Messaggi di Lykos
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Big Bad Wolves - I lupi cattivi, un thriller israeliano del 2013. Io sono un po' ottuso quando si tratta di nazionalità del film, sono onesto, quando lessi israeliano non ero molto motivato a guardarlo. Mi sono dovuto non ricredere, di più.
La trama, come spesso accade non racchiude il senso: un insegnante è sospettato di pedofilia, sevizie e omicidi di minorenni, il poliziotto è certo di chi abbia davanti ma non riesce a provarlo, il padre di una vittima ha pianificato il sequestro dell'accusato per torturarlo e scoprire la verità.
Per incitarvi a guardarlo mi viene in aiuto Quentin Tarantino che nel 2013 lo ha descritto come "il mio film dell'anno".
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Fermo restando che è una situazione da chiarire, e posso fomentare solo questo, il chiudersi da qualche parte a sviscerarsi e chiarire, voglio anche manifestare il mio disappunto per alcuni interventi, senza specificare quali perchè il mio obiettivo non è lo scontro, che ho visto come dei deliri tendenti solo a fomentare rabbia e dolore latente in Fede.
Anche se ci sono elementi dubbi, resta oggettivo che siamo davanti solo a indizi che, appunto, o si chiariscono, o restano indizi che portano a fare ipotesi e dare consigli discutibili.
Quindi fedegilmore, chi chiama chiama, bisogna chiarire e questo porterà o a un rapporto più sereno o alla fine, ma non resterai in questo tormento.
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Non amo particolarmente le poesie o almeno certi tipi di poesie.
Stasera ho scoperto questo poeta e questa poesia, che mi tocca molto personalmente.
La condivido, potrà essere forse uno spunto per condividere componimenti interessanti e non smielati.
Una vita fuoriposto di Claudio Pozzani
Forte con i forti
debole con i deboli
incapace ad obbedire
non adatto a comandare
tangendo il successo
sempre un passo indietro
ed il corpo troppo avanti
Forte con i forti
debole con i deboli
ho distrutto vite
senza fare prigionieri
trascinando le catene
per tenermi sveglio
Ho lasciato una scìa umida e nera
come lumaca ulcerosa e maledetta
Ho lasciato in eredità
un banco vuoto
in una classe d'asilo
Forte con i forti
debole con i deboli.
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Ciao a tutti, ho sempre avuto dubbi sul mio orientamento sessuale. Prevalentemente mi sento eterosessuale in quanto attratta maggiormente dal sesso opposto con il quale ho avuto le mie esperienze sessuali che sono state abbastanza deludenti. Da quando ho iniziato l'università però ho notato che tendo ad invaghirmi dei miei docenti universitari, sia maschi che femmine, che solitamente hanno come minimo venti-trenta anni più di me, però adulti che esercitano altri mestieri non mi attraggono. Sempre da quando ho iniziato l'università ho iniziato a provare disinteresse per i miei coetanei e trovare affascinanti i miei professori (soprattutto maschi ma anche qualche donna).
Ciao. Non comprendo bene però se la cosa ti infastidisce/imbarazza, se ti crea disagio e soprattutto se hai qualcuna di queste reazioni, se le hai per convenzione sociale, perchè la società lo ritiene inopportuno o se è una tua convinta valutazione.
Non che voglia spingerti in quelle direzione, ma vorrei capire e magari do un input anche a te per capire.
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Secondo me non è detto che la situazione sia per forza semplice come un: ti ama/non ti ama, le persone sono complesse
Sono pienamente d'accordo, ridurre la complessità di una persona e di una relazione a "m'ama non m'ama" fa parte del manicheismo.
Su altre cose è molto presente, ad esempio una notte sono stata male e non ha esitato a portarmi in ospedale ed è rimasto ad aspettarmi per ore, mi scrive comunque tutti i giorni e a volte propone brevi passeggiate, cene o di venire da me per un film o una pizza
D'altronde anche Violy ci dice questo, che non è il comportamento di un individuo che cerca solo un'attività sessuale.
Potrebbe anche essere il re degli stronxi, io non voglio difenderlo a spada tratta, ma bisogna capire se c'è qualcosa di più importante dietro questo comportamento. Parlare non vuole, ma tu violy devi dargli una scossa, anche bleffando se credi, ma metterlo un po' alle strette e vedere come reagisce, dirgli che, come hai detto quì, ne stai soffrendo e non sei più disposta a queste condizioni, o quantomeno non disposta se non capisci.
Credo comunque che manchi qualche pezzo in questa storia e nella descrizione del tuo ragazzo.
Alan Turing diceva "il fatto di pensare in modo diverso dal nostro non significa non pensare". E io parafrasando questo chiedo: amare in modo diverso dal nostro o dall'immaginario sociale, significa non amare?
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Sarà opportuno che racconti la situazione, così è davvero complicato darti supporto.
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Però io solitamente sono un po' spaccona e ho il vaffa facile, ma allo stesso tempo riesco ad essere severissima con me stessa, e pretendo un sacco.
E' proprio quella la causa del tuo vaffa facile e l'insofferenza verso il prossimo: è che sei intransigente con te stessa, quindi pretendi troppo da te e per riflesso pretendi molto dal prossimo.
Sii più permissiva con te e lo sarai col prossimo, sembra la scoperta dell'acqua calda ma è semplicemente così.
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Una mia amica è sempre positiva e allegra. Molto raramente è giù di morale e comunque dura pochissimo...per sua stessa ammissione. Le ho sempre chiesto ovviamente come fa e la risposta è sempre che la sua mente rimuove automaticamente gli eventi negativi (come la mia i positivi probabilmente!). E non è una che non ha mai avuto problemi nella vita (divorzio genitori, crisi con marito, vari problemi a lavoro).
Hai mai fatto caso nelle giornate estive, quelle da temperature africane, all'ora di pranzo, che le ombre a terra sono nerissime?
Da qui il detto: dove il sole splende più forte, le ombre sono più scure, o come ha scritto Goethe "Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera". Non mi fido di chi è perennemente "positivo", nascondono qualcosa. Va benissimo reagire agli ostacoli, ma non inciampare mai non è naturale.