Ecco cosa penso al riguardo, e sono pronto a cambiare idea.
Anche se a chiacchiere e spot pubblicitari vogliono raccontare un mondo libero e aperto siamo ancora ancorati a vecchi paradigmi.
Nel virtuale è tutto più rapido e fluido e multiforme, e visto che ormai la rappresentazione collettiva della realtà si forma nei social ecco che si viene a creare una confusione enorme tra realtà virtuale e realtà fisica.
Se nasci maschio va bene se indossi i pantaloni e giochi con le macchinine.
Se nasci femmina va bene se indossi le gonne e giochi con le bambole.
Funziona ancora così nella realtà fisica, salvo eccezioni.
Potresti essere una donna con le capacità mentali di una Simon Weil ma se vieni cresciuta con la convinzione che il matematico è uomo e la donna è quella "emotiva" e "irrazionale" {mentalità tipica da 1800/900} tu nemmeno le coltiverai certe doti e non potrà nascere in te nemmeno l'aspirazione a diventare ingegnere, perché è roba da "uomini", roba che non ti interessa, roba che ti spingono a rifiutare anche se magari dentro di te una minuscola vocina prova a dire la sua.
Ribellarsi allo status quo è molto difficile e occorre una forza interiore non comune, anche perché prima di ribellarsi occorre conoscere se stessi per creare una relazione e una distinzione tra se stessi e ciò che dall'esterno non viene accettato passivamente prima di trasformarsi in carburante-motivazioni per la ribellione.
Chi pensa che le materie scientifiche siano nutrite solo da logica-razionalità {viceversa le materie che non sono scientifiche siano prive di logica-razionalità} e tutto il resto sia escluso, ha una visione limitata esattamente come coloro che non riescono a comprendere che Femminile-Maschile esistono dentro ogni persona indipendentemente dal sesso biologico.
Come al solito ciò che appare è slegato da ciò che non appare e vuole dominarlo e dirigerne il senso.
Nani che fissano le proprie ombre e pretendono di misurare attraverso di esse la propria altezza.