Lasciamo sgorgare le nostre lacrime, vinciamo la tentazione di crederci "forti" e facciamoci un bel pianto!
"Per pianto si intende comunemente l'atto di produrre ed rilasciare lacrime in risposta ad un'emozione. Il piangere è stato definito come "un complesso fenomeno secretomotore caratterizzato dall'effusione di lacrime da parte dell'apparato lacrimale, senza alcuna irritazione per le strutture oculari",[1] in cui un collegamento neuronale tra il dotto lacrimale e le aree del cervello è coinvolto in un'emozione dapprima controllata. Si ritiene che nessun altro essere vivente oltre l'uomo possa produrre lacrime come risposta ai diversi stati emozionali,[2] benché ciò non sia del tutto corretto per diversi scienziati.[3]
Stando ad uno studio su oltre 300 individui adulti, in media gli uomini piangono una volta ogni mese, mentre le donne piangono almeno cinque volte al mese,[2] specialmente prima e durante il ciclo mestruale, quando il pianto può incrementare anche di cinque volte, spesso senza evidenti ragioni (come depressione o tristezza).[4] In molte culture è più socialmente accettabile per donne e bambini piangere che per gli uomini.[2]
Le lacrime prodotte durante pianti emozionali presentano una composizione chimica diversa dagli altri tipi di lacrime: contengono infatti un quantitativo significativamente più alto di ormoni prolattina, ormoni adrenocorticotropo, leu-enkefalina[5] (un oppioide endogeno e potente anestetico), potassio e manganese.[2]
La scienza preposta allo studio delle lacrime è la dakriologia.
Funzione
Sulla funzione ed origine delle lacrime emozionali non si è ancora trovata una risposta definitiva: le diverse teorie proposte spaziano dalle ipotesi più semplici, come una risposta al dolore provato, a quelle più complesse, compresa la comunicazione non verbale atta a "farsi comprendere" dagli altri.[6]
Per Ippocrate e la medicina medievale, l'origine delle lacrime era da attribuirsi allo stato umorale del corpo, mentre il pianto era percepito come una purificazione del cervello dagli eccessi umorali.[7] William James interpreta le emozioni come riflessi a priori del pensiero razionale, argomentando che lo stato fisiologico, come è lo stress, sia una precondizione necessaria per raggiungere la piena conoscenza delle emozioni come l'ira.
William H. Frey II, biochimico all'Università del Minnesota, ha dichiarato che la gente si sente "meglio" dopo aver pianto, dovuto all'eliminazione di ormoni associato allo stress, e più specificamente degli ormoni adrenocorticotropo.[8] Questo, unito all'incremento delle secrezioni delle mucose mentre si piange, potrebbe condurre alla teoria che il pianto sia un meccanismo sviluppato nell'uomo per disporre di questo "ormone antistress" come valvola di sfogo quando il livello di stress accumulato è troppo elevato.
Recenti teorie psicologiche evidenziano la relazione tra il pianto e la percezione della debolezza.[9] Da questa prospettiva, la marcata esperienza di debolezza può spiegare in generale perché la gente piange."
Tratto da Wikipedia
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Io non mi credo "forte"
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Personalmente il pianto fa benissimo, forse è per questo che non mi riesce mai
riuscire a farlo libera l'emotività e rilassa molto in seguito.
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Certo, non è facile piangere a comando ma se proviamo a rilassarci, forse qualche lacrimuccia spunterà!
Io ho una tecnica che sembra un po' stupida ma funziona: o riguardo le fotografie della mia infanzia o mi coccolo i miei peluches dell'infanzia e non! -
ho sempre cercato di lottare contro le lacrime, di trattenerle..mi sembrava quasi una prova di forza..da un po' di tempo mi sono fermato ad analizzare la mia situazione, come sto dentro e come lo esprimo al mondo, perchè sono arrivato fino a qui..e le lacrime a volte iniziano a sgorgare da sole. non le trattengo più, nemmeno ci provo, le lascio scendere serenamente adesso..ed è verissimo: fa decisamente bene!
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...mai avuto di questi problemi
... da adolescente il mio soprannome in famiglia era...."lacrima"
...semmai ho il problema di tenere a bada la mia emotività per evitare di diventare molesto... -
...mai avuto di questi problemi
... da adolescente il mio soprannome in famiglia era...."lacrima"
...semmai ho il problema di tenere a bada la mia emotività per evitare di diventare molesto...Meglio una lacrima in più che covare tutto dentro! Se senti il bisogno di piangere piangi! Infrangiamo il tabù secondo cui l'uomo che piange è "nu feminiello" per dirlo alla napoletana!
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...ti dirò... il soprannome era in senso affettuoso, e quello del pianto davvero non è mai stato tabù per me, solo che ho notato che non controllare almeno un po' gli eccessi di emotività e gli sbalzi di umore può creare disagio in chi ci sta vicino...
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Si si, certo, ti capisco!
Però devo dirti che gli uomini che piangono mi hanno sempre fatto tenerezza.... -
Si si, certo, ti capisco!
Però devo dirti che gli uomini che piangono mi hanno sempre fatto tenerezza.......
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