Messaggi di BlueFox

    Epilogo:


    Alla fine abbiamo deciso di vederci prima della sua partenza.

    Prima ci siamo sentiti con qualche vocale e ci diciamo che siamo contenti di vederci.


    Lo percepisco subito un po' distaccato, anche se sotto sotto speravo di incontrarlo più rilassato nei miei confronti.

    Andiamo a mangiare in un agriturismo, lui aveva degli atteggiamenti ansiosi... poi a fare un giro.

    Ci raccontiamo delle ultime settimane, poi ad un certo punto come se non avessimo più niente da dirci, lui inizia a parlare un po' a sproposito e con frasi estemporanee come suo solito (cosa che non ho mai sopportato perché lo fa quando vuole per forza stare sul leggero e deve mettere la maschera del pagliaccio per non essere autentico, io invece gli ho parlato a cuore aperto).


    In macchina, mi abbraccia lui, dice che gli ha fatto davvero piacere vedermi, rimaniamo così, mi dà un bacio nell'incavo tra la spalla e il collo, al che io spontaneamente gli prendo il viso e gli do un bacio leggero a stampo.

    Lui si ritrae e mi dice che avevamo deciso di staccarci... e quindi non ha senso!


    Io prendo la giacca e vado via, entro nella mia auto, lo elimino dai social e lo blocco.


    Non ne potevo più di queste ambivalenze, di questa vicinanza da finti amici, di evitare l'autenticità. Basta.


    Lui fin da subito ha deciso che sarebbe finita, con una freddezza che mi ha ferita, soprattutto per la velocità e la razionalità usata... io non sono così.

    Non riesco a "decidere" di trattenermi, non riesco a recitare una parte.


    Sono piuttosto svuotata, stanca.

    Anche di aver chiuso non uno, ma due occhi, su certi suoi aspetti che non mi piacevano davvero, per il quieto vivere e perché volevo portarla avanti.

    Oltretutto (lo sapevo già, ma non a sti livelli) è emerso un suo attaccamento ai soldi che mi ha veramente amareggiata.

    Ogni tanto quando mi offriva qualcosa faceva delle facce... non vi dico.

    In 5 mesi non mi ha mai mai mai fatto un piatto di pasta a casa sua (so che non la viveva come casa sua ancora perché d'estate l'affitta), io invece si.


    E poi tutto questo modo di rimanere per forza sul leggero, che fatica, che noia.


    Basta.

    Ho pensato di aprire un thread su questo tema.


    Non riguarda nello specifico la mia situazione attuale, e credo di aver compreso abbastanza cosa significhi, almeno per me. Ho imparato a volermi bene, a mettere i famosi paletti anche a costo della solitudine.


    Si leggono e si ascoltano spesso storie, d'amore o di amicizia, in cui i rapporti sono molto sbilanciati, dove uno dei due protagonisti si fa in 4 per l'altro ricevendo in cambio molto molto poco. Sicuramente contano tanto i propri bisogni e l'autostima.


    Ma, secondo la vostra esperienza, quando si può parlare veramente di reciprocità quando non sempre le energie, i tempi, gli impegni di ognuno non coincidono?


    Credo non si possa quantificare il dare e il ricevere, non viviamo con la calcolatrice in mano - e meno male.

    Vorrei semplicemente che si scrivesse sia per un "come stai" senza fini... Vorrei che nel tempo arrivasse a questo

    Ma perché?


    Le motivazioni che lo spingono a farlo non ti devono (più) riguardare.


    Mi accodo anch'io a chi dice di bloccarlo, perché anche se si trasformasse in amicizia (cosa che non credo minimamente) avresti sempre nella tua vita una persona che non stimi e che ti ha fatto del male per due anni.

    Lady... Che non abbia cercato altrove questo non lo sai.

    Sai solo che non ha trovato, ed è diverso.


    Detto ciò, se ancora qualcosa vi lega magari un caffè potresti accettarlo, così (anzi, sicuramente) ti levi il dente.


    Cioè, più ci pensi, più dai valore a questa lontananza, più si impregna di significati falsati dall'assenza ecco.


    Vedi tu, hai raccontato molto poco in effetti e non riesco a dirti di più...


    ___


    Ho riletto il post di apertura... Mi sembra un po' manipolatorio lui in effetti eh...

    ti sei accorto che certe donne si avvicinano per "usarti"?

    Leggendo nell'altro thread del tuo millantato patrimonio allora mi sa che ci ho beccato.


    Se così fosse e dando per buono che tu dica la verità, allora vuoi essere accettato per la persona che sei e l'altezza è solo la scusa che ti racconti per spiegarti certe dinamiche con le donne.


    Oh, poi magari è un volo pindarico.

    Sarebbe magari più costruttivo dopo tante pagine, se ci raccontassi che tipo di relazioni hai avuto (o che tipo di amicizie hai... chi è molto benestante ha sempre il dubbio se gli altri rimangano per convenienza o per affetto sincero) come si sono svolte e come sono finite, perché la questione altezza è stata sviscerata abbastanza e il tuo irrigidirti su questo aspetto inizia a non stare più tanto in piedi.

    Ciao, leggo solo ora questo tuo thread.


    Ti consiglio di cercare il dottor Andrea Tomassetti su internet, è specializzato in disturbi d'ansia e doc e utilizza un metodo che unisce meditazione e terapia cognitivo comportamentale di terza generazione.


    Io al momento sto seguendo i video gratuiti ma sto pensando di iniziare il percorso con lui, anche se i miei pensieri intrusivi non sono costanti per mesi, ma vanno e vengono, e per forza di cose inficiano con la vita quotidiana.


    Fammi sapere.