Non l'ho mai praticato e non conosco nessuno che abbia avuto relazioni poliamorose. In linea teorica credo possa esistere e personalmente mi trova in disaccordo chi continua a fare netta distinzione tra sesso e amore. Come se pure con l'amante fosse solo sesso... No, il solo sesso è quello con un/una escort e anche lì non sempre è solo sesso, questa la mia personale visione. Per capirci, se c'è scambio emotivo, non è solo sesso... Credo che il poliamore esista, ma che richieda una grande apertura mentale, una grande sicurezza di sé e un sapersi staccare dai concetti base tipo "amore = possesso, esclusività, controllo". Credo quindi sia rarissimo un rapporto davvero equilibrato e appagante per i tre o più della relazione poliamorosa. Già è difficile in due, figuriamoci in più persone.
Copio una parte di un'intervista a Pupo, è l'unico che mi viene in mente quando si parla di poliamore (che a lui però non piace definire così)
"Indispensabile essere tutti d’accordo... "Una condizione assolutamente necessaria, ci si arriva per gradi". Ci spieghi meglio... "In un primo momento ero il solito traditore, protagonista di un triangolo, cliché ben conosciuto e accettato dalla nostra società: marito, moglie e l’amante a casa sua, da vedere di tanto in tanto. Ma non mi sentivo a posto con la mia coscienza, avevo bisogno di fare chiarezza". Sensi di colpa? "Avevo troppo amore e stima per mia moglie, sentivo quanto le stessi mancando di rispetto frequentando un’altra persona a sua insaputa. Non potevo continuare a prenderla in giro e ho voluto restituirle, per così dire, la sua dignità". In che modo? "Raccontandole tutto. Dicendole che stavo frequentando un’altra donna e che non avrei voluto perdere nessuna delle due". La reazione? "Ovviamente, in un mondo dominato dall’alienazione cattolica, in cui la moglie tradita è la vittima, l’amante è la prostituta* e il marito traditore il maiale*, le difficoltà non sono mancate. C’è voluto tanto, un lungo confronto e la voglia di non tagliare, ma di aggiungere, per trovare un nostro equilibrio. Non basta la fortuna, quando si tratta di sentimenti, non si può programmare. Il nostro è un punto di arrivo". Gelosie? "Inizialmente sì: mia moglie Anna ha sofferto per Patricia, ma poi la sofferenza è passata. Non ha mai pensato di abbandonarmi. Evidentemente, nel conto sentimentale, le davo, le do, qualcosa che non vuole perdere. Quella sofferenza è un ricordo, ora abbiamo un equilibrio speciale". Quindi potete dirvi felici della vostra scelta? "Assolutamente, e questo non vale solo per me... Non parlerei di poligamia, di poliamore, ma...Ma? "Fra noi tre si è instaurato un rapporto di mutuo soccorso: Anna e Patricia non solo non farebbero mai a meno di me, ma non rinuncerebbero nemmeno l’una all’altra, ormai. Il nostro "treppiede" (non mi piace chiamarlo triangolo) è rodato, funziona perfettamente, anche se non senza fatica". E il resto della parentela? "Abbiamo appena festeggiato tutti insieme i 30 anni della mia figlia più piccola e i 38 dell’altra. Ho tre femmine, Ilaria, Valentina e Clara; sarà anche per questo che adoro le donne, sento di possedere una parte femminile molto importante". Consiglierebbe questo modello di famiglia non convenzionale, per così dire...'troppia'? "Qui vado cauto, è incredibile la quantità di persone che si rivolgono a me perché vorrebbero condividere a loro volta la loro esistenza con due persone. Ma non mi sono mai reputato degno di impartire lezioni su temi così delicati. Mi era stato chiesto da Mondadori anche di scrivere un libro sul nostro ménage à trois, ma all’epoca non me la sono sentita. Mentre oggi - dato che ormai questo legame penso potrà essere solo la natura a spezzarlo - potrei farlo. L’esperienza non manca: sto con mia moglie da 50 anni, da 32 con Patricia. Il nostro legame va oltre al sesso, sono subentrati sentimenti importanti, intimi. Fatti di presenza"."
Ecco, per carità, sono parole di Pupo, però questo rapporto dura da tutta una vita, immagino avrebbe trovato i modi di spezzarsi se non fosse stato solido. E io sono uno di quelli a cui basta un caso concreto per convincersi che quella cosa esiste.