Attenzione: linguaggio esplicito. (Lo scopo di questa Reply e capire il significato della volgarità nel sesso).
Ti riferisci a me?
Io ho soltanto espresso un parere senza approfondire...
Attenzione: linguaggio esplicito. (Lo scopo di questa Reply e capire il significato della volgarità nel sesso).
Ti riferisci a me?
Io ho soltanto espresso un parere senza approfondire...
Attenzione: linguaggio esplicito. (Lo scopo di questa Reply e capire il significato della volgarità nel sesso).
Scusami, ho letto dopo la n°13
Personalmente non ho dato nessuna interpretazione a queste fantasie.
Mi è sembrato semplicemente di leggere dei piccoli stralci da vari libri; e mi piace come sono posti
Lei lo guarda. Cerca di capire le sue intenzioni. Lo conosce, ma non si fida di lui.
Lui si pone dolce, la coccola e allenta con le sue grandi, pesanti dita, le tensioni che le si cumulano dalla testa, la cervicale. Tanti piccoli cerchi coi pollicioni tondi, immensi, caldi. Prosegue tutto intorno al viso, passando la mano spianata, sentita, ma piacevole sugli occhi, la fronte, ancora gli occhi, le guance e dal naso agli zigomi, alla mandibola... indugia.
Lei si perde e si allontana, non è quasi più presente, ma il corpo le si distende e ogni senso si acuisce. Non pensa, sente....
Una musica meravigliosa in lontananza: è una piccola orchestra che in piazza sta esibendo il Canone di Palchelbel, in occasione di una ricorrenza religiosa, appartenente alle tradizioni di quel nascosto paese...
I colori della stanza acquistano un senso, vanno dal viola delle tende al blu delle lenzuola, e dalle lenzuola al rosso suo abito decoroso, che ricopre ogni suo centimentro, lasciando scoperte solo le mani, le caviglie, il collo. L'abito le fascia il corpo, ma non può nasconderne la bellezza e le morbide curve in cui facile è perdersi, smarrirsi e vaneggiare............
Le mani di lui, intanto, sul collo diventano carezze da suadenti a impazienti, iniziano a invaderla.
Improvvisamente lei scatta, non sopporta il contatto, fino a quel momento fatato ed eccelso ai limiti dell'umano, verso mete paradisiache. Ora diviene un attacco di mani e dita che la circondano dove appena riescono, tentando in ogni modo d'infiltrarsi fra i tessuti dell'abito che cercano di proteggerla.
Non sente più musica, non sente più nulla e non vede ora che l'acceso rosso del suo vestito.
Ma lui non si scoraggia, rivela il suo intento, sfodera un sorriso impenitente e si getta su di lei all'improvviso, la costringe al bacio, le infila la viscida lingua con forza e la morde per contrastare i suo atti ribelli e resistenti.
Cerca di tirare fuori il suo orgoglio, ben nascosto nei suoi bei pantaloni maschili, ma non calcola gl'inattesi imprevisti.
Lei nel frattempo ha morso violentemente la sua lingua, che sanguina senza sosta. Approfitta del disorientamento momentaneo del suo ormai rivale compagno e gli fa uno sgambetto spingendolo con piena, sbalorditiva energia, nei suoi 48 kg di inconsistente peso. Gli blocca la testa al pavimento, impregnato del sangue della sua lingua, mettendosi seduta sul suo collo e impedendolo in qualsiasi movimento... lui, nei suoi 80 kg abbondanti (più del doppio di lei).
Avviene tutto in pochi attimi, troppo veloci e inaspettati perchè lui possa reagire e pensare.
Lei si trova lì seduta sul collo di lui, girata verso il sedere dell'uomo, che inizia a osservare... vuole impartirgli una lezione che non gli permetta più di desiderare minimamente simili atti.
Stende il suo esile busto sul corpo dell'uomo fino ad afferrargli l'orgoglio. Sempre veloce e imperterrita glielo strozza selvaggiamente, con le sue mani, con forza inaudita, innaturale e lui sviene per molto tempo.
Rimane lì solo nella stanza, si sveglierà che lei sarà andata via. Lui sarà solo nel suo dolore fisico, che gli lascerà impresso un segno... gli insegnerà qualcosa.
(mi scuso se lo stile può somigliare... ma io non so fare e pensare cose nuove senza l'imitazione...)
Rimane lì solo nella stanza, si sveglierà che lei sarà andata via. Lui sarà solo nel suo dolore fisico, che gli lascerà impresso un segno... gli insegnerà qualcosa.
Ops... correggo il finale:
Lui sarà solo
COL SUO ORGOGLIO SCHIACCIATO
nel suo dolore fisico,...
nei suoi 80 kg abbondanti (più del doppio di lei).
e ricorreggo ... a qualcuno lo avevo detto che prima d'imparare defo fare errori su errori...
(dovevo dire quasi il doppio, no più del doppio... i dettagli sono importanti...)
vediamo se qualcuno trova altri errori?
Dio... pianista... la tua fantasia è la n°14.
E' b e l l i s s i m a...
E quanta forza e quanta violenza e quanta passione...
(Grazie per aver rotto il ghiaccio...)
N°15.
Il ritmo della metropolitana l'ha sempre affascinata.
E' soffuso, quasi sullo sfondo... diresti, anche in questa tratta, che la carrozzi voli.
Letteralmente. Si chiede se sia così per tutti... (osserva la sua mano sulla calza 20 denari di Intimissimi con il bordo in pizzo).
E' consapevole che la sua gonna sia troppo corta. Ed è consapevole che il ragazzo, davanti a lei, stà sbirciando sotto l'orlo... ma ama farlo.
Sì, ama mostrare l'orlo delle calze in metropolitana. Ama accavallare le gambe e ama indossare tacchi alti. Ama discostare, le gambe e fare in mod che le persone, sedute nelle poltroncine davanti alla sua, vedano, con la massima chiarezza, le sue mutandine bianche.
Sceglie sempre mutandine bianche, di pizzo, leggere, trasparenti. Le piace, soprattutto, l'idea di essere umida lì. L'idea che, quando discosta le gambe, gli uomini o le donne che siedono davanti a lei, possano constatare quando lei sia b a g n a t a... ora, in questa mattina, davanti a lei c'è un liceale.
E arrossisce. E lei sorride. Sorride vedendo l'eccitazione sotto la patta dei suoi pantaloni, sorride, con dolcezza, del suo imbarazzo. Eccolo che si abbassa... ecco che finge di guardare per terra per sbirciarle bene sotto... ma lei non vuole certo nascondere nulla... oh... no. Ecco, bambino, guarda... e apre le gambe. Le apre letteralmente.
"Che spudorata che sono!". Pensa... tempo un attimo e sente il cuore battere forte del ragazzo. Ecco, riaccavalla le gambe. "Non diamo spettacolo... sù". Pensa. Ciò che l'affscina poi è il signore accanto. Sà di indossare un blazer con uno scollo ampissimo e sà che il signore, appoggiato accanto la porta scorrevole, le può agevolmente vedere il reggiseno di pizzo.
Ha una quarta. Coppa d. Si abbassa, allora, e finge di prendere qualcosa dalla sua ventiquattr'ore. Ma che maliziosa... che maliziosa, davvero. Eccolo... che si tocca la patta. Mascalzone. E lei si ritira sù... e sorride. Tutti gli uomini sono dalla sua parte della carrozza.
Eh sì... sì. Indubbiamente il sesso è una forma affascinante di magnetismo.
N°16.
Lui è il suo psicoterapeuta.
Guarda i suoi capelli bianchi, il suo sguardo dolce.
Guarda la sua barba morbida. Non come quella dei ragazzi...
La barba dei ragazzi è ispida, punge. Lei si è sempre sentita... come dire?... diversa.
Più calma, riflessiva. Pensa alle sue amiche, a come spettegolano di ragazzi, di trucchi, di "bellocci" del cinema.
Uff... non le piace essere una ragazza. Non le piace, soprattutto, vestire come una ragazza. Minigonna, moda, trucchi... ecco: non le sono mai e poi interessati veramente.
Stà parlando con il suo terapeuta. Ha un jeans e una camicetta bianca. (Comprata alla Upim). Immagina le sue mani sul suo viso. Immagina che lui sia seduto sul sofà coperto di velluto.
Immagine di tenere la sua testa sulle sue gambe, all'altezza del sesso. Sente il velluto a coste Visconte di Modrone dei suoi pantaloni, l'odore della pipa, le mani sul suo viso. La accarezza. E le chiede se vuole spogliarsi.
Vuole stringere il suo c∙∙∙o di uomo maturo. Stringerlo con le sue mani, con le sua mani di b a m b i n a... (Dio mio... si scandalizza di parlare così... però, ecco, è quello che pensa...). Non riesce a riflettere veramente. Sente il bisogno viscerale di sentire i testicoli, il pene, il glande... vuole sentire l'odore del sesso del suo terapeuta.
Stà parlando dei sogni dell'altro ieri. E... e si accorge di essere falsa. Parla di una cosa e la mente... la sua mente è distante...
SI vergogna. Ma avrebbe senso dirgli questi pensieri? Dove finisce il sesso e dove finisce la psicologia?
(Domanda delicata... davvero).
...sono tranquilla, è sera e aspetto che ritorni.
Sento che sei a casa e aspetto che il tuo sguardo mi avvolga. E ti desidero, come sempre. Allora entri nella nostra stanza e mi guardi, non mi dici nulla. Inizi a baciarmi, il collo poi, mi avvolgi con le labbra le mie e mi tiri leggermente i capelli.
E continui a baciarmi sempre più profondamente e poi mi spogli...mi accarezzi i seni e i capezzoli leggermente con le dita. Ti voglio sempre di più. Mi apri le gambe e violentemente mi penetri, profondamente ...... e così ancora....
perchè è una fantasia? perchè la faccio pensando ad una persona che non potrò mai avere....
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