Il problema è proprio che "la cronaca" non è più cronaca, ma marketing.
Certo, i media amano sguazzare nei drammi familiari. Non mi stupisce che i femminicidi in Italia siano inferiori rispetto a quelli di altri paesi europei, ad esempio rispetto a quelli dei più evoluti (in termini di parità di genere) paesi nordici, perché avevo letto articoli a riguardo. Come ricordo la recente introduzione del termine "femminicidio", della quale non sentivo tutto questo bisogno. Ciò nonostante, penso che la violenza di genere (dell'uomo contro la donna) esista eccome e che buona parte del fenomeno rimanga pure sommerso, a causa del sentimento di vergogna e di paura che provano le vittime.
Molte donne tra queste sapevano meglio di me e degli altri quali fossero le sfaccettature del problema. Avevano coscienza di quella complicità della vittima di cui oggi non si può più parlare e in cui io stesso stentavo a credere. Agendo educativamente su quella vulnerabilità femminile si potrebbero evitare tanti problemi. Certo: continuerebbero ad esistere uomini violenti, ma sarebbero single.
Su questo concordo pienamente: sarebbe necessaria un'educazione in merito anche nei confronti delle donne, in modo che abbiano gli strumenti per tenersi alla larga da certi individui.
Questo è un problema che ha afflitto più che altro le persone della "terra di mezzo". Ormai anche questo problema è quasi superato. Gli uomini cucinano più e meglio delle donne, sanno prendersi cura di casa, stanno tornando ad educare i figli (per fortuna!). Nella velocità con cui vi è stata la trasformazione questo problema è stato superato quasi automaticamente con gli uomini che si sono resi a loro volta indipendenti.
Su questo la mia percezione è francamente molto diversa. Esistono uomini così (per fortuna!) ma io ne vedo moltissimi che, senza compagna (o mamma...), sono completamente persi. Ho vicino esempi di uomini adulti, economicamente indipendenti, che stanno ancora a casa con la mamma perché "sennò chi prepara la cena...". A me, a sentire questi discorsi, cascano le braccia.
Il vicino ti ha aiutato per 2 motivi: per gentilezza, e/o perché ti ritiene inferiore. Nell'idea di parità ognuno si comporta come se l'altro fosse un suo pari. Ognuno si porta la sua acqua. Fine.
La stragrande maggioranza dei comportamenti "accuditivi" maschili nei confronti delle donne era dato dal considerare la donna "bisognosa". Se oggi è pari: non ha più bisogno. I ragazzi giovani si sentirebbero a disagio a comportarsi in modo "accuditivo" con una donna, se non per fare qualcosa che evidentemente lei non può fare: sarebbe come considerarla inferiore, insultarla.
Io non ci vedo nulla di negativo in una gentilezza (che, comunque, posso sempre rifiutare). La donna è, per natura, meno forte fisicamente dell'uomo, per cui un uomo che si propone di portare un peso al posto tuo lo può fare anche per empatia (mi metto nei tuoi panni, so che per te è una fatica e per me non la è, quindi offro il mio aiuto).
Credo, inoltre, che le gentilezze e i comportamenti accuditivi alle donne piacciano (almeno, a me piacciono, anche se ormai sono una rarità) e che si stia perdendo molto in questa mancanza generalizzata di gentilezza.