Messaggi di Individuo

    Auto-aggiornamento: dopo un paio d'ore mi sveglio di soprassalto con tachicardia, meno intensa di prima, ma presente, e con lo stomaco in gola. Sto provando la respirazione diaframmatica: inspiro per 4 secondi, trattengo per 3 secondi, espiro per 4 secondi, ma anche se sento il diaframma più rilassato, è molto difficile con lo stomaco così contratto. Adesso ho anche un po' di tremori da panico... Che scatole... Vorrei scappare al pronto soccorso perché mi rovescino di esami come un calzino, ma ho una vergogna pazzesca. Mi immagino scene di ambulanze che mi vengono a prendere a sirene spiegate, io che me la faccio addosso dalla paura, che grido e vomito, per poi essere dimesso dopo 7 ore con codice bianco e la motivazione di un attacco di panico. E poi, al pronto soccorso, quando si accorgono dagli esami che non hai nulla, tendono a trattarti male, almeno questa è stata la mia percezione all'ultimo ingresso. Non c'è un briciolo di umanità per chi soffre... Sono parecchio stanco di tutto questo, ma con moglie e due figli da crescere, non posso mollare adesso...

    Io posso solo portarti la mia esperienza. Mio papà se ne è andato a 71 anni per un brutto male. Io ne avevo 40, con famiglia e due figli, ed ero sempre preoccupato per lui, e lui se ne accorgeva. L'ultima volta che lo vidi vivo in ospedale mi disse: "Che fai qui? Hai dei figli e una famiglia, vai da loro. Io la mia vita l'ho fatta...". Credo che un genitore voglia solo il bene per i suoi figli, e penso che anche tuo padre non vorrebbe che tu soffrissi in questo modo a causa sua. Un abbraccio.

    Se è partito da un pensiero, questo bisogno, credo proprio di sì. Io, per un breve periodo, avevo la sensazione opposta, cioè il terrore di non riuscire a deglutire, e accumulavo saliva che poi sputavo per paura di non riuscire a deglutire. Era un delirio che, fortunatamente, è durato poco, ma è stato parecchio stressante.

    Vi capisco per il tema del panico che si autoalimenta dalle sensazioni fisiche. Cioè, è l'ansia o l'attacco di panico che mi scatena le sensazioni fisiche/cardiache, oppure è la sensazione, diciamo cardiaca, extrasistole piuttosto che senso di oppressione toracica, che poi innesca l'ansia e il panico? Io ci sono dentro in pieno, con aumento esponenziale di queste sensazioni e sintomi dovuti anche a questo caldo che toglie il respiro.


    Ho preso uno Xanax mezz'ora fa perché, come al solito, mi sono svegliato di soprassalto con tachicardia e varie sensazioni di stomaco e respiro corto e bloccato, nel senso che non riesco a respirare di pancia, come se il diaframma fosse veramente bloccato. Negli anni ho fatto tutti gli esami al cuore, risultati a posto. La mia dottoressa non me li prescrive più perché dice che non fanno altro che alimentare la mia ipocondria.


    C'è da dire che questi attacchi hanno iniziato a venirmi e mi vengono sempre dopo giornate di festa durante le quali bevo alcolici. Non è che mi ubriachi ogni volta, ma arrivo a quella sensazione di essere brillo. Vado a casa sereno e tranquillo, vado a letto e puntualmente mi sveglio dopo un'oretta col cuore in gola e questa sensazione di costrizione al centro del petto. Figuratevi i pensieri: da lì si blocca lo stomaco, anche se non ho cenato, si "sveglia" l'intestino e via tutte le sensazioni che conosciamo bene. Siccome sono furbo, un occhio a Dottor Google non glielo dai? E lì trovi ovviamente cardiomiopatia alcolica e tumori vari.


    Ora è chiaro che non riuscirò più a bere ai prossimi eventi, ma mi sembra di tirare su l'ennesima barriera sociale, visto che già di mio tendo ad evitare le situazioni che mi creano ansia, che sono solitamente quelle sociali tipo feste, sagre, ecc. Per dire, mentre scrivo mi sto ascoltando e non senti quel leggero pizzicorio al petto a sinistra? Forse è il braccio? Può il cuore far male come se fosse un muscolo con acido lattico, come dopo uno sforzo?


    Mi scuso per la "pappardella" di post, che mi occorre anche per distrarmi dalle sensazioni che provo. Sono in diminuzione per lo Xanax preso circa 40 minuti fa, ma sono lì e il mio cervello è a caccia di sensazioni fisiche da catalogare come malesseri. Ultima cosa: la ricerca nel parentado di possibili problemi cardiaci. In effetti trovo sempre riscontri. Da parte di mia madre, suo padre ha avuto un collasso dopo il ricovero per pleurite a 83 anni, mio zio anche lui ha ceduto il cuore a 85 anni, così come suo cugino a 86 anni. Questo per dire che il nostro cervello va a fare dei collegamenti per farci dire che sì, potremmo avere quel difetto, anche dopo mille esami fatti.


    Vorrei continuare a scrivere per distrarmi, perché aiuta, eccome se aiuta, ma non vorrei annoiare. È tutto nella nostra testa, ma io in più di 40 anni non sono mai riuscito a controllarla, farmaci o non farmaci. A un certo punto perdiamo un po' l'equilibrio e cadiamo in questi deliri, che nel mio caso riguardano la cardiofobia. Scusate la lunghezza del post, mi sento comunque già meglio. Grazie.

    Accidenti, come mi rivedo in quello che scrivi... e ti rispondo proprio perché ho appena avuto un attacco di panico con risveglio di soprassalto, sensazione di testa vuota, svenimento, stomaco bloccato, nausea, terrore di avere un infarto. Non hai idea di quanto mi rivedo in quello che scrivi.


    Unica differenza è che anni fa ho fatto solo un accesso in PS dove non mi riscontrarono nulla al cuore ma rilevarono una macchia su un polmone da una lastra e mi consigliarono una TAC con mezzo di contrasto. Figurati, panico alle stelle, un mese di crisi di panico continue fino all'esito negativo della TAC. Da lì il mio terrore dei PS. Durante i miei attacchi di panico con sensazioni di ictus e infarto, sveglio mia moglie chiedendole di vegliarmi in caso di svenimento per chiamare l'ambulanza. So che è tutto nella mia testa ma non riesco a controllarlo perché ho delle sensazioni fisiche nette.


    Il tutto aumenta esponenzialmente con questo caldo perché si respira peggio e innesco episodi di iperventilazione o di bassa pressione che mi creano queste sensazioni fisiche che io associo alle varie patologie che conosciamo tutti. Siamo sanissimi ma abbiamo dei blocchi psicologici che ci impediscono di razionalizzare alcune sensazioni fisiche e siamo perennemente in ascolto del nostro corpo anche durante il sonno.


    Io vado avanti così ormai da 20 anni; i venti prima avevo solo il terrore di impazzire, passato quello è entrata l'ipocondria e ci sono dentro completamente. Bravo che segui un professionista, hai intrapreso il percorso giusto. A volte io collego gli attacchi a qualche cibo mangiato o al troppo caldo come in questi giorni. Un abbraccio.

    Vertigini da ansia da quando avevo 10 anni, sempre avute... L'ansia tiene sempre i muscoli in tensione... Se ne può uscire ed imparare a conviverci, con periodi migliori e periodi peggiori. Condivido sul fatto che l'estate sia il periodo peggiore... Non vedo l'ora che arrivi e che passi, causa caldo e afa gli attacchi di panico aumentano in modo esponenziale... Trova un professionista che ti dia fiducia perché da soli è molto difficile... Un abbraccio.

    Ragazzi scusate, so che presso ma, per favore, qualcuno può rispondermi? Grazie mille.

    Ciao, ma questi tuoi dubbi li hai già esposti a un professionista? Perché credo che continuerai a chiederlo in loop... Mi sembra che ti abbiano già detto che si può rimanere in derealizzazione 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Serve un intervento con dei farmaci e poi, quando sarai in una fase migliore, potrai decidere di optare per psicoterapie. Lo so, è una fase bruttissima e chi non ci è passato non può capire cosa significhi la derealizzazione. Un abbraccio.

    Tranquillo, per chi è più fragile è super normale... Io a vent'anni avevo delle ossessioni religiose, dai 15 ai 24 anni, ed ogni tanto si ripresentano. Mi hanno portato a pensare che non potevo più vivere, perciò appoggiati a un professionista. Lo so, è difficile, si spendono soldi e io mi vergognavo come un cane, ma da soli non se ne esce. Io ti dico che non se ne uscirà mai, avremo solo periodi di attenuazione dei nostri disturbi e col tempo si imparerà a conviverci. Un abbraccio...

    Tempo fa, quando mi svegliavo di notte con la sensazione di non poter respirare, mi dissi la stessa cosa: che tu lo voglia o no, la cassa toracica e la respirazione fanno parte di quei movimenti/azioni che non puoi controllare, perciò non morirai soffocato. Al tempo mi aiutò, assieme alla solita benzodiazepina...

    Ciao, a me si manifesta durante gli attacchi di panico o li anticipa, ma da quello che leggo è un disturbo a sé che può, come nel tuo caso, essere presente h24, 7 su 7. Serve intervento medico secondo me, nel senso che ti devi affidare a uno psichiatra che ti prescriva una terapia per un determinato periodo di tempo. Ciao.