Messaggi di superpippo9

    L'amicizia, lo ripeto, non esiste o, se esiste, è merce rarissima, come l'amore che non esiste… Esiste solo l'innamoramento e poi l'affetto.

    Per come è impostata la società e il sistema economico capitalista mondiale, l'amicizia per il 90% degli uomini e delle donne sulla Terra finisce quando ognuno di noi inizia ad avere un conto corrente (denaro, poco o tanto, non importa molto) e non dipende più dai genitori… Dopo la scuola o l'università, per intendersi… Finora, d'allora, siamo abbastanza simili e fuori dal mondo vero.

    Quando si inizia a "lavorare", entra in gioco il rispetto o l'invidia sociale e lavorativa a seconda dei modi, e le amicizie diventano quasi tutte plastiche, modellate in funzione dell'ottenimento di qualcosa… Denaro?! Denaro o opportunità che possano darci possesso di altri o nuovi oggetti…

    Si ama l'automobile, il cellulare, la casa, la borsetta firmata ecc. L'uomo di oggi cerca e trova godimento nel bene materiale e nel vile denaro.

    La società, poi, verso i 30 ti vuole o sposato o con figli, e le persone vogliono stare in relazione duale perché c'è il sesso che le appaga più di altro.

    Poi qualche frequentazione momentanea ci può stare e ci sarà, ma parliamo di roba di condimento.

    Attenzione: è sempre stato così… Da almeno 500 anni… Ma nell'ultimo quarto di secolo tutto è accelerato.

    Saluti.

    Hai centrato un punto delicato...

    In effetti c'è questa attesa sociale, per cui ognuno dovrebbe arrivare con un "pacchetto pronto" da esibire. Che lavoro fai, cosa hai studiato, che storie hai avuto, perché sei single, che viaggi strabilianti hai fatto, ecc. Che di base ci sta, sono dialoghi di approccio. Però spesso percepisco una sorta di competizione, magari anche inconscia o non voluta, ma comunque presente sotto forma di "chi la spara più grossa". Basti pensare alla banale domanda sul cosa farai o hai fatto quest'estate. La domanda stessa presuppone che la risposta contenga esperienze, viaggi in posti esotici, cose che fanno scena insomma. Quindi si parte con questa ansia da prestazione, se in quel momento si è particolarmente fragili e in difficoltà. Difficile a una cena di quelle che hai citato esordire esibendo onestamente la propria insicurezza, il proprio vuoto o anche solo un'emozione silenziosa, una parte vera di sé.

    Spesso succede ciò.

    Ma succede anche che, se la spari grossa e non sei capace di reggere la pressione, vieni messo sotto pressione e crolla tutto... Insomma, bisogna saperci fare anche nel barare.

    Per questo la gente beve, si droga e assume psicofarmaci.

    Io queste battaglie le ho già fatte... Ho provato ed ero anche bravo a fingere, ma non mi sentivo bene con me stesso e ho rinunciato a tutto.

    È come assumere steroidi... Sei grosso e forte sì, ma artificiale... Appena smetti, crolla tutto.

    Anche io non ho mai smesso con i farmaci... Da quando li ho iniziati a prendere, non sono mai riuscito, se non per brevi periodi, a non assumerli.

    Non ho mai trovato un medico che mi abbia capito veramente e mi abbia aiutato in Italia.

    Poi mi parlano di psicoterapia, ecc.

    Io le ho fatte tutte, di ogni tipo, ma non mi sono mai servite a nulla, se non per brevi periodi. Soldi spesi per nulla.

    Io vi consiglio di staccare ogni 6/8 mesi per almeno 6/8 mesi, per dare modo ai recettori di recuperare e al corpo di smaltire il farmaco, ecc. Nel mentre, resistere e poi ricominciare se proprio è impossibile da gestire.

    Da quello che ho capito da un medico una volta, quando inizi con i farmaci è molto difficile smettere e solo cambiando vita totalmente si può riuscire.

    Ti capisco. Questa società dopo i 30 anni ti ammazza completamente i sogni e le ambizioni. Se non sei nel giro, sei fuori dai giochi.

    Razionalmente a 38 anni sei ancora giovane... voi uomini potete avere figli fino ai 50 volendo. Puoi ancora cambiare il corso della tua vita e dare quella direzione che desideri.

    Ti hanno fatto credere che sei perso e solo. Ma non lo sei. Ti vogliono con questa mentalità perché cosi non fai il grande passo.

    Esatto, è tutto studiato ad arte da anni per fregarti la vita, farti sentire inutile ed infelice e farti essere così ansioso che, per colmare ciò, compri cose inutili e così tieni in piedi il capitalismo.

    Vero. Io inizio a sentirmi sola dopo un po'. All'inizio quando si fa small talk mi trovo abbastanza a mio agio, dopo un po' inizio a notare che ho poco in comune con le persone, in generale... non riesco a inserirmi in conversazioni che trattano certi argomenti...

    Io vedo che i discorsi in Italia sono così bassi di livello che uno appena un po' intelligente si rende conto di chi ha di fronte, scopre di essere un pesce fuori d'acqua e si distacca.

    La colpa non è essere intelligenti... la colpa è la società che è composta da un unico livello di sottoculturati senza senno e logica.

    Attenzione, perché anche in USA sono abbastanza stupidi, ma ci riesci a parlare.

    In Inghilterra anche, in Francia anche.

    In Italia no.

    Tutti sembrano Briatore e Brad Pitt o Angelina Jolie.

    Tiraggine a non finire.

    Tutti fenomeni insensibili, arroganti, con le verità in tasca.

    Io ovviamente non conosco la persona della discussione, ma per mia esperienza posso dire che io sono abbastanza solo. Nonostante i miei sforzi, incontro solo gente che, pur facendomi i complimenti e apprezzando il mio modo di fare e il mio carattere, mi dice apertamente che non vuole contatti perché è "strano di suo e sta bene così". Più di una persona ha anche accettato di uscire una volta o due per una bevuta, ecc., ma poi è sparita perché troppo presa dai fatti suoi... Perché se la tira?! Tutti o quasi l'hanno ammesso... Il problema sono loro e non io. E la colpa deve essere per forza degli altri? Se uno non trova proprio nessuno, cosa che reputo impossibile, molto probabilmente ha un pessimo carattere o pretese eccessive.


    E la colpa deve essere per forza degli altri? Se uno non trova proprio nessuno, cosa che reputo impossibile, molto probabilmente ha un pessimo carattere o pretese eccessive.

    Ok, quindi non è colpa di nessuno.

    Sono d'accordo.

    Quindi è il caos cosmico a regolare tutto?!

    Se la risposta è sì, va bene e non ha senso affannarsi.

    Ti consiglio di scappare dall'Italia appena puoi e rifarti, anzi, farti una vita lontano da qua.

    Purtroppo è inutile stare in una nazione ferma al medioevo.

    Sono stato pochi mesi fa ospite, per pochi giorni, da un amico che ora vive e lavora in Francia ed è tutto un altro mondo.

    Il mio amico, in pochi anni lì, ha conosciuto molte persone, circa dieci, ed è felice; esce, si diverte e vive spensierato.

    Qua c'è solo tristezza e depressione.

    Spero tu stia meglio ora.

    Purtroppo mi sembra di capire che il figlio abbia cambiato le dinamiche di coppia.

    Forse lui non voleva un figlio o non ne era del tutto convinto.

    Una volta nato si è sentito sopraffatto e si è staccato.

    Eravate già usurati anni prima, probabilmente.