Messaggi di Crisantema

    Mah, io abito nel Nord Europa e di bambine che fanno la tinta nei parrucchieri non le vedo (e meno male!). Penso che un parrucchiere serio si rifiuterebbe di fare una tinta a una bambina. Gli shampoo schiarenti non è che abbiano tutto questo potere: avranno dentro un po’ di estratto di camomilla e stop. Semplicemente, sono geneticamente più chiare e con i capelli più fini.

    Io l'ho visto: fai che avranno 12 o 13 anni e fanno la tinta (per me, a 12 anni sei ancora piccola, pure a 14) e il problema sta nelle mamme. Per me è un problema di alcune mamme della generazione dei miei genitori e giù di lì: fissate sull'abbronzatura, tanto da mettersi l'olio senza protezione solare e fare le lampade; fissate sulla magrezza in stile Barbie; fissate in generale su canoni estetici che stavano virando sulla tossicità e poi hanno preso ancora più piede, ma sotto altre forme (es. chirurgia estetica) nelle generazioni successive.


    Contenta che non sia una cosa strettamente generalizzata, come da tua testimonianza. Anche io queste cose preferirei non vederle, eppure...

    Secondo me è pura statistica, siamo comunque un paese del sud Europa e di bionde ce ne sono meno.

    Quoto. Io ormai sono abituata a vedere bionde ovunque, anche perché non è che sono tutte bionde. Ma se già in Italia tante hanno la fissa di schiarire i capelli, nei Paesi più nordici è qualcosa che fanno fare alle bambine fin da piccole: schiarire dal parrucchiere più shampoo schiarente a casa, così che diviene difficile determinare se quella ragazza è veramente chiara o no. Poi tendono ad avere capelli molto più fini e radi nel tempo, probabilmente proprio per i trattamenti chimici.


    Non è la regola, ma è molto normale che accada.

    Più precisa di così.... :)

    Non me ne volere male. Se devo fare una descrizione a livello fisico, tanto vale che la faccia completa, così ho pensato. Ciò non toglie che sono capace di flessibilità e che so uscire anche dal quadro dei canoni preferenziali, considerando che, se uno è come lo descrivo ma poi ha altri fattori poco in sintonia, come carattere incompatibile e così via, allora è più meritevole quello che ha qualcosa in meno a livello fisico e qualcosa in più nelle affinità elettive.

    Prima non ho detto la mia in modo serio: a me piacciono alti, biondi o castano chiaro, capelli rigorosamente lisci o leggermente mossi, non mi piace il riccio sull'uomo, occhi azzurri. I vichinghi. Mi piace molto Travis Fimmel come Ragnar in Vikings.


    Sono passata da un antipodo all'altro, perché quando ero adolescente dicevo: "A me piace l'uomo con i caratteri dominanti". Scottata due o tre volte da tipetti mediterranei, la febbre mi è passata e, anzi, ho iniziato ad apprezzare maggiore delicatezza nei tratti. Ormai associo l'abbronzato, castano scuro o bruno, pelosetto e bassino al traditore o al passivo-aggressivo frustrato che deve rifarsi sulle donne. Mi sembra che i tratti recettivi siano più fedeli, degni di fiducia e civili, ma questa è solo una mia impressione, al contrario di altri che ho letto sopra.


    Mi piacciono quelli un po' viso d'angelo e occhio furbo. Non mi attraggono tatuaggi, piercing e abbronzatura. Non mi piacciono gli uomini pelosi o depilati, peli sì ma pochi (non mi piacciono sulla schiena e folti sul petto) e chiari. Non mi piacciono i capelli lasciati lunghi alla Jason Momoa o alla John Lennon. La barba non mi dispiace delle volte a vedersi, ma preferisco sia completamente fatta perché mi irrita la pelle a contatto. Non mi piacciono obesi e molto sovrappeso, né sottopeso. Tra un sottopeso e un sovrappeso preferisco il sovrappeso; l'ideale è normopeso o leggermente sovrappeso con un po' di muscolo. Non amo la tartaruga, preferisco definizione nelle spalle, nelle braccia, nella parte superiore del petto e alla schiena per la postura dritta, oltre a un bel gluteo. Le fossette sui fianchi mi repellono. Non mi importano molto le mani; per me puoi anche avere le unghie mangiate e i calli, basta che non siano troppo grosse nel palmo e con le dita a salsiccia.

    :love: sottoscrivo.

    Quanto mi manca il mio coniglietto!!

    Sono delle anime speciali. Non ho ancora trovato tanta delicatezza e gentilezza da nessun altro animale o individuo umano, e non voglio minimamente pensare a quando non ci sarà più. Lui è stato la mia salvezza. Quando ho gli attacchi di ansia, mi aiuta di più lui che tante parole spese da altri, perché ho bisogno di coccole e silenzio. Merita tutto l'amore del mondo.

    Io ti direi di non sublimarti a quella che sembra la situazione generale, perché anche io ci sono passata e stavo solo vivendo in una realtà di limiti per soffrire meno. "Il mondo va così, non posso fare altrimenti", mi dicevo. Tant'è che il mio attuale compagno è arrivato nel mio momento più basso, dove ormai mi ero arresa all'idea che uscire con un uomo significava solo una notte di intimità e via, perché: "Gli uomini di oggi non vogliono relazioni serie, solo svago occasionale e libertà". Di fatti, diedi per scontato che io e lui saremmo durati ore, giorni, massimo mesi. Invece, lui ha capovolto il mondo: se tutti gli altri mi dicevano che ero pesante nel volere un vero legame, lui non l'ha fatto. Anzi, mi ha fatta finalmente sentire normale nel cercare qualcosa di stabile e continuo, senza doppi fini.


    Tralasciando in effetti se le donne tradiscano di più o di meno, guarda alla tua situazione: tu sei abbastanza sicura che non lo faresti. Beh, io sono abbastanza sicura che non tradirei il mio compagno e lui idem. Abbiamo già avuto delle prove in merito e non ho motivo di dubitarne né di non credere in noi. Mia sorella e il suo compagno idem. Altre coppie che conosco idem, non lo contemplano proprio. Non sei un pesce fuor d'acqua, puoi trovare i tuoi medesimi valori.

    Queste tue riflessioni sono lo specchio di una persona riflessiva e riservata. Potrebbe essere una buona idea protendersi verso persone che evidenzino una maggiore introspezione e consapevolezza di ciò che c'è oltre l'apparenza. Invece di chiuderti, cerca di capire meglio la persona che hai davanti prima di buttarti: non ci si deve offrire a tutti, ma a quelli più giusti per noi.