Messaggi di laformadelvuoto

    gloriasinegloria, per risponderti basta citare ciò che ho scritto nel mio primo intervento:


    "Il ghosting non riguarda solo i rapporti virtuali, ma qualsiasi tipo di rapporto anche nella vita quotidiana.

    Si può arrivare ad abbandonare la propria famiglia. In Giappone esistono delle agenzie che aiutano le persone a "sparire".


    Il ghosting non è il naturale ed esplicito epilogo di un rapporto nato dalla consapevolezza di due persone, si tratta di un distacco unilaterale improvviso e traumatico, e può anche nascere dalla sofferenza che alimenta il desiderio di fuga come dalla prepotenza, dalla scarsa consapevolezza riguardo se stessi e dalla scarsa empatia di chi si sente in diritto di fare ciò che vuole senza rendere conto di niente a nessuno.

    Può essere una forma di difesa come di attacco.


    Il trauma si fa più profondo a seconda del tipo di rapporto esistente, maggiori saranno le risorse emotive impiegate nel rapporto, maggiore la fiducia e l'affetto, maggiori i danni. Se non esiste alcun legame non esiste il problema della sparizione come prima era indifferente la presenza.

    Un conto è se sparisce la persona con cui ti scrivi da un mese dentro qualche social quando ti annoi, quello non lo considererei nemmeno ghosting è solo un non-rapporto vuoto e superficiale quindi l'esserci o lo sparire non hanno alcuna effettiva conseguenza, alcun peso, non si sono mai messi in campo investimenti emotivi importanti, profondi, non lo hai mai visto nemmeno di persona, non avete condiviso nulla tranne chiacchiere fine a se stesse per passare il tempo. Un conto è se sparisce la persona con la quale ti frequentavi da anni e la consideravi amica o il tuo compagno/a. "



    Questo è il succo generale del discorso, poi ovviamente se vogliamo calarlo nella esperienze dei singoli con tutte le relative variabili e le incognite non ne usciamo fuori.


    Nessuna persona abbandona un rapporto che la fa stare bene e nessuna persona che sta bene fa ghosting e nel caso specifico a me interessava sottolineare chi utilizza una tale mezzo spinto dall'egoismo e dalla mancanza di empatia, di chi usa le persone come se fossero oggetti. Il ragazzo di cui ha parlato Bruce si è ucciso e sinceramente mi sembra una grande mancanza di rispetto continuare a voler minimizzare un fenomeno nel quale rientrano gravissimi traumi con gravissime conseguenze.


    Trovo ovvio che sparire spinti dalla disperazione dopo aver spiegato 1000 volte le proprie motivazioni ed essersi scontrati per 1000 volte contro un muro sia una presa di posizione sana tesa verso una nuova rinascita. Stessa cose se sei costretta a sparire perché l'altra persona è ossessionata da te e magari fa anche stalking o oltre schifezze.

    C'è anche chi sparisce perché non riesce più a reggere la pressione sociale, i ruoli che nel corso del tempo lo hanno soffocato.

    la huesera non so rispondere alla domanda, nel senso: in agosto 2021 sono finito in ospedale per una operazione e immagino che tutto rientrasse nella norma, andando per logica, se così non fosse stato qualcuno me lo avrebbe detto(?). Quelle sono state le ultime analisi del sangue che ho eseguito.

    Ciao nuovaalba, no mai consultato un sessuologo, ma sicuramente è una possibilità da non scartare.


    Il mio dubbio è che ci sia dietro qualche forma depressiva che mi sono trascinato dietro per anni, sottovalutandola, buttandola in caciara come al mio solito, infatti ho anche notato l'incapacità di provare soddisfazione davanti ad attività che per me sono fondamentali e mi hanno accompagnato per tutta la vita, attività dalle quali traevo molto piacere.

    Scrivo per confrontarmi con voi e magari ricevere pareri a riguardo. Stavo anche pensando di tornare dallo psicologo per discuterne insieme.


    Quando la mancanza di stimolo sessuale deve far suonare un campanello di allarme?


    Preciso che non ho mai sentito grandi impulsi, se non per brevi periodi della mia vita, e con impulsi intendo quello alla masturbazione e quello di fare sesso con un'altra persona, anche perché il sesso senza attrazione mentale senza trasporto emotivo per me non ha senso. E in ogni caso il sesso non è mai stata una priorità per me, anche quando stavo al liceo o all'università e sembrava che per gli altri fosse l'attività fondamentale insieme al trovarsi il/la ragazzo/a.

    Pochissime relazioni nel corso della mia vita a causa di problemi nella sfera sociale (sono Asperger).


    Non sono mai andato con una prostituta e sinceramente mi fanno ribrezzo gli uomini che utilizzano tale mezzo anche se capisco che in mancanza di alternative soffrono, però andare con una persona che ti vende il proprio corpo per denaro lo trovo umiliante non solo per chi offre la prestazione ma anche per chi la cerca.

    (Mi vergogno di essere umano quando penso al male che facciamo a noi stessi e agli altri).


    Ormai saranno 10 anni che non sento più l'impulso alla masturbazione (la mia età 30/40 anni) al punto che ho anche avuto problemi di prostatite e lo specialista mi ha detto: devi masturbarti, da solo o con l'aiuto altrui, ma io ormai se lo faccio una volta ogni tot mesi è grasso che cola.

    Sull'atto sessuale con una partner posso dire poco perché ho avuto poche esperienze, quindi non saprei dire se avendo la possibilità di farlo tutti i giorni con una persona che mi attrae fisicamente e mentalmente, con la quale ho instaurato un certo grado di complicità, ricadrei a lungo andare nella mancanza di stimoli sessuali.

    Grazie per i vostri interventi e un grazie particolare a bruce0wayne, mi ha colpito molto la vicenda che hai raccontato, per due motivi:


    Due membri della mia famiglia ai quali ero molto legato, e non perché fossero parenti ma perché li stimavo sotto il profilo umano, si sono uccisi, uno non aveva ancora 30 anni e uno li aveva superati da poco.


    Ho subito ghosting da parte di una persona che per fortuna sono stato in grado di riconoscere come una narcisista covert, avendo buone capacità di analisi, di introspezione, e avendo affrontato molta sofferenza nella mia vita sono stato in grado di uscirne più o meno bene.


    Non utilizzo social, non mi sono mai iscritto, e questo è il terzo forum della mia vita, quindi per rispondere a gloriasinegloria, non ho idea di quale siano le dinamiche social di rapporti nati dalla noia e dalla superficialità e quali siano le dinamiche che li governano.

    Anch'io non sono genitore quindi parlo per me.


    Credo che le persone siano frutto di due elementi che dialogano tra di loro e si influenzino a vicenda.


    Il primo è il fattore genetico, ovvero ciò che abbiamo ereditato.


    Il secondo è il fattore ambientale, ovvero l'ambiente nel quale siamo nati (e ci influenza anche quando siamo dentro la pancia di nostra madre perché lei ne viene a sua volta influenzata) e nel quale viviamo e le relative esperienze che abbiamo affrontato in un dato ambiente e come abbiamo reagito ad esse, cosa abbiamo costruito su di esse.


    Quindi siamo il frutto di eredità e di successive esperienze alle quali reagiremo in base all'eredità e in base anche alle esperienze precedenti.

    Ciao sono nuovo qui e volevo contribuire in qualche modo.
    Descriverò, cercando di essere più semplice e chiaro possibile, ciò che ho capito riguardo il ghosting e l'orbiting, spero possa essere utile a chi si trova solo/a e senza bussola.


    Simili comportamenti non vanno presi alla leggera, possono nascondere gravi disagi, problemi profondi, e possono essere utilizzati a scopo difensivo oppure offensivo, e possono, a seconda della situazione, delle persone e delle modalità, causare traumi e problemi vari anche importanti.


    GHOSTING


    Il ghosting non riguarda solo i rapporti virtuali, ma qualsiasi tipo di rapporto anche nella vita quotidiana.

    Si può arrivare ad abbandonare la propria famiglia. In Giappone esistono delle agenzie che aiutano le persone a "sparire".


    Il ghosting non è il naturale ed esplicito epilogo di un rapporto nato dalla consapevolezza di due persone, si tratta di un distacco unilaterale improvviso e traumatico, e può anche nascere dalla sofferenza che alimenta il desiderio di fuga come dalla prepotenza, dalla scarsa consapevolezza riguardo se stessi e dalla scarsa empatia di chi si sente in diritto di fare ciò che vuole senza rendere conto di niente a nessuno.

    Può essere una forma di difesa come di attacco.


    Ciò che rende il ghosting terribile è la scomparsa della persona da un giorno all'altro e senza che vengano offerte spiegazioni a riguardo. Svanisce troncando qualsiasi contatto e qualsiasi futura possibilità di chiarimenti e ciò può gettare chi subisce un tale trattamento in uno stato di grande incertezza, di profondo tormento, perché una persona empatica vedrà improvvisamente distrutto il legame che si era creato insieme al rapporto e si sentirà persa, e inizierà a domandarsi cosa ha fatto di sbagliato per causare quel comportamento fino al punto di sentirsi sempre più in colpa, e se non ne trova una se la inventerà. La persona continuerà a tormentarsi perché non trovare una chiara motivazione alla propria sofferenza, a ciò che può essere vissuto come un grande fallimento oppure una grande colpa, ti logora, alimenta ulteriori sensi di colpa, scava senza sosta e ti svuota e può minare profondamente l'autostima. Può distruggere non solo il rapporto ma la persona che subisce un tale trattamento.


    La vittima che ha subito ghosting può arrivare a trasformare se stessa nel carnefice, pensare di esserselo meritato, pur di trovare una ragione plausibile e fermare quel tarlo, quell'incertezza priva di senso che la consuma.


    Qualcosa di veramente pesante soprattutto se chi lo subisce è una persona già fragile, non in grado di proteggersi.
    Non è un caso che il ghosting venga messo in atto anche da chi soffre del disturbo narcisistico una volta che ha perso l'interesse e abbandona senza farsi il minimo problema l'altra persona, magari perché ha incontrato qualcuno che ha suscitato un nuovo interesse o semplicemente dopo aver ottenuto quello che voleva si è stancata perché la persona narcisista ha scarsa o nessuna empatia e tratta gli altri come oggetti utili solo a soddisfare le proprie necessità, tratta le persone come misere comparse sopra il proprio palcoscenico dove è l'unica persona protagonista che merita rispetto e attenzione, l'unica che soffre, l'unica che ha dei problemi, l'unica può nutrire aspettative che gli altri devono soddisfare sempre.

    E ripeto non si tratta solo di sparire sul momento senza lasciare alcuna motivazione ma anche di evitare qualsiasi ulteriore contatto e quindi chiarimento futuro, è come una condanna definitiva, senza alcuna soluzione, se attuata con certe modalità.


    Va da sé che il ghosting è l'apice di un processo, la parte finale che risulta visibile, ma esiste un malessere pregresso che conduce verso quella scelta, un malessere che potrebbe anche essere precedente e/o indipendente rispetto all'attuale rapporto come nel caso del disturbo narcisistico.

    In ogni caso una persona può avere le proprie ragioni e decidere di chiudere, è un suo diritto, ma sparire in maniera definitiva da un giorno all'altro senza offrire una motivazione è un'altra storia e di solito le cause principali sono due: fuggire da sofferenza e/o responsabilità che non si è in grado di affrontare, oppure punire e ferire. Le cause possono fondersi.
    Un conto è usare una persona e poi sparire, un altro conto è sparire per liberarsi da un rapporto che ti stava uccidendo.


    Il trauma si fa più profondo a seconda del tipo di rapporto esistente, maggiori saranno le risorse emotive impiegate nel rapporto, maggiore la fiducia e l'affetto, maggiori i danni. Se non esiste alcun legame non esiste il problema della sparizione come prima era indifferente la presenza.
    Un conto è se sparisce la persona con cui ti scrivi da un mese dentro qualche social quando ti annoi, quello non lo considererei nemmeno ghosting è solo un non-rapporto vuoto e superficiale quindi l'esserci o lo sparire non hanno alcuna effettiva conseguenza, alcun peso, non si sono mai messi in campo investimenti emotivi importanti, profondi, non lo hai mai visto nemmeno di persona, non avete condiviso nulla tranne chiacchiere fine a se stesse per passare il tempo. Un conto è se sparisce la persona con la quale ti frequentavi da anni e la consideravi amica o il tuo compagno/a.


    ORBITING


    L'orbiting è l'opposto del ghosting, perché il ghosting comunque mette un punto, anche se privo di spiegazioni, ma conclude, ricordo però che è una fine traumatica e quel tipo di trauma se è profondo potrebbe essere equiparato al lutto.


    L'orbiting non ti permette di chiudere, può diventare una lenta tortura che continua a ripetersi e nel frattempo chi la subisce sta sempre più male e può diventare sempre più succube e insicuro, sempre più dipendente, e anche in questo caso viene logorata la propria autostima. Può diventare una forma di controllo indiretto che ogni volta riaccende la speranza e poi la bastona, perché così facendo si vuole imporre la propria presenza ma senza un reale interesse nello stabilire un legame e far crescere il rapporto. Può essere un modo per lasciare una persona in sospeso e alimentare la possibilità di usarla quando fa comodo, e ciò può distruggerla una persona soprattutto se è molto presa e non ha strumenti per difendersi. La persona può arrivare ad un blocco totale causato dal timore, che può diventare ossessivo, di sbagliare anche solo di un millimetro e così far cessare le attenzioni, le briciole, che l'altra persona gli offriva. Il non essere all'altezza, non essere abbastanza, svalutare se stessi e nel frattempo rimanere in un perenne stato di allerta che porta a valutare ogni minima azione per evitare di subire per l'ennesima volta orbiting, ovvero crearsi aspettative che non giungeranno mai a qualcosa di concreto e positivo e sano.

    È un abuso se effettuato con certe modalità. Potrebbe anche essere utilizzato da qualcuno che non riesce a rassegnarsi alla fine di un rapporto e continua a gravitare indirettamente intorno alla persona non essendo in grado di distaccarsene, diventando invadente, creando disagio .


    L'orbiting è presente anche nel disturbo narcisistico con il fine di manipolare e controllare, due atteggiamenti tipici della persona narcisista.


    Quando una persona è insicura e fragile e si sente sola e la sua autostima il suo amor proprio sono stati erosi, può arrivare al punto di accettare certi comportamenti senza ribellarsi, potrebbe addirittura arrivare a pensare che se li meriti, che in fondo è già tanto se ha trovato qualcuno che non la ignori totalmente, oppure accettare un simile modo di fare perché è innamorata, anche se è un sentimento a senso unico che non verrà mai ricambiato ma solo illuso, reso sempre più fragile e insicuro.


    Se impari a riconoscere certe dinamiche puoi difenderti, l'esperienza serve a questo.Una persona che assume tali comportamenti in maniera consapevole, e persevera senza porsi il problema, direi che è meglio perderla che trovarla.

    Una persona che assume tali comportamenti in maniera inconsapevole ha bisogno di aiuto, tuttavia per farsi aiutare deve prima riconoscere di avere un problema e poi accettare l'aiuto, e se questo non avviene l'altra persona continuerà a subire e la relazione diventerà tossica, perché una persona non consapevole dei propri problemi e dei relativi comportamenti non sarà in grado nemmeno di riconoscere di aver sbagliato, di chiedere scusa, di assumersi le proprie responsabilità. E questo distruggerà inevitabilmente il rapporto, perché un rapporto sano si nutre di reciprocità.

    Ciao, concordo con Bilbo, certi pensieri bisogna lasciarli scorrere, farsi attraversare e lasciarli andare.


    Se non hai mai notato una tendenza alla ruminazione dei pensieri (io la vivo da tutta la vita) e quindi questo per te è un fenomeno nuovo potrebbe essere frutto di un "malessere passeggero".

    Oppure, all'opposto, potrebbe essere il segnale che il nostro inconscio è pieno ormai e quindi trabocca ed escono pensieri che mai avremmo pensato di pensare, perdona il gioco di parole.


    Pensare troppo e voler sempre razionalizzare tutto può creare problemi, ma anche l'atteggiamento opposto ovvero non fermarsi mai a riflettere su se stessi potrebbe creare problemi, soprattutto perché a forza di nascondere (senza nemmeno esserne consapevoli) la polvere sotto il tappeto si corre il rischio di accumulare troppa "roba" tra le anguste pareti della mente, senza riuscire a prenderne consapevolezza e quindi sfogarla, ridimensionarla e magari liberarsene.