei io scritto giudizi negativi sull'utente?
Ma cosa stai dicendo?
Tornando a noi ragazze non è che non ho amiche e di solito passo per una persona aperta e socievole ma sbaglio clamorosamente con alcuni tipi umani che ho descritto prima e allora sono dolori di panza.....
mi manca un'aggregazione forte come negli anni '70. Sono stata delusa sia dalla politica che dalla chiesa....
In quegli anni era più facile avere degli amici, c'erano interessi comuni e ideali, inoltre eravamo più giovani e spontanei. Bei tempi! A scuola non si respira un'aria socializzante, lo so, ci sono gruppetti o persone che vivono per la scuola e credono di saper tutto loro.Non so cosa dire,fatti coraggio!
Sì emerge l'individualismo sfrenato e ciò mi ferisce.
Si? Ma sei sicura?
Ma hai letto cosa mi ha scritto quella? Mi ha definito gay, poi ha detto che odio le donne, poi che non riesco ad averne una ecc...
Io sarei stato maleducato? Avrei io scritto giudizi negativi sull'utente?
Ma cosa stai dicendo?
Ti chiedo, prima di eccedere con i toni, di farci presente quali siano i post in cui Dora ti avrebbe offeso.
Ecco vorrei riprendere la discussione. A proposito della collega nevrotica di inglese. Giovedìi si è permessa di abbordarmi con fare inquisitorio dicendo che dovevo iscrivere alcuni studenti stranieri al corso intermedio di italiano. Notare che sono stata assente per controlli sanitari e sto ancora facendo le prove d'ingresso (grammatica, storia, lettura e comprensione del testo) e che dopo avrei segnalato i nominativi alla collega che si occupa del corso di italiano per stranieri. Le ho detto con calma ma seccata che è una questione mia e che quest'anno non doveva impicciarsi per nessuno motivo di quello che dovevo fare io e poi me ne sono andata. Gente mi ha inseguita e arpionata al braccio facendomi i livivdi (giuro). Le ho ingiunto a voce alta di non mettermi le mani addosso che non deve minimamente permettersi guardandola in modo i∙∙∙∙∙∙∙o. Ditemi voi. Andare dalla preside non si può è il tipo che se ne frega e poi farei la figura della bambinetta che non sa sbrigarsi le cose. Comunque il pomeriggio stesso c'era il collegio e mi ha ignorata. Per fortuna. Capite coi colleghi che ho perché mi viene l'ansia a scuola?Cambiare non servirebbe anche perché sto lì da dodici anni e francamente ogni scuola ha i suoi personaggi, tanto vale restare dove si è (anche perché con questi tagli muoversi è pericoloso)
Ciao a tutte,
premetto che non sono stata a leggere proprio tutta la discussione, ma leggendo i primi messaggi mi sono identificata in alcuni racconti e vorrei raccontare la mia storia.
Ho avuto il problema del senso di esclusione fin da quando ero piccola: su 10 cugini sono la più piccola delle generazione, con un unico fratello più grande, con un divario di età di 12 anni. I miei genitori mi hanno voluto bene, ma penso di aver vissuto proprio quello che descrivevate su questo forum. Ero la più piccola è più coccolata (attirando le invidie, nel mio caso, del fratello maggiore e forse in maniera minore di alcuni altri cugini e parenti), ma venivo trattata come la persona più debole, fragile, bisognosa... A tal punto da lasciare segni indelebili anche in età adulta.
Ricordo che all'età di 10-12 anni feci diverse volte lo stesso sogno: stavo facendo una passeggiata in montagna con la mia famiglia (come facevamo spesso insieme). La meta della passeggiata era un bel punto panoramico al termine di una salita. Vedevo lo spiazzo a pochi metri da me, i miei genitori e mio fratello che vi arrivavano, ma io mettevo un piede in un formicaio e questo mi faceva sprofondare nel terreno impedendomi di arrivare alla meta. Le mia urla e richieste di aiuto non venivano sentite.
Vorrei sapere se avete trovato un modo per risolvere questo problema, perché vorrei davvero riuscire a superare questo ostacolo che rappresenta la mia più grande difficoltà a vivere serenamente.
Sono arrivata ad odiare mio fratello perché ho l'impressione che abbia tutto dalla vita (una famiglia sua, dei figli, un lavoro, dei genitori pronti ad aiutarlo in caso di bisogno) e che ancora si lamenti perché secondo lui "sono viziata e non mi è tutto dovuto". Io ho molti anni in meno e una famiglia mia ancora non ce l'ho, ma ho una relazione stabile, mi impegno negli studi, ho dei genitori che mi vogliono bene... Eppure ogni volta che c'è lui io sto male, sento che la sua presenza mi rende invisibile e insignificante, che lui viene prima agli occhi dei miei genitori e che io mi devo fare da parte, che mi devo risolvere i problemi da sola e che non posso contare sul loro aiuto.
Che cosa posso fare? Il fatto che lui porti rancore nei miei confronti e pensi che io non mi meriti nulla di più di quello che già ho ricevuto da bambina non aiuta...
Quando compare lui ho come l'impressione che un legame molto forte li leghi e che sia qualcosa che non mi riguarda, come se loro tre andassero indietro nel tempo a quando io ancora non esistevo, a quei 12 anni che hanno vissuto insieme senza di me...
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