Messaggi di Blackmacigno

    Chi non ci ha nemmeno provato e non ha le capacità forse ha fatto una scelta giusta. Ma è un discorso complesso dato che la stragrande maggioranza delle persone è convinta di averle anche se non è così.

    Chi invece le capacità le ha e non ci prova nemmeno, prima o poi si trova a fare i conti con il giudice più implacabile ovvero se stesso.

    Purtroppo è la nostra natura.

    Ho scritto righe e righe di commenti, per cercare di dire le stesse identiche cose.

    Sono troppo prolisso... Acronimo posso assumerti come riassuntore ufficiale? :face-with-tears-of-joy:

    Lavoro tutti i giorni con chi pulisce i bagni e i pavimenti, e hanno una paga misera. La gran parte non ha nemmeno un livello di istruzione e cultura elevato, ma io li vedo lavorare e non ce n'è uno che lavora meno di quanto dovrebbe perché lo pagano poco. Non li ho mai sentiti fare nemmeno questo discorso.

    Sono tutte persone dignitose, che personalmente meritano il mio rispetto e che tratto sempre con grande educazione e considerazione proprio perché fanno il loro lavoro con professionalità, così come lo faccio io.

    Sono persone che, nonostante tutto questo, non le ho mai sentite lamentarsi nemmeno un giorno.

    Il torto peggiore che potrei fargli è compatirle o trattarle meno amichevolmente di come faccio tutti i giorni.

    Non aspirano ad altro, ma anzi sono contente di lavorare anche umilmente.

    Riflettevo sul concetto di "mediocrità", ecco secondo me mediocre potrebbe essere chi ha aspirazioni troppo alte e irrealistiche per le sue capacità e non sa accontentarsi di quello che la realtà gli offre, e lamentandosi non riesce a progredire, migliorarsi affinché le proprie competenze si avvicinino a quelle imposte per chi ha le loro aspirazioni.

    Tutti da piccoli volevamo fare i piloti o i registi, ma poi siamo finiti a fare altro. Per questo saremmo dei mediocri?

    Mediocre è chi sta in mezzo e non sa né accontentarsi né raggiungere ciò a cui aspira.

    Ovviamente queste sono solo mie opinioni dopo averci riflettuto su un bel po' in queste ore.

    Per questo forse è il caso se ne hai voglia di parlare con uno specialista, perchè da soli si riesce ad arrivare fino ad un certo punto.


    Ma devi fare come ti senti. Se ti va e riesci, puoi scrivere anche dei traumi.

    Per quello che vale un ascolto non specialistico si può cercare di capirci qualcosa insieme.

    Naaaa e dagli con sto fattore estetico....


    Io una ipotesi ce l'ho, anche se si dovrebbe capire cosa vi siete detti e scritti, secondo me tu ti autosvaluti troppo. Anche con qualche battutina per fare il simpatico autoironico, se è così non va bene. All'inizio devi mostrarti un po' più sicuro di te....


    Un altra cosa potrebbe essere quella di averla contattata sempre tu... non significa nulla che magari dopo ti scrive per ore ed ore... devi lasciare lo spazio e il tempo anche a lei di contattarti. E non devi avere ansia.... puoi contattarla una o due volte, se non si fa sentire, aspetta uno due giorni, dopodiché derubricala e vai avanti, se poi dovesse farsi sentire torni a parlarci, ma senza aspettative.

    Preciso che non le racconto balle e le dico anche della mia situazione lavorativa. Cioè che non lavoro al momento, ma ho progetti in corso e bla bla.

    :D ora non mi far sentire in colpa per averti fatto una testa così su sta cosa della sincerità (però sono molto orgoglioso che tu le abbia detto le cose come stanno :thumbup:)


    Per il resto beh, non so cosa vi siete detti nei vocali..... È probabile che hai fatto qualche battutina autosvalutandoti?


    Hai ragione è mai un buon segnale quando sei tu a contattare per primo...


    Che ti importa se ti avrà detto la verità, alla fine era una sconosciuta.... di sicuro non cominciare a viaggiare con la testa sul fatto che non hai lavoro, non c'entra nulla. È che conoscere su ste app le tizie ti espone anche a questo tipo di incontri cotto e mangiato, giudizio veloce e via. Manca tutta la parte di incontro fisico fra due persone.


    Non starti a chiedere i motivi, è una perdita di tempo, cerca la prossima piuttosto di approcciarla di persona.... vai in palestra, ecco magari lì... e non per forza per fare "zig zig" ma magari semplicemente per conoscerla... poi può essere che ti presenti un'amica ;)


    Bravo! Per me hai fatto tutto giusto stavolta!

    Fifilla, no, il mio consiglio non è guardarsi intorno, questo è quello che ho fatto io per me stesso, però non trovo dignitoso, come ha scritto anche Acronimo, fare un discorso diverso, cioè "lavoro meno per quanto mi pagano".... anche perché poi non è sempre attuabile da tutte le tipologie di lavoratori. Inoltre, non risolve tutti i problemi di questo paese che hai espresso tu, e che non è che sottovaluto anzi,... però non ci si può nemmeno rassegnare a vivere questa realtà in questo modo. L'unico modo che conosco è la reazione, non la rassegnazione, boh forse sarò anacronistico per questi tempi. Ma a cosa porta un comportamento rassegnato nel dire resto come sto, mi paghi meno, faccio di meno? È un'alternativa utile a far capire al datore di lavoro che dovrà pagarti di più? Beh, penso che nessuno lo creda.

    Preferisco la reattività tua o quella di tua sorella cardiologo (e so benissimo in che situazione sia). In ogni caso, questo volevo dire: lei può guardarsi intorno e decidere di andar via se il disastro sanitario italiano e le condizioni scellerate a cui la costringono non le vanno più bene, ma di sicuro non può permettersi di dire "oggi lavoro meno" o "che me ne frega di questo paziente, sono le 20:00 ora stacco e me ne vado a casa". Questo si chiama senso del dovere, ed è una cosa, a mio parere, che non ha nulla a che vedere con lo stipendio.

    A tua sorella non cambierebbe nulla se la pagassero 10.000€ al mese a fronte di carichi di lavoro identici che le farebbero subire.

    Chi ci resta a curare i malati italiani? Nessuno, o meglio, a quel punto dovrebbero cominciare a fare discorsi diversi,... anche se per quanto riguarda la sanità sono convinto che ben presto la privatizzeranno, e l'Italia perderà ulteriormente altri diritti garantiti ai cittadini e ai lavoratori di quel settore,... ma questo è un altro discorso.

    Ho provato all'inizio timidamente a parlare di questo, ma mi è stato risposto che esistono lavori di tipo A, B, C, D e il lavoro di tua sorella è di quelli sfigati che purtroppo se anche volesse non potrebbe esimersi come altri dal sedersi un po' per protesta. Idem dicasi per chi guadagna una miseria come il corriere amazon,... o peggio i rider....


    Ad ogni modo, se uno resta in Italia, ne accetta i compromessi e cerca di fare il suo quotidiano per cambiare la situazione, e non può solo lamentarsi. È una scelta responsabile e consapevole, purtroppo.

    Questa non è solo la realtà italiana, anche in Spagna, Portogallo, Francia, etc.

    Ad un certo punto ho avuto l'occasione di cambiare per un'azienda estera che mi ha inquadrato da subito al giusto livello con aumento di stipendio secco del 50%.

    Allora di fronte a un quadro non dico di sfruttamento, ma sicuramente di palese disagio e ingiustizia, lo stimolo a lavorare oltre il minimo necessario dove lo dovrei trarre?

    Non fa una piega, è giusto... però tu fra lavorare meno e cercarti un altro lavoro che faresti? Quello che hai fatto cercare un'alternativa e andare via. Ed è quello che dico anch'io.... se non ci stanno bene delle condizioni perché poco stimolanti sia lavorativamente che a livello salariale dobbiamo far sì di impegnarci ad acquisire competenze che ci permettano di cambiare piuttosto che metterci lì a dire io lavoro meno. L'impegno ad acquisire più conoscenze è verso di noi, non verso il nostro datore di lavoro, e sarà ciò che poi forse ci consentirà di cambiare verso altri lavori più stimolanti.

    Lo stipendio in questo discorso non c'entra quasi nulla, è una minima parte un po' più pratica di un discorso concettuale.