Messaggi di MissPanico3

    Sono figlio unico, scapolo, e ho passato l'inferno. I miei erano giudicanti e controllanti, ma mi mancano da impazzire... Cerco di distrarmi, per fortuna ho un lavoro e un minimo di vita sociale, ma penso a loro quotidianamente e spesso li sogno... Ultimamente poi ho avuto un grosso problema di salute (ennesima sfiga della mia vita) che ho superato, ma il mio terrore è che la cosa si possa ripetere in modo più pesante e che io debba affrontarla senza di loro...

    Ciao e benvenuto!

    Io ho perso "solo" mio padre, quindi posso capire (perlomeno in parte) il tuo dolore: la vita cambia, non è più la stessa, inutile dire il contrario. Sono eventi spartiacque, che cambiano inevitabilmente tutto. Posso solo immaginare cosa si provi a perdere entrambi i genitori ravvicinatamente... Per questo ti mando un forte abbraccio!

    Il fatto che tu abbia un lavoro e una vita sociale è già una buona base da cui parti. Sei scapolo per scelta o perchè non trovi la persona giusta? Avere qualcuno accanto inteso come coppia pensi ti potrebbe aiutare a sentire meno la mancanza di una famiglia?

    Cosa ti spaventa di preciso nel caso di nuovi problemi di salute? La mancanza di assistenza o altro?

    a me aveva tranquillizzato molto leggere che quando sei in un aereo non sei propriamente "sospeso" nel vuoto (a me è quest'idea che mi fa più paura) ma è come se l'aereo "galleggiasse" dentro l'aria, che è "densa" quindi il velivolo è come se fosse dentro della gelatina (perdona l'esempio ahahah è per rendere l'idea): non può cadere giù, perché appunto è sorretto.

    Non mi fa impazzire l'idea di essere "immersa" in una specie di gelatina viscida :nauseated_face: , però tutto sommato è meglio che pensarsi sospesi! :grinning_face_with_sweat:

    La perfezione non esiste... ci sarà sempre qualcosa che tutti noi sbaglieremo o faremo male, ma non per questo valiamo di meno. Sii più clemente con te stesso, anche se non è facile sforzati! Sei tornato al lavoro, vai a correre, i giorni lavorativi vanno decisamente meglio di un mese fa... sei già migliorato molto! Questa pazza stagione, poi, non aiuta: un minuto piove, un altro c'è il sole, fa caldo e fa freddo insieme... anche questi sbalzi ci influenzano (non in meglio).

    Rileggi i tuoi messaggi su queste pagine: ti renderai conto che qualcosa è migliorata e piano piano stai un pochino meglio ogni giorno che passa. Certo ci vogliono tempo e pazienza, ma lo sai già... la forza non ti manca, non preoccuparti! <3

    io da almeno 15 anni mi chiedo se il fatto di esaurire le energie mentali e fisiche molto velocemente sia qualcosa di comune a tante persone o meno.

    Secondo me è più comune di quanto si pensi, solo che a volte questa condizione viene mascherata da altro e si pensa di soffrire di qualche forma di depressione, di non avere un'alimentazione sana e via dicendo (che può benissimo essere ma non per tutti).

    Io, per esempio, sono così da che ho memoria, eppure anch'io non mi reputo una persona pigra, seguo una buona alimentazione, cammino tutti i giorni, ho praticato sport, ecc. Però di base non riesco a conciliare più cose contemporaneamente: se lavoro, non riesco ad uscire o vedere gente, non ne ho la forza (mi dico che probabilmente spendo tutte le mie energie in ufficio e, fuori da lì, sono cotta). Il tempo lo potrei trovare, inutile negarlo, ma dopo che sono stata fuori casa 11/12 ore la sola idea di uscire anche solo per un aperitivo o una cena veloci mi indispone.

    Devo ammettere, però, che io sono molto abitudinaria e questo mio tratto non mi aiuta per niente (se proprio devo uscire, non amo le improvvisate: voglio saperlo prima anche se di fatto non mi cambia niente). Probabilmente, se mi sforzassi di rompere un po' gli schemi, a lungo andare troverei benefici; invece rimango ancorata alle mie giornate tutte uguali e, quando capita qualcosa di diverso, mi pesa enormemente nemmeno fosse chissà cosa.

    Non amo troppo le persone e gli eventi e sento l'assoluta necessità dell'intimità con me stessa, altra mia caratteristica che spesso "uso come scusa" per declinare inviti: preferisco mille volte un sabato chiusa in casa a leggere da sola piuttosto che un'uscita che in realtà vivrei come una costrizione e che mi consumerebbe gran parte delle mie energie. Sono diventata molto selettiva: se esco e vedo persone, quindi se investo fisicamente ed emotivamente, deve valerne davvero la pena... altrimenti ciao ciao e mi godo il silenzio e miei gatti.

    Ciao Doraemon!

    Ho il tuo stesso problema (e zero soluzioni). L'idea del caldo e dell'afa, del "sentirmi di dovere" di fare e andare, pressione bassa anch'io, spossatezza, zanzare con annesse allergie, mi fa vivere i mesi estivi davvero male: ricomincio a respirare a fine agosto, quando mentalmente mi proietto già in dirittura autunno (anche se l'anno scorso, per esempio, a ottobre faceva ancora caldo). Da giugno ad agosto praticamente sto in apnea col terrore che l'ansia peggiori, cosa che immancabilmente succede perchè il caldo (che non sopporto) mi fa star già male di suo.

    Quest'anno "fortunatamente" non andrò in vacanza, per cui mi risparmio lo stress dei preparativi (anche se cambiare aria mi farebbe sicuramente bene), altro momento che vivo piuttosto male anche quando desidero partire.

    Come vedi non sei sola, ma purtroppo non so darti consigli, mi spiace...

    Leggendo le vostre giornate, mi è tornato in mente il periodo in cui (appena diplomata e abilitata alla libera professione) lavoravo come geometra in uno studio: eravamo solo io e il mio capo. Venivo da un'esperienza precedente terrificante, in cui le giornate erano un incubo; mentre con lui mi trovavo divinamente (unica pecca: non avevo colleghi).

    Era un tipo molto preciso e ordinato, maniaco della pulizia e dell'ordine, sempre ben vestito... avevo notato questi suoi tratti caratteriali, ma non pensavo arrivase dove è arrivato (io, al contrario suo, ero - e sono - piuttosto maldestra e "giù alla buona")...

    . Ho iniziato a far caso che, ogni volta che io andavo in bagno, subito dopo entrava lui... e, siccome non è che in bagno facessi chissà cosa, non mi spiegavo il motivo. Finchè ho capito che asciugava il lavandino! Siccome io lavavo le mani, lui poi asciugava le gocce d'acqua che rimanevano (alla fine, per evitargli il lavoro, ho imparato a farlo direttamente io).

    . Andavamo spesso in cantiere e, dopo ogni rilievo, lui disinfettava con l'Amuchina la bindella (20 metri di nastro, che tanto si sarebbero risporcati al successivo utilizzo): mai visto nessun altro in vita mia fare una cosa simile! (ancora oggi non ne capisco il senso)

    . Nei cantieri solitamente andavamo con la sua macchina. Lui, prima di sedersi sul sedile, si puliva la suola delle scarpe; io, ovviamente, no. Una volta era periodo di Carnevale e a me devono essere rimasti sotto la suola dei coriandoli, che quindi poi sono finiti sul tappetino della sua macchina: da quel giorno ha preteso di viaggiare con macchine separate!

    Il lavoro di geometra non faceva per me, quindi l'avrei cambiato comunque, ma quei tre anni con lui mi hanno molto sbalordita, diciamo così! ^^

    Volete farne altri?

    Vi piacciono su persone del vostro sesso/del sesso opposto?

    Che genere di tatuaggi, invece, non sopportate proprio?

    Non ne ho nemmeno uno, ma non li disdegno a priori. Di sicuro non amo quelli troppi vistosi e/o in parti del corpo non copribili, ma se piccoli e fini perchè no (uomini e donne mi è indifferente... anche se forse li prediligo sulle donne, non so perchè).

    Qualche anno fa mi era presa la fissa e volevo tatuarmi un gattino stilizzato (amo gli animali, soprattutto i gatti) e un punto-e-virgola (mi sento molto tipa da punto-e-virgola) ma, tra il decidere il come e il dove, alla fine mi è passata la voglia. :grinning_face_with_sweat: In ogni caso non mi vedo con dei tatuaggi... e poi sopporto poco il dolore, quindi magari sarà per la prossima vita. :grinning_face_with_smiling_eyes:

    Una cosa che mi fa letteralmente rabbrividire sono i dilatatori per lobo; una volta una mia collega se l'è tolto e mi ha mostrato ciò che resta di un lobo penzolante, stavo per svenire.

    Oddio, anche a me una volta è capitato: orripilante! :nauseated_face:

    Cosa ne pensate di questo tipo di fisco? Chiedo perchè io se avessi la bacchetta magica sarei proprio così, o forse un filino di meno.

    Non amo i tatuaggi, per cui già di primo acchito non mi attrae; i pettorali e la tartaruga per i miei gusti sono decisamente eccessivi; non mi piace nemmeno di viso.

    Niente, fisicamente a me attirano gli uomini normali: i muscoli mi fanno proprio senso (un po' ok, ci stanno, ma a riposo devono giusto intravedersi e niente di più).

    Ma, soprattutto, come è stato ampiamente detto nelle pagine addietro, il fisico in sè mi interessa relativamente: possono colpirmi dei dettagli, ma alla fine è tutto l'insieme ad attirarmi o meno (e per "insieme" intendo il carattere, il modo di fare, la postura, come parla, ecc.). Un bell'uomo lo guardo volentieri ma tutto si limita ad un apprezzamento fine a se stesso, che nulla ha a che vedere con l'attrazione e l'interessamento nei suoi confronti.

    Per assurdo, pur essendo etero, per strada guardo molto di più le donne perchè le paragono a me (quella è più magra di me, quella ha proprio un bel fisico, quell'altra ha classe, guarda quella com'è bella al naturale, vorrei avere le sue gambe, ecc.).