La motivazione: l'analisi delle fantasie sessuali può dire molto della psicologia di una persona.
Ciò che allora vorrei fare è creare un post dove mettere le fantasie sessuali.
E' un fattore dirompente, come un fiume che rompe gli argini...
Dietro c'è l'idea che le fantasie sessuali possano dire molto di problemi, immagini, traumi. E' difficile nascondersi nella sessualità.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Indice:
001. Un muratore e la sua compagna. (Di Pavély)
002. Un marinaio. (Di Pavély)
003. Prendendo il sole ammirata da un ragazzo. (Di Pavély)
004. Un padrone e una donna schiava e intellettuale. (Di Pavély).
005. Un soldato torna a casa. (Di Pavély)
006. Sulla spiaggia. (Di Pavély)
007. Un oggetto misterioso e intoccabile nel cassetto. (Di Pavély)
008. Nascondendo un segreto sotto i pantaloni.(Di Pavély)
009. Saltellando con un abito vaporoso a Pavia. (Di Pavély)
010. Toccandosi con un peluche. (Di Pavély)
011. Leccando il latte dal capezzolo. (Di Pavély)
012. Lo specchio. (Di Pavély)
013. Con un muratore violento. (Di Pavély)
014. Non toccarmi. (Di Pianista).
015. Mostrandosi in Metropolitana. (Di Pavély)
016. Lo psicoterapeuta. (Di Pavély)
017. I suoi baci. (Di Francesca 2812)
018. Un vampiro. (Di Pavély)
019. Con due uomini. (Di Pavély)
020. INTERMEZZO: fantasie australiane.
021. INTERMEZZO: fantasie giapponesi.
022. La sua violenza. (Di Pianista)
023. Calci sui testicoli. (Di PIanista)
024. Due dita dal tocco di velluto scendono lungo la schiena... (Di Nomorepain)
025. Guardando due donne che escort che fanno sesso. (Di Pavély)
026. Gli occhi. (Di Pianista)
027. Aspettando il tecnico della lavatrice. (Di Pavély)
028. Fuoco e fiamme. (Di PIanista)
029. Sulle assi di un teatro. (Di Pavély)
030. Pugni e passione, (Di PIanista)
031. Fra sogno e realtà. (Di Pianista)
032. Sul tram n°8. (Di Pavély)
033. Autobiografica (davanti ad un negozio di Lingerie). (Di Pavély)
034. Felice città. (di Pianista)
035. Con gli zii. (Di Pavély)
036. Il dildo... (Di Pavély)
037. Generosità sessuale. (di PIanista)
038. Il suo seno (di Pavély).
039. Travolgente natura sessuale (di Pianista)
040. INTERMEZZO: Etimologia del termine Prostituta.
041. INTERMEZZO: I primi bordelli del Mediterraneo.
042. Catfighting (di Pavély)
043. Parliamo di sensi in amore (di Pavély)
044. Contratto di schiavitù (di Stefano)
045. Contratto... (di Pianista)
046. Petali di dolci paure (di Pianista)
047. Dalla massaggiatrice. (di Pavély)
048. Punita nel buio (di PIanista).
049. Guardandola dormire (di Pavély)
050. La sorpresa (di Wavesequence).
051. La doccia (di Wavesequence)
052. Estasi e umiliazione (di Nemes).
053. Togliere la gonna in strada (di Pavély).
054. Scambio di ruoli. (di Nemes).
055. Al corso di disegno. (di Pavély).
056. Minacce. (di Pianista)
057. Danza sensuale della libera prigioniera (di Pianista)
058. L'orgasmo negato (di Wavesequence)
059. Fusione irrisolta (di Pianista).
060. INTERMEZZO: Un cartellone.
061. INTERMEZZO: Curiosità dall'Africa 1.
062. INTERMEZZO: Curiosità dall'Africa 2.
063. Ancora tre giorni (di Paul Verlaine).
064.Implosivo/esplosivo (di Pianista)
065. Selvaggia (di Pianista).
066. Neve e Ghiaccio. (Di Pianista)
067. Angelo - Fantasia natalizia (di PIanista)
068. Gioielli. (di Pavély).
069. Una sauna russa. (di Pavély)
070. Su di un cavallo. (di Pavély).
071. Nascosta nel bosco. (di Pianista e Pavély)
072. Culla di luna (di PIaniesta)
073. Un secchio d'acqua sul reggiseno (di Luca Canetti).
074. Danza dell'amore (di Pianista)
075. Prima volta in palestra (di Pianista)
076. "Con lui ho fatto sempre la p∙∙∙∙∙a" (di Luca Canetti)
077. Legata (di PIanista)
078. Massaggi (di Pianista)
079. Vicini di casa (di Nemes)
080. Giappone feudale (messaggio 230 di Dora)
081. Val Germanasca (messaggio 238 di Dora)
082. Lui è seduto (di Pianista, messaggio 239)
083. Maschi nello spogliatoio (di PIanista)
084. Per far arrossire gli angeli (di Némes) (messaggio 242)
085. Come un cielo percorso da fulmini (di Pavély)
086. L'accoglienza (di Pavély)
087. Occhi che mi prendono. (di Pianista).
088. Cappuccetto e l'Uomo-lupo. (di Pianista).
089. Inizia una giornata afosa e piena di luce. (di Luca Canetti).
090. 1600... all'epoca della Milano spagnola. (di Dora).
091. Caldo d'agosto. (di Dora).
092. Sapere che a lui piace... (di Ledi).
093. Oddio l'amore... (di Dora). (post 256).
094. Su di un vagone letto del TEE. (di Binario) (post 259).
095. Una cosa pazza... (di Dora) (post 260).
096. Gioco di fantasie... (di Alexander, Pianista) (posts 266-267,269- 271, 274, 276-284).
097. Contratto di schiavitù... (di Pianista) (post 268).
098. E' inutile Benedetta (di Luca Canetti) (post287).
099. Alto Medioevo, assalto al Castello. (di Dora) (post 288).
100. Il finale. (di Pianista) (post 289).
101. Solo Rose rosse (di Lady Urano) (post 290)
102. Fantasia saffica (un mio racconto) (di Lady Urano) (post291).
103. Una sottile vendetta - Fantasia erotica ( di Vawesequence) (post 296).
104. Torna il suo signore (di Pianista) (post 298)
105. Interno sera, lei è davanti al suo amante. (di Pavély) (post 299).
106. In questa scena c'è un Tavolo (di Pavély) (post 300).
107. Le scarpe rosse. (di Pavély) (post 301).
108. In questa fantasia la prima cosa che ci colpisce è il profumo. (post 302).
109. Lei aspetta. (di Némes) (post 303).
110. Tra un attimo verrà. (di Pavély) (post 305).
111. Cappuccetto sul tavolo, con il cesto della nonna. (di Pianista) (post 308).
112. Scambio di ruoli forzato (di Pianista) (post 316).
113. Scambio di ruoili forzato 2 (di Pianista) (post317).
114. Ritrovarsi. (di Alexander) (post318).
115. Scrivere sul suo corpo (di Pavély) (post 320).
116. Cognac. (di Pavély) (post 321).
117. Schiavo. (di Pavély) (post322).
118. Bimba zozza (di Pianista) (post 323).
119. Cuori ritrovati (di JanQuarius) (post326)
120. Cuori ritrovati 2 (di JanQuarius) (post 328).
121. Io e la prof (di JanQuarius) (post 329).
122. Una spiaggia tropicale... (di Dora) (post330).
123. La panchina (di Alexander) (post 331).
124. I due si erano seduti, da non più di cinque minuti, al ristorante... (di Svogliato) (post 335)
125. Avere la mia bella maschietta prigioniera... (di Dora) (post 336).
126. Poter ipnotizzare tutte le ragazze... (di Craniata) (post341).
127. Sei sola a casa. (di Ofelia) (post 342).
128. Lei siede sempre al primo banco. (di Ofelia) (post 343).
129. Guerre di religione. (di Dora) (post 344).
130. Suona il citofono... (di Alexander) (post 351).
131. La Dea sirena (di Pianista) (post352).
132. Sesso estremo (di Luca Canetti) (post 357).
133. Sono seduto davanti al computer perchè per l'ennesima volta mi tocca lavorare pure nei week end. (di Alexander) (post 359).
134. Mi sento una Vampira (di Dora) (post 366).
135. Vorrei fare un'Orgia... (di Alexander) (post 367).
136. Immagino di sbarcare con la mia ciurma pirata su un'isola. (di Dora) (post370).
137. Essenza. (di Pianista) (post 371).
138. Sono sola al mare (di Cristyna) (post 372).
139. Lui/lei. (di Pianista) (post 374).
140. Ah beh, son pigra e non mi va di metterla in forma seduttiva, comunque il massimo è legare ben stretto, imbavagliare, bendare...(di Arianna) (post 379).
141. Lui non c'è... (di Ledi) (post 387).
142. Adoro. (di Pianista) (post 391).
143. Cavalcare (di Cucuzzolo) (post 394).
144. C’era un lupo, c’era un cavallo che la portava dal lupo (di Pianista) (post 412).
145. ... per un torello??? (di PIanista) (post 415).
146. Il luppone la fa sdraiare sopra di lui tutta nuda e poi... (di Pianista) (post 423).
147. Concerto dei Klee (di Pavély).

Mille e una fantasie erotiche...
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N° 1.
Una camera da letto.
Fuori una Roma dolcissima immersa in profumi autunnali di pesca e di mandarino.
Lui ristruttura casa. E' a dorso nudo. Sulla pelle ha un velo di calce e la casa, anche se ha tutte le finestre aperte, è vestita di un profumo di tinte da parete.
Stà dipingendo la camera da letto, è il primo pomeriggio. Ha un sorriso bellissimo, i capelli ricci e corti. Le spalle sono larghe, i muscoli ben delineati. Ciò che ci colpisce è lo sguardo...
E' uno sguardo mediterraneo, dolce, misterioso. Gli occhi sono neri. Brillanti. Se ci avvicinassimo potremo vedere migliaia di stelle, tutte le costellazioni di una notte nel mediterraneo.
Lei ha un vestito corto. Sorseggia un caffé da una tazza in ceramica grande. Il suo vestito è di rosso fuoco, seta e cotone. Si muove, appoggia la tazza sopra un tavolo di legno del primo ottocento (un regalo?).
Piano mette le mani sotto il vestito e sfila le mutandine. Non le toglie... le abbassa. E' un gesto che imparò da bambina... si innamorò del gesto di camminare con le mutandine leggermente scese... lo chiama.
Lui si gira, la guarda. Sorridono. Si alza... cammina piano... e chi osserva dovrebbe rendere conto della malizia negli occhi di lei. E il suo sorriso? I suoi denti così bianchi... e l'odore della sua pelle? Qualcosa di marino... distante, qualcosa che richiama profondità, assenze, richieste.
Le è accanto. La sua mano riconosce la pelle di lei. Piano sale (ecco l'orlo del vestito...) e riconosce il loro gioco. Quelle mutandine leggermente abbassate, quelle mutandine che dicono di un dono più grande, quel dono, il PIacere, nascosto in quegli attimi che, questa giornata di ottobre, regalerà ai due amanti. -
N°2.
Interno sera.
La città, oltre la finestra, potrebbe essere Venezia.
Potrebbe anche essere una città della costa Dalmata.
Il mare, quel mare che sentiamo, ha una musica celeste, un movimento leggero, silenzioso.
Il Tirreno, vedete, il Tirreno è diverso. E' più aggressivo. E' un mare violento... un mare che distrusse le navi di Enea e regalò il ricordo di una morte eroica a Miseno.
Il mare oltre la finestra è invece dolce. E' attesa, sospensione del tempo, ricordo. E' un mare che dice di viaggi, distanze, lettere tenute contro il cuore, sotto la camicetta, da marinai.
Ed è un marinaio che è nella camera da letto. E lei, stesa nuda sul letto dalle lenzuola fresche e bianche, è una sposa. Non sono marito e moglie. Sono amanti. Lui, biondo, occhi celesti come il mare che abbiamo intravisto dagli stipi, sorride con leggerezza.
E' nudo come lei. E le braccia hanno tatuaggi di un blù scuro. Il suo pene è meraviglioso. Sopra, un vello riccio, testicoli pesanti, da uomo maturo. Si alza, prende il portacenere e spegne la sua sigaretta. Una lama di luce colpisce gli occhi di lei... nella stanza (sentite?) c'è un profumo di viole e di rosmarino.
Si avvicina, sale sul grande letto veneziano, e la guarda. Uno sguardo. Uno sguardo forte, magnetico, uno sguardo in cui potete leggere la tensione delle corde sui velieri, il vetro delle manifatture, la luce di gioielli in scrigni di legno scuro, orecchini d'oro che sposano il sole lungo le grandi tratte oceaniche. Il nostro marinaio, infatti, ha percorso l'atlantico su velieri meravigliosi.
Ciò che ci colpisce sono i fianchi di lui. I glutei. Glutei forti, un corpo di un uomo abituato a correre sulle sartie... un uomo che, come scrive il nostro poeta, Sandro Penna, ha i capelli intrisi di vento. Accosta la mano al corpo di lei... Piano. Non la tocca... ma il calore, il tepore della sua mano, scrive parole d'amore sul suo corpo. Lei si gira... lui, con una lentezza studiata, accarezza il suo corpo con la l'ombra del suo corpo.
Ombra... un'ombra calda... lei è tesa allo spasimo. La linea dei suoi seni, la sua attesa, dice una sola cosa... "toccami". "Toccami ti prego". Ma infrangere questo silenzio di questa promessa d'amore è difficile. Nella nostra stanza, quì, ora, c'è una promessa di magia. E sappiamo, sappiamo fin troppo bene che infrangere una promessa di magia non è possibile. Il nostro uomo sente il corpo di lei. Vede piccole gocce di sudore sulla sua pelle e sente l'eccitazione, vibrare d'elettricità nel suo corpo.
Quì c'è un'erezione. Qui c'è l'erezione. Lei mette le braccia dietro la nuca e diviene, per un istante, una meravigliosa Maya desnuda...
Sentite la pioggia nei loro cuori?
Un attimo di sospensione...
Lui la bacia.
Primo bacio..
La bacia ancora...
Secondo bacio...
La bacia ancora...
Terzo bacio...
E nei loro corpi gli sguardi delle pantere dei loro desideri si incontrano.
E ogni indugio si rompe... e con aggressività, si amano. -
N° 3.
Lei è lì.
Le ville sono adiacenti.
Lui, il ragazzo, è sul balcone, al primo piano.
E' estate... quanti anni avrà? Sedici? Diciasette?
E lei? Lei è la moglie di Ottavio, il vicino di casa.
Questo è il lago di Como, lontano veleggiano barche meravigliose.
Queste barche hanno la luce di un quadro di Corot. Lei è accanto alla piscina.
Ha appena slacciato il reggiseno. Attorno a lei, il suo pudore è difeso da una piccola siepe di acanto e d'edera.
Nell'aria c'è l'odore del cloro, il vento dei pini marittimi, un lontano sentore di mela, regalo delle Alpi. E' estate, fà caldo, si stà bene.
Lui la guarda. E' a torso nudo. Lei lo guarda. Sorride. E' il loro gioco. Lei, piano, introduce i pollici sotto lo slip... e li fà scivolare... il suo pube è perfettamente glabro.
Un attimo fà, (un tempo indefinibile) era nel bagno e si depilava il pube, il monte di Venere (è un pegno d'amore al ragazzo). Scosta leggermente le cosce.Allunga una gamba. E appoggia il braccio sulla gamba piegata.
Noi guardiamo la scena. E ciò che ci colpisce è il silenzio tra i due. L'assenza, meravigliosa, sentita, di parole. Cosa si saranno detti ieri incontrandosi lungo la strada? Cosa avrà detto lei a suo marito ieri? E lui? I libri del liceo sul tavolo in frassino della sua camera?
C'è attesa. Gli occhi castani di lui. La sua eccitazione.
E il nostro sentire l'attesa dell'estate. -
N°4
Parigi.
Fuori i Champs-Èlysées.
Albergo di lusso... stucchi di un'ottocento.
Alle pareti quadri di Sargent. Lui, pantaloni di flanella, dorso nudo, sofisticato, i capelli di un nero corvino, guarda le automobili correre libere, come gocce di sangue, nelle arterie della Metropoli.
I fari rossi... (sorseggia un Black Russian), piccole gocce di sangue in una città che esige un pegno di violenza. Pensa alla ghigliottina. Pensa al Bois de Boulogne, immagina Napoléon Bonaparte che dà le corone d'alloro sulle lance delle sue legioni.
Dietro di lui, i polsi legati dietro la schiena, c'è lei. In ginocchio. Lui le ha appena stretto delle corde attorno ai gomiti. E i suoi fianchi, quei fianchi che lo fanno impazzire di bellezza, sono fasciati da un bustino di Yves Saint-Laurent. Seta nera con draghi bianchi ricamati a mano.
Lui conosce la ricamatrice. Inclina leggermente il capo e la frangia gli ricade sulla fronte. E Dio mio... i suoi occhi. Così freddi, azzurri. Lui è di origine armena. Occhi di un azzurro glaciale sotto capelli neri e fluenti. Lei è italiana. Una scrittrice famosa... Lui si gira, si avvicina... Prende una sigaretta da una scatola d'oro gettata sul letto.
E, poi, tira piano i capelli di lei. Lei con i suoi occhi così chiari, lontani... lei così ricca da non dover chiedere lei, lei capace di stupire per la violenza delle sue parole, il suo impegno in favore delle donne maltrattate. Lei che non accetterebbe mai, fuori di questa camera da letto, l'arroganza di nessun uomo, quì, tra queste mura, tra queste sete alle pareti, esige violenza e abbandono.
Prende un roland d'oro e si accende la sigaretta. Lei non dice nulla. Il capo chino, in attesa delle punizioni che lui le infliggerà quella notta. Punizioni severe, punizioni che noi non vedremo (tra un attimo usciremo fuori, in strada). In questa stanza però, rimane una domanda: "Perché?". Perché questo? Perché una donna emancipata, libera, ricca, sposata, con due bambini piccoli, esige questo?
E questa domanda possiamo incontrarla negli occhi di lui. "Perché? Perché mi vuoi quì?". E non c'è risposta. Siamo esseri umani, nelle nostre vite, in ciò che siamo c'è un vento di illogica follia. Quì, in questa stanza, non si può far altro di accettare quella follia, Roland Barthes, avrebbe detto... quella follia amorosa... che governa l'incoscio di noi uomini e di noi donne. Non c'è una risposta alla domanda: "Perché mi vuoi quì". Non c'è una risposta perché se esistesse, vedete, la risposta sarebbe la domanda stessa. "Perché ti voglio quì".
Lui alza la mano...
E ciò che esplode, come un colpo di mortaio, sulla spianata di Waterloo... è il suo schiaffo.
E il segno.
Usciamo. -
N°5.
Un campo aperto.
Nel campo un mare di grano brillante.
Nel campo isbe... Pareti di legno, cammini in ceramica, odore di timo e di lavanda.
Pareti bianche. Lecci, ontani, fiumi immensi. Cavalli neri, immensi, possenti che trascinano carri ricolmi all'inverosimile di grano.
Questa è l'Ucraina. Il sole che accarezza immensi orizzonti e lei, la camicia ricamata. Dio, lei è felicità. Felicità che corre, felicità che ride ad una primavera, questa primavera, meravigliosa.
La gonna, ampia, bordeaux, rossa, è una bandiera che è inno alla sua età. Ha 18 anni, giovane, bellissima. I capelli, biondi come l'orzo, come la luce dei fuochi nelle sere di San Bartolomeo, sono raccolti in due trecce.
Lui, è appena tornato a casa. Le sue spalle, i capelli scuri, gli occhi verdi. Si toglie la ryb'... si lava da un catino di ceramica e con gioia sente l'esplosione della luce del giorno dietro di sé. Lei ha aperto la porta. Sugli scaffali Puskin, la costituzione sovietica, la Pravda.
Esplosione della porta che si apre e, in quello stesso istante, l'ombra del corpo di lei. Lei che raccoglie i raggi del sole, lei che ha la forza e la gioia del canto del gallo, lei che si toglie la camicetta, lei che lo abbraccia con le sue mani, gelate come ruscelli accanto al mare, sul petto.
E la guerra allora è lontana, Berlino è lontana, la Germania è lontana, la guerra è lontana, i fucili sono lontani, i canti tra soldati sono lontani, le sere tra vodka e lettere... distanti. Lui stringe la sua mano. Lui senti i seni di lei, così caldi, così veri, così femminili, dietro la sua schiena. Sente il suo pene ergersi di felicità...
Ecco: l'erotismo può essere felicità. La giovinezza di essere contadino in Ucraina, ora, nell'anno del signore 1946 può essere felicità. Il giorno del matrimonio (giorno di San Basilio, 1945) può essere vicino. Lui stringe la mano di lei e attende. Lei appoggia il suo viso sulla sua schiena e la bacia... la bacia nella penombra dell'isba dei genitori, nella penombra di un'attesa durata un anno, nella penombra di una corsa lungo i campi di grano.
Dio... quella felicità, come un incanto conquista il corpo di lui. Felicità che gli entra nel sangue, felicità che gli corre, come corsa sfrenata di cavalli arabi, sulla pelle. Felicità che raggiunge il suo pene, che gli dà senso di vita, che gli dà attesa e vita, che gli dà amore.
Cosa capiamo da questa scena? Capiamo una cosa semplice e vera.
In amore si corre.
L'amore, vedete, esige il suo pegno di corse. -
Mi piacciono molto... hai una capacità indubbia di carattere narrativo... gli scenari, i tuoi personaggi e le loro emozioni prendono vita da soli, a un certo punto... certo era meglio se non li leggevo prima di pranzo, qualcosa credo che abbia stuzzicato la mia fantasia, si vede che oggi sono predisposta. :smoker:
-
sarebbe bello che altri potessero anche raccontare... più che commentare...
io in questo momento non sono in grado... e non so se le mie erano fantasie erotiche (forse potrò dopo lo scoglio della mia diagnosi) ...quando ho avuto pensieri/ immagini ripetitive riguardanti me e qualcun'altro, in cui spesso la me era impersonificata in un personaggio differente da me... ricordi lontani..........................................................
se anche a Pavèly interessano opinioni... si sono speciali quelle scene e fanno luccicare gli occhi, ma non so perchè...
si sta bene percorrendo quelle storie...
però tu sei fuori e guardi... è facile vedere quel che anche affermi: vedi che non puoi essere in quella realtà e ti sembra di non volerla ad oggi; speri di volerlo domani reale e di poter vivere il tuo amore come un sogno, che veramente dev'essere immenso (e veramente beata chi ci capiterà)
((è come ribaltare la situazione: oggi sogno= non realtà; domano realtà= un sogno; come una magia))
però se sogni è già possibile... è come se in realtà sapessi ciò che vuoi, o almeno nel tuo inconscio...
io quando mi sono sposata non sapevo cosa volevo a livello erotico e non so neanche adesso... se mi esercitassi a provare a sognare? Non che non abbia vissuto momenti, incontrollati, incalcolati, di enorme carica erotica. -
dimenticato: volevo chiederti, Pavèly, cosa provi nel sognare e scrivere queste situazioni...
-
ma tu sei semplicemente straordinarioooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!! come fai??????????????? sei miticooooooooooooo............
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