Messaggi di sienkiewicz

    Se qualcuno ha una qualsiasi risposta ipotetica sarebbe interessante!

    La risposta è quello che abbiamo già detto: nello stato di malessere cui versa, qualsiasi azione è per lui lecita per soddisfare un bisogno vitale.


    Noto da quello che scrivi che non hai esperienze dirette o indirette di dipendenza, quindi ti rinnovo il consiglio di non approfondire la storia perchè il tuo lui è ancora molto lontano da una fase di accettazione della sua malattia (almeno in riferimento a quanto hai scritto).

    Eh ma cosí... con i "potrebbe" non si può discutere di nulla. Perché è tutto confutabile.

    Dobbiamo cercare di pensare che le azioni fatte sono quelle volute perché altrimenti diventa un racconto fantasy.


    In un forum come questo si dovrebbe scrivere una versione e non cambiarla alla pagina tre dicendo il contrario.


    Si dovrebbe avere la buona educazione di rispondere ai dubbi espressi pacatamente dai forumisiti che stanno sprecando il loro tempo per aiutare l'opener a quella che potrebbe essere una chiave di lettura. E non solo ai post (più o meno fantasiosi) che le danno ragione.


    Non credo che si stia facendo un corso di giurisprudenza e neanche che il compagno dell'opener stia tenendo un comportamento viziato da qualche sua debolezza, dato che dall'esterno vedere un padre che mette davanti i propri figli rispetto a quelli della compagna, mi pare assolutamente normale. No?

    Guarda, a volte penso di non essere ludopatico, questo dopo essere tornato a casa sconfitto dalle slot.

    Ritorno alla vita normale, la tristezza si affievolisce, ma il giorno dopo ritorna il craving, in un vortice che, secondo me, mi porterà alla completa rovina.

    Facile dire che te ne esci: basta un craving improvviso e soldi disponibili, e ti giochi anche le mutande.

    E poi?

    E chi l'ha detto che è facile?

    E' di gran lunga la cosa più difficile che dovrai fare, e questa ti causarà molta sofferenza fisica e mentale, ma è l'unica cosa che puoi fare.

    Ho pensato anch'io a questa cosa. Per quello che sappiamo lui vive con Marilù e i due figli di lei in un appartamento. Facendo un rapido calcolo, se la villa di 300 mq è abitata da due persone, per avere un comfort paragonabile, quest'uomo dovrebbe vivere in un appartamento di 600 mq (visto che sono in 4)...sarà così? :)

    Magari sarà Villa Certosa.


    Pover'uomo se adesso deve garantire le condizioni di vita anche per loro.

    Un dipendente da qualsiasi cosa non può essere aiutato se lui stesso non riconosce il problema.


    Poi deve percepire che il problema sta diventando troppo grande.


    Poi deve percepire che il problema sta diventando ingestibile.


    Poi deve percepire che la sua condotta gli ha fatto perdere tutto (sia materialmente che umanamente).


    Poi deve percepire che non ha più senso vivere così.


    Poi deve superare il fatto che vuole provare a risollevarsi, ma nessuno gli dà più credito.


    Poi deve accettare di vivere con il dolore e con i suoi pensieri.


    Poi deve perdere tutto.


    Poi deve toccare il fondo più nero.


    Ed è da lì che può iniziare la risalita.


    Alcuni ce la fanno per un periodo più o meno lungo, moltissimi ci provano, pochissimi ci riescono. Moltissimi fingono di provarci.