Messaggi di laformadelvuoto

    Se io accetto che sia finita, devono accettarlo anche gli altri? E se lo accettano gli altri, devo accettarlo pure io? Accetto suggerimenti.

    Devo, devono, io non li userei.


    Se tu la ritieni finita e lo accetti, cosa fanno o non fanno gli altri non ti riguarda, in linea generale, poi potrebbero esserci N motivi che ti potrebbero spingere verso gli altri.


    Questa discussione è stata aperta da Hagumi, lei ha sentito l'esigenza di questo confronto, è molto bello, e anche tutto questo fa parte del conoscere se stessi e gli altri.


    Se non conosci puoi accettare solo il fatto di non sapere, e non è poco.


    p.s. accette, lance, spade, mazzafrusti, asce bipenni per tutti! : D

    1) Inizialmente pensavo che la possibilità di non scrivere MP fosse una scelta radicale e controcorrente nell'attuale panorama, mi piaceva, poi l'altro giorno ho sbloccato lo status di "giovane amico" e si è sbloccata la possibilità di mandare messaggi, bello, ed è anche un'ottima mossa per evitare gente molesta che nemmeno arriverebbe a sbloccare tale possibilità.

    Inoltre volevo complimentarmi con chi ha scelto "i nomi degli status"...ad esempio Malinconia Pervinca è fantastico.


    2) mi piace molto come si esprime la huesera, è breve e diretta, possiede quella saggia praticità che non lascia spazio a tanti ricami e voli pindarici, coglie l'essenziale e con l'essenziale risponde, una persona che scrive come scrive lei e dice quello che dice lei mi fa pensare che sarebbe stato come minimo interessante conoscerla come un'amica, o chissà che tipo di madre sarebbe stata.

    Il mio ultimo messaggio non mi è piaciuto per niente : P


    Vorrei dire un'ultima cosa anche perché siamo off topic:


    la relatività {quella "scoperta" da Einstein era una goccia nel mare e mi basterebbe nominare Giordano Bruno} non è altro che la diretta testimonianza che tutto è collegato e di conseguenza ogni singolo elemento che compone lo stesso insieme è relativo ad ogni altro singolo elemento e si trovano in equilibrio. I frattali sono una elevazione a potenza di questo concetto.

    E questo è valido per la biologia, la chimica, la fisica, è stato valido per tutta la Storia sulla Terra come evoluzione del pianeta e come evoluzione delle forme di vita che lo abitavano circolando attraverso di esso: migrazioni fisiche di flora e fauna, migrazioni di culture, di usi e costumi.


    Corpi e idee in movimento, in costante relazione, in cerca di equilibrio.


    Quindi la Relatività: è tutto.


    Per quanto riguarda il relativismo, che non mi interessa, per quanto mi riguarda è una costola malformata dell'Agnosticismo, un residuo dei sofismi greci, al massimo utile come strumento in determinati contesti.


    E grazie Giuseppe per avermi dato l'opportunità di sbagliare e meglio chiarire il mio pensiero, ho commesso molti errori in vita mia e così ho imparato.

    Per fortuna che ci sei tu che hai capito tutto, però non mi sembra che ti sia servito a molto, basta osservare i ragionamenti {piuttosto basici e scontati, vecchi e superati come l'autoritarismo maschilista di mio nonno} che hai messo in moto dentro questa discussione ;)

    Ecco cosa penso al riguardo, e sono pronto a cambiare idea.


    Anche se a chiacchiere e spot pubblicitari vogliono raccontare un mondo libero e aperto siamo ancora ancorati a vecchi paradigmi.


    Nel virtuale è tutto più rapido e fluido e multiforme, e visto che ormai la rappresentazione collettiva della realtà si forma nei social ecco che si viene a creare una confusione enorme tra realtà virtuale e realtà fisica.


    Se nasci maschio va bene se indossi i pantaloni e giochi con le macchinine.


    Se nasci femmina va bene se indossi le gonne e giochi con le bambole.


    Funziona ancora così nella realtà fisica, salvo eccezioni.


    Potresti essere una donna con le capacità mentali di una Simon Weil ma se vieni cresciuta con la convinzione che il matematico è uomo e la donna è quella "emotiva" e "irrazionale" {mentalità tipica da 1800/900} tu nemmeno le coltiverai certe doti e non potrà nascere in te nemmeno l'aspirazione a diventare ingegnere, perché è roba da "uomini", roba che non ti interessa, roba che ti spingono a rifiutare anche se magari dentro di te una minuscola vocina prova a dire la sua.


    Ribellarsi allo status quo è molto difficile e occorre una forza interiore non comune, anche perché prima di ribellarsi occorre conoscere se stessi per creare una relazione e una distinzione tra se stessi e ciò che dall'esterno non viene accettato passivamente prima di trasformarsi in carburante-motivazioni per la ribellione.


    Chi pensa che le materie scientifiche siano nutrite solo da logica-razionalità {viceversa le materie che non sono scientifiche siano prive di logica-razionalità} e tutto il resto sia escluso, ha una visione limitata esattamente come coloro che non riescono a comprendere che Femminile-Maschile esistono dentro ogni persona indipendentemente dal sesso biologico.


    Come al solito ciò che appare è slegato da ciò che non appare e vuole dominarlo e dirigerne il senso.


    Nani che fissano le proprie ombre e pretendono di misurare attraverso di esse la propria altezza.

    La maggior parte delle persone nello spettro ha ritardo mentale... Tanti non sono nemmeno in grado di parlare. Per questo mi sembra poco sensato l'accostamento con la mente maschile. È però provato che la maggior parte degli autistici sono maschi.

    Gli autistici a basso funzionamento hanno una intelligenza inferiore alla media neurotipica e possono essere non verbali o quasi.


    Proprio perché esistono autistici che hanno una intelligenza superiore alla media neurotipica si è reso necessario nel corso del tempo allargare lo spettro e distinguere tra basso e alto funzionamento.


    Qui comunque si parlava di Asperger, quindi autistici ad alto funzionamento, anche se chiaramente parlare di Asperger significa parlare di autismo dato che l'intelligenza {che non è una ma è multiforme} è un fattore determinante tra alto e basso funzionamento.


    Ok va bene tutto, però c'è un però...


    Questo sembra OT ma non lo è, ed è una semplice domanda che vi pongo.

    Nel campo scientifico chi sono stati i più grandi scopritori, formulatori di teorie od inventori ecc ecc? O meglio qual è il rapporto da 1 a 10 fra gli uomini e le donne nell' essere assi nella ricerca scientifica?

    Già anticipo la questione in parte sollevata da Bruce che le donne sfruttano altri vantaggi o il fattore del patriarcato ecc, perchè il rapporto è troppo sperequato in un verso per essere spiegato facilmente con una questione meramente sovrastrutturale.

    Le donne hanno da recuperare millenni di esclusione, è ovvio che se guardiamo dietro di noi sembra che ci siano solo uomini o che siano il 99%, era una conseguenza della struttura sociale.

    Discorsi vecchi, superiamoli.

    Ciò che ho scritto dentro questo forum non lo avevo mai condiviso con nessuno prima in vita mia.

    Fino a pochi anni fa per me sarebbe stato impossibile scrivere in pubblico mantenendo un accettabile equilibrio mentale, sarebbe stato impossibile scrivere di me, andare sul personale. Sarebbe stato impossibile frequentare un forum.

    Mai iscritto ai social e questo è il terzo forum della mia vita.


    La mia interiorità era completamente blindata, non ero in grado di esprimerla in presenza di altre persone fossero state anche persone che conoscevo da tutta la vita.


    Probabilmente ho utilizzato questo forum per liberarmi di troppa roba che languiva dentro di me da quando sono al mondo.

    La scrittura mi aveva già aiutato tantissimo, è stata la mia terapia oltre ad essere una necessità istintiva, ma ho scritto per quasi tutta la vita senza mostrare niente a nessuno, nemmeno le persone che mi stavano vicine sapevano che scrivessi


    Ho vissuto la maggior parte della vita in solitudine, era una necessità, una scelta.

    Quando non la sceglievo e la subivo, era devastante.


    In ogni caso per me la solitudine è sempre stata come un organo interno: a volte mi faceva male ma vivere senza non sarebbe stato possibile. Dolorosa, affascinante, essenziale.