Sto prendendo fluvoxamina 100 da un mese esatto, ma mi causa problemi e, in più, non noto miglioramenti sull'ansia sociale. Non so se sia normale dopo un mese. Come effetti collaterali ho sanguinamenti leggeri in zona intima in seguito a stimolazione e, a volte, la mattina mi sveglio con le braccia indolenzite. Inoltre, da ieri sera si è presentata una sorta di angoscia, peso sul petto e bisogno di piangere, che si erano manifestati precedentemente anche dopo sei settimane di sertralina. Per questo era stata sostituita con fluvoxamina, ma vedo che gli effetti collaterali sono gli stessi, se non maggiori nella quantità.
La psichiatra che mi seguiva è in maternità. La sostituta che mi ha prescritto fluvoxamina è in vacanza e torna negli ultimi giorni di agosto. Non credo di dover andare al Pronto soccorso, non mi sembra un'urgenza, ma cosa dovrebbe fare uno in questa situazione?
noioso un mese è poco. Quello che scrivi rientra ampiamente nella normalità. Non sono un medico ma ho - perbacco
- un'esperienza oltre ventennale con farmaci (SSRI) e disturbi ansiosi (soffro di ansia aspecifica).
Tuttora ho una convivenza più o meno pacifica. Ma grazie ai medicinali ho recuperato un buon grado di vivibilità, fatto famiglia, mi sono affermato nel lavoro, ecc. Dunque le cure mi hanno aiutato moltissimo (ma non risolto al 100%) nel disagio. Ma questo è un altro discorso, molto soggettivo e personale (ho investito adesso anche in psicoterapia).
I sanguinamenti: non credo siano collegabili al medicinale. Avrai semplicemente un po' di irritazione.
Le braccia indolenzite è invece ansia pura. Un classico effetto psicosomatico, piuttosto comune, che può manifestarsi anche come formicolii o indolenzimenti.
Ansia come il senso di angoscia, peso sul petto e tono dell'umore basso. Insomma, tutto nel repertorio.
Anzitutto stai tranquillo: la tua specialista ti avrà avvertito di possibili - non è certo - effetti paradosso nelle prime settimane di cura. Potresti averne anche altri come sonno disturbato, agitazione, ecc. Sono destinati a passare.
Per l'effetto benefico del medicinale dovrai aspettare ancora un po' (in genere dalle 6 settimane). Se è una recidiva, anche di più.
Non starei insomma con il calendario in mano.
Ricordati che la ripresa è certa ma occorre un tempo adeguato per ristabilirsi. Lo scivolamento è stato altrettanto lento. I disturbi li produciamo noi. Non sono un virus preso al bar.
I miei consigli in questo momento sono di:
1. Darti del tempo
2. Riflettere (senza autoflagellarti) che i disturbi sono fastidiosi ma li produciamo noi
3. Convincerti che è il tuo sé - la parte più recondita della tua personalità - che sta mandandoti dei messaggi, fastidiosi ma pur sempre messaggi verso un cambiamento utile alla tua crescita.
4. Decifrare i messaggi sarà il compito più difficile e bello per affermare la tua unicità (meno autocritica, più indulgenza e più volerti bene rispetto al passato).
5. Adesso pensa solo a riprendere il cammino, fruendo delle stampelle dei medicinali.
Siamo in tanti a capirti qua dentro. Non avere remore nello scrivere quello che provi. Speriamo che i nostri consigli possano darti maggiore tranquillità e qualche spunto di riflessione.