Non ne faccio una questione territoriale, riferita alla Calabria in sé, quanto alla sua scelta "discutibile" di mettere a repentaglio una famiglia, dei figli, per seguire un sogno che di razionale ha ben poco... a lui piace a giocare a fare l'imprenditore, ma vi dico che ad oggi sono più debiti che altro, quindi mi chiedo... dove sta quest'isola felice? Perché fare impresa è già difficile in una città, figuriamoci in un paesino del Sud (e su questo non puoi obiettare). Allora, il motivo vero è che a lui piace stare giù, il lavoro, l'azienda è solo un' alibi per giustificare questa sua scelta. Sono la moglie, lavoro in banca e qualcosa di economia forse ne mastico...
E allora ti dico che io ho sbagliato nel fargli una promessa non mantenendola, ma io tiro avanti la baracca e lui è tornato a fare il ragazzo in casa dei genitori per il suo "sogno". Se permetti, quando ti sposi e diventi genitore, hai dei doveri, delle responsabilità, e i tuoi sogni, desideri, passano in secondo piano, mi dispiace... io mi sono annullata, e l'ho fatto per il sacrificio di tenere unita una famiglia. A questo punto sono arrivata alla frutta, perché se sono solo io a cercare sempre di mettere pezze per andare avanti, e tu continui a giocare a fare il ragazzo... io ti mando in quel posto e penso di averne tutte le ragioni, con e senza promesse!