Messaggi di Anya90

    Qesta le batte tutte.

    Ma perché?

    Guarda, non lo so... ma l'ho percepita davvero come una domanda di pessimo gusto.

    E' vero che tra amiche capita di confrontarsi anche su questo argomento per tutta una serie di sintomi e malesseri, ma un conto è cercare una rassicurazione, parlare di ciò che si sente sul momento e chiedere all'altra se si è mai sentita allo stesso modo, un altro è esordire con una domanda simile.

    E' stata una domanda indiscreta e assolutamente fuori luogo. Ho avuto come la sensazione che quell'informazione potesse riguardarla in qualche modo e non mi è piaciuto per niente.

    Ma di fatto il problema per me non sussiste, però sussiste negli altri

    Appunto, è un problema loro ;).

    gli amici che ti scambiano per gay, le ragazze che ti scambiano per uno che non conclude o uno a cui non piacciono.

    Se dovessimo vivere per soddisfare le aspettative altrui, non ne usciremmo più. Pensi che se fossi stato uno un po' più aperto alle frequentazioni senza particolari coinvolgimenti (o alla promiscuità, che a dir si voglia), non ti saresti imbattuto in altre etichette? Soprassediamo sulla conclusione più banale degli amici, se una ragazza non ti coinvolge a 360 gradi non significa che non ti interessa il genere femminile. Sono quelle ragazze in particolare che non ti trasmettono nulla e non ti va di investirci il tuo tempo.

    Dell'apparenza, talvolta così ricercata da risultare volgare, giustamente non te ne fai nulla. Di ragazze belle che non ballano ne è pieno il mondo, tu non vuoi la bambolina, vuoi qualcuno con cui sentirti bene, sentirti compreso e condividere del tempo di qualità. Dal mio punto di vista, questa potrebbe perfettamente essere la norma.

    Ti capisco, è quel tipo di domande, per natura invadenti, che per educazione non ho mai posto, non solo perché non mi interessa davvero cosa fanno gli altri con i propri soldi, ma anche perché odierei visceralmente che mi venisse posta una domanda del genere. Anzi, queste domande le ho odiate eccome, perché mi è capitato che mi venissero poste, assieme alle relative: "E il lavoro? Ma quando ti sposi? Figli niente?".

    Per me sono sempre state domande troppo personali, anche se in teoria non c'è nulla di strano a chiedere. L'altro giorno mi sono inca****a da morire perché un'amica, nel bel mezzo di un discorso di tutt'altra natura, mi ha chiesto se mi fosse arrivato il ciclo. Avrei tanto voluto dirle "e i c∙∙∙i tuoi?". Ho evitato di rispondere, sempre per educazione, e credo di averle fatto anche capire che avrebbe dovuto starsene al suo posto.

    Per me sono tutte informazioni da non richiedere. Se una persona ne parla di sua spontanea volontà è un conto. Diversamente, meglio non impicciarsi.

    Ciao! :) Anche io sono come te e non l'ho mai vissuto come un problema. Se una persona non mi piace, se non mi coinvolge emotivamente, non riesco nemmeno a prendere in considerazione l'idea di farci "altro". Anzi, dal mio punto di vista, è sempre stato un po' strano il contrario, riuscire ad andare con chiunque senza quasi conoscerne il nome.

    Il problema sono queste etichette, secondo me. Demissesuale (è la prima volta che lo sento), asessuale... sembrano voler fare di una sfumatura caratteriale una sorta di caso patologico. Se il tuo desiderio si accende in presenza di talune circostanze e differentemente non vivi l'assenza dal sesso come tutto questo gran disagio, il problema secondo me non sussiste affatto.

    Quello che dici è vero in teoria, e mi sento molto a disagio per la pressione che metto, ma su queste due situazioni non funziona. I furti si evitano con l'attenzione e la pioggia, nel dubbio, con la prudenza di non usare la moto. Poi, che dovessi pensarci io è un altro discorso ma sono state due situazioni perfettamente evitabili.

    Beh oddio, se fosse così semplice nessuno subirebbe furti e nessuno rimarrebbe imbottigliato nel traffico sotto la pioggia. E nel caso del furto, la disattenzione c'entra fino a un certo punto, perché chi ha davvero responsabilità è chi sceglie di commettere quel reato. Capisco la frustrazione, l'arrivare a dire "meglio uno scrupolo in più che uno in meno", ma prendersela un po' col primo che capita (in questo caso la tua partner) non è la soluzione migliore.

    sai, io voglio l'amore tossico, voglio litigare e voglio che mentre litighiamo tu...

    Mi fermo qua.

    E credimi che è già abbastanza così. Questa persona non sta bene, arriva a stare bene (nel senso di zona di comfort, non di reale benessere) se viene maltrattata, se viene completamente piegata.

    Probabile. Anche se non sono riuscito a capire se quel comportamento è dovuto ad una sua insicurezza, ad una proiezione della sua persona verso di me (cioè che in realtà cose da nascondere le ha lei ma accusa me), o entrambe. Come dici tu.

    Io dubito che lei nutra dei reali sospetti su quello che fai. Anzi, credo che lei sia fin troppo persuasa della tua correttezza nei suoi confronti, ma non è la lealtà che vuole. A lei non interessa una storia che si fondi su rispetto e tranquillità. Ed è per questo che ti provoca, non perché lei abbia dei dubbi, e forse non è nemmeno una sua proiezione. O meglio, lo sarebbe anche, perché la sua mente fa questo collegamento, ma prima ancora di pensare che tu le nasconda davvero qualcosa lei cerca una ragione per scagliarsi su di te. Ciò che muove il suo desiderio è l'avere in tutto e per tutto una relazione malata.

    Uno dei punti cardini della mia personalità è che non mi piace fare rumore.

    A novembre mi scadrà il contratto e non firmerò il rinnovo ma me ne andrò senza sbattere la porta, in silenzio.

    Di questo mi dispiace, ma ti capisco. E' comprensibile che uno preferisca non dover mai arrivare alle "maniere forti", anche per quieto vivere. Solo che non è giusto che sia tu a dover fare un passo indietro. Se però sei giustamente saturo della situazione, forse cambiare ambiente potrà farti stare meglio.

    Lui è omosessuale.

    Allora possiamo pensare che a maggior ragione riesca ad avere una visione più distaccata sull'intera faccenda? Proprio perché non può cedere al "fascino femminile"?

    Per carità, poi mi ha detto anche che sono il suo erede, che non devo mai mettere in discussione il lavoro per una donna - chiunque essa sia - e mi ha foderato di complimenti.

    Forse non gli è piaciuto sentirsi tirare in ballo. E ha avuto quella reazione che ha prontamente mitigato ricordandoti quanto vali.

    faccio anche fatica a togliermi dalla testa la convinzione che, se io ho dei limiti evidenti, e ce li ho, la persona con me deve compensarli e non sbagliare, se no subiamo conseguenze

    Se io non sono perfetto in alcune aree serve che "copra" lei quelle aree, e viceversa, se no abbiamo un problema e paghiamo delle conseguenze.

    Ma riesci a immaginare che peso si porta appresso questa persona? Perdonami se mi permetto, perché percepisco il tuo disagio e mi dispiace molto, ma mi viene da dire che quello della tua controparte non è così irrilevante. Come può una persona compensare anche quelle aree che per natura sfuggono al controllo umano? Per non subire furti, per non ritrovarsi sotto la pioggia, lei dovrebbe avere il dono della preveggenza. E' assurdo quello che puoi arrivare a chiederle pur di avere sotto controllo la situazione.

    Credo tu ti faccia condizionare dalla tua paura, la paura di non poter avere una vita sociale o una vita sentimentale soddisfacente.

    E' un po' ciò che fa l'ansia, prospettare un'idea e farne una certezza, uno scenario plausibile.

    Io credo che tu possa vivere eccome delle belle emozioni. Metti da parte quella che è stata la tua vita finora, non significa per niente che debba continuare a essere così o che ti siano precluse delle esperienze solo perché "non hai l'età". Ce l'hai l'età, è più una questione di atteggiamento mentale. Ripeto, capisco che questi pensieri abbiano la loro importanza e che non ti facciano vivere sereno, ma puoi imparare a metterli da parte, a non dar loro potere, a creare una realtà che rispecchi i tuoi bisogni. Non siamo solo ciò che ci accade, ma anche come scegliamo di superare le nostre difficoltà.

    Ragazzi ciao, volevo sapere se è possibile superare 20 anni di depressione e fobia sociale. Ho 39 anni e rimpianti e rimorsi mi stanno consumando il cuore. Ho vissuto una situazione particolare che mi ha sballato la gioventù, nella quale mi sono fissato sul sistemare una cicatrice. Sto davvero male e non aver vissuto quegli anni mi uccide dentro.


    Non sono mai stato felice.

    Molto banalmente, potrei dirti di sì. Molti di noi hanno rimorsi e rimpianti per aver tergiversato credendo di avere sempre tutto il tempo del mondo per rimettersi in carreggiata. E molti di noi si sono preclusi delle esperienze importanti per paure o i problemi più disparati. Ma sei giovane, non hai 70 anni. E dire che ho sentito anche di persone molto in là con gli anni che sono riusciti a rivoluzionare la loro vita! Perciò sì, può essere un cammino difficile se di mezzo ci sono problematiche come depressione e fobia sociale, ma con un piccolo aiuto puoi riprendere in mano la tua vita. Non pensare al passato, pensa al tuo presente e al tuo futuro. Puoi ancora realizzare tutto ciò che non hai fatto, l'età biologica è un preconcetto inutile alle volte, che ci fa dire che siamo troppo vecchi per fare tutto quello che vogliamo. Ed è questo pensiero il vero limite. Un pensiero dunque che non ha molto a che fare con la realtà.

    dammi la relazione più tossica della mia vita

    Una richiesta che nessuna persona normale ti farebbe mai. Ma penso che in questo sia stata sincera, per quel tratto marcato di sadomasochismo che la caratterizza. Forse lei si sente più a suo agio in questo genere di rapporto in cui un equilibrio non esiste. Paradossalmente il suo equilibrio si fonda su discussioni quotidiane, ricatti, ripicche, provocazioni, offese, drammi inutili che una persona che ha già tanti pensieri per la testa si eviterebbe volentieri. Ha una visione distorta di quello che dovrebbe essere un rapporto sano col prossimo, probabilmente confonde la partecipazione emotiva di un rapporto d'amore con quello stato di tensione, malessere e angoscia che lei ricerca ossessivamente. Mi viene quasi da pensare che starebbe bene con una persona disposta a gonfiarla da mattina a sera.

    Esistono queste persone che hanno piacere nel trattare male coloro che vengono percepiti come troppo buoni e disponibili, salvo diventare esse stesse buone e disponibili solo di fronte a dei veri mostri. Non permettere a nessuno di trasformarti in ciò che non sei, perché ci sono tante ragazze che si taglierebbero una mano per avere accanto un ragazzo gentile come te.

    Ancora una volta mi ha accusato di tradirla e mi ha detto bestialità varie. Ho lasciato un ragazzo d'oro per te che sei un verme...

    E voi penserete vabè, le avrai fatto o detto qualcosa per farla sbottare così.

    No. Semplicemente non le ho fatto vedere Instagram e ha fatto tutto da sola.

    Anche se per assurdo le avessi fatto vedere il tuo IG, avrebbe trovato comunque una ragione per aggredirti. Lei cercava solo un pretesto per iniziare una discussione. In questo caso l'ha trovato facilmente, "non mi fai vedere IG=hai qualcosa da nascondere". Se glielo avessi fatto vedere si sarebbe impuntata su qualsiasi conversazione aperta, anche su quei messaggi spam "diventa il nostro promoter".

    Sai, nemmeno io ti avrei mai fatto vedere il mio. Io ce l'ho qualcosa da nascondere :)

    Che genio a farsi questo genere di pubblicità! Fermo restando che di lei non ci si può fidare, anche queste parole lasciano il tempo che trovano. L'ennesima provocazione per tirare fuori una tua reazione, testare il tuo interesse, farti del male. Senza contare che lei proietta la sua realtà su di te, crede che tu pensi e agisca come lei pensa e agisce.

    Direttore che... ultimamente mi sta trattando diversamente. Dev'essere successo qualcosa, come temevo.

    Questa però potrebbe essere un'interpretazione data dalle tue paure. Te la butto lì come ipotesi perché non ho modo di darti un parere obiettivo su questa persona, ma potrebbe anche trattarsi di una percezione errata, di una sorta di distorsione cognitiva. Forse percepisci degli atteggiamenti ostili non tanto perché ci sono, ma perché questa ragazza ti sta rendendo paranoico, e attraverso quelle minacce di metterti in cattiva luce tu sei portato a interpretare in modo sbagliato le intenzioni del tuo titolare.

    Diversamente, parliamo di mobbing e puoi agire di conseguenza.

    In più, persone esterne che lo conoscono mi hanno detto che lui è una persona falsa, doppiogiochista e di cui non ci si può fidare.

    Non fidarti mai di nessuno, non sai da cosa possano nascere questi giudizi.

    Mettiamoci pure che la situazione a casa degenera sempre di più, mia madre non ci sta proprio più con la testa.

    Ho provato anche a contattare il suo compagno per la prima volta in oltre 10 anni. Lui grandissimo millantatore di ehy, se hai bisogno io ci sono!!

    E la sua risposta è stata... beh tua madre con me si comporta anche peggio. Forza e coraggio.

    Sarà stanco anche lui della situazione e forse non è in grado di aiutarti proprio perché lui per primo non ha saputo trovare una soluzione.

    Sono stanco anche di lagnarmi e di autocommiserarmi, ma sinceramente non ho davvero più le forze.

    Non ti stai lagnando, ti stai sfogando, e noi siamo qui per ascoltarti.

    Per una menomata che ha detto X, ha fatto Y e nel mentre pensava Z.


    E sta vincendo lei.

    Non sta vincendo. E' solo quello che vuole farti credere. E poi hai tutto il materiale del mondo per poter agire, conversazioni WhatsApp che sono delle vere e proprie prove nell'eventualità tu volessi davvero farti giustizia. E ti consiglierei di farlo.