Servirebbe solo tanta più umiltà di dire, io non ne so nulla, magari sono un impiegato qualsiasi con una laurea umanistica, nel migliore dei casi, però voglio per forza dire la mia su un tema cosi tecnico. Questo è il problema di un eccesso di democrazia diretta o, di peggio, mancanza di responsabilità dei governi. Paura di mettere un obbligo da subito. Oppure, come in un passato recente, referendare tutto, cosi noi non abbiamo responsabilità, ha scelto il popolo. E al popolo si chiede cosa ne pensa del nucleare, cosa ne pensa dei vaccini, cosa ne pensa della riforma della costituzione, cosa ne pensa delle trivellazioni off shore. Siate umili, occupatevi del vostro lavoro e fate gli esperti nel vostro settore specifico. E allo stesso tempo, fidatevi di chi lavora e studia in certi campi.
Messaggi di giulietto
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Ot: forse è un mio bias, ma per esperienze personali e mi sembra anche su questo forum, l'ipocondria sia un disturbo che colpisce maggiormente le donne, chissà se può esserci un qualche fattore scatenante, o molto probabilmente è solo una mia distorsione ambientale, magari gli uomini ne parlano meno.
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Ciao woody, siamo coetanei e ti capisco benissimo, la tua storia è la mia storia. Come quella di tanti qua. Intanto sottolineo quello che hai detto, non parlarne con gli amici, è inutile. Al massimo con qualcuno che ne soffre come noi, ma cerca di non farlo troppo, non aiuta, invece di aiutarsi vicendevolmente, paradossalmente ci si tira ulteriore terra addosso.
Sono al momento in una situazione simile alla tua, sono uscito da una relazione asfissiante, sono libero e giovane e pieno di possibilità. Ho una casa nuova, un posto fisso, tanti amici. Eppure sono triste. Di una tristezza tangibile per quanto è densa.
Veniamo al dunque, l ipocondria, bestiaccia. Immagino tu ne soffra perché somatizzi molto, e a tutte quelle somatizzazioni hai cercato una causa organica che ti ha portato all ipocondria, alle ossessione. Almeno per me è stato così. Parlo al passato, perché dalla fase acuta dell'ipocondria credo di esserne fuori. Almeno non ci penso più. I sintomi, le somatizzazioni, sono rimaste e sono invalidanti, ma sicuramente vanno meglio.
Inutile che ti faccio la lista, tanto abbiamo avuto tutti le stesse sensazioni e le stesse ossessioni sulle malattie. Sono sempre quelle alla fine.
A parte un inutile periodo di qualche settimana non ho mai preso psicofarmaci né intrapreso terapie e al momento non sono interessato a farle anche perché so qual è la soluzione al mio problema: le persone. Da solo mi passa tutto, ma ovviamente mi subentra una forte depressione, non so cosa sia peggio.
Un caro amico con i nostri stessi problemi e che va in terapia da dieci anni mi dice che il suo terapeuta gli ha spiegato che ansia e depressione sono due facce della stessa moneta che in qualche modo bisogna imparare a tenere in equilibrio. Non lo so se ci riuscirò mai, so solo che nonostante tutte le possibilità che ho, come tu stessa racconti, per me fare quello che per altri è la normalità è come scalare una montagna
Con l ipocondria sono in pausa fisiologica, in quanto doc anche quello è ciclico con alti e bassi. Non credo ci sia la soluzione magica per uscirne. Ho il mio mazzo di carte di doc e ogni volte ne estraggo uno che dura mesi, se non anni. Poi per qualche strana ragione passa e ne esce fuori uno nuovo, oppure ripesco una vecchia carta.
Non so quanto possa aiutare, in conclusione, affidarsi ad una certa statistica. Ecco forse gli altri, i normali, fanno cosi. Non ci pensano perche non hanno questo disturbo, e se proprio gli capita di parlarne e di pensarci, si affidano alla statistica. Mediamente l aspettativa di vita per la nostra generazione si attesterà sopra gli 85 anni, allo scadere si morirà, con un enorme probabilità di infarto o tumore. Si spera velocemente e indolore. Ma credo che l'importante sia aver vissuto bene tutti i decenni prima, soprattutto ora che siamo giovani,liberi, pieni di risorse e con tante scelte.
Un ultimo consiglio, esperienza diretta. Come ti dicevo non ho mai preso praticamente farmaci né fatto terapia. Però da quando mi sono trasferito in campagna sto facendo una specie di terapia naturalista che mi sta aiutando enormemente. Tanto verde, alberi, animali, riscaldarsi al fuoco del camino con un gatto in braccio che fa le fusa mentre bevo un buon single malt. Altro che xanax...
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Alla mia ex: di come potevamo essere felici insieme se solo lei non fosse stata lei e se solo io non fossi stato io.
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Io sono più pessimista, non credo che lo star male sia la cosa che ci ha donato una prospettiva diversa, penso che questo è quello che ci diciamo per dare un senso alle sofferenze, quello che ci migliora è semplicemente l'età che avanza
In parte hai ragione, è umano un minimo raccontarsela e cercare di vedere il lato di crescita anche dove in realtà non c'è nulla. Però su questo argomento credo che molti di noi abbiamo dati oggettivi di come ci sia stato un prima, da sani, dove si è perso tanto tempo ed energie in situazioni e con persone inadatte. E un dopo, da malati, che ci ha necessariamente costretto a convogliare le energie, le poche che avevamo nella fase acuta del disturbo, su di noi e a non sprecarle. Questo credo che sia una oggettiva crescita, un lato positivo del disturbo.
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che bel messaggio, riesci ora a condurre una vita normale? lavorativamente e socialmente parlando?
Ti ringrazio. Normale apparentemente si, già è tanto rispetto a prima. Dentro ho ancora spesso molta confusione e debolezza ma riesco a nascondere bene. Abbastanza bene sto solo a casa in famiglia, tutto il resto è un problema, ma lo faccio comunque, mentre prima mi rinchiudevo nelle mie paure e non facevo nulla, non vivevo
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Secondo me alla conoscenza deve seguire subito l'incontro altrimenti si corre il rischio di idealizzare.
anche in altre occasioni accade di idealizzare. può succedere con un collega, una compagna di università, scuola, una amica. non sono, in questo campo per le regole assolute, anche perchè per esperienza le ho viste cadere sempre tutte. può funzionare un incontro dove prima si è parlato mesi tutto il giorno, oppure può frantumarsi al primo appuntamento. può funzionare un appuntamento dove ci si è scambiati pocchissime battute in chat oppure andare malissimo e non avere nulla da dirsi. un altro mantra del quale mi sono liberato: le tempistiche del bacio. ero un sostenitore del fatto che o baci al primo appuntamento e crei subito una certa tensione oppure le cose andranno male. beh non è vero, come con l'altro discorso. dipende
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Cosa ha causato in voi e nella vostra vita l'ansia?
Ha distrutto tutto e mi ha cambiato nel profondo. non è necessariamente solo un male, con gli occhi di ora quello per cui vivevo era una illusione che sarebbe comunque prima o poi scoppiata. Meglio che l'abbia fatto l'ansia prima del tempo. Sto piano piano risalendo, tra alti e bassi. sto costruendo una nuova vita con nuove basi, stavolta fondamenta solide e mie. L'ansia mi segue comunque ogni giorno ma stiamo collaborando su alcune cose, stiamo imparando a comunicare. io non ci sarei senza di lei e lei morirebbe senza di me.
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Purtroppo mi è successo, e il mio blocco verso tutto ciò che è virtuale (a prescindere dalle altre problematiche) nasce proprio dalla grande delusione avuta.
mi dispiace per la tua delusione, online le esperienze sono maggiori, sulle app un mese è come fare esperienze reali per anni in termini di quantità e possibilità. Ovviamente rispettandone i requisiti minimi di base altrimenti si è tagliati fuori da qualsiasi incontro, poco cambia offline online. Io ritengo che le conoscenze online siano una grande risorsa, forum o app che siano, soprattutto per persone con problemi di ansie ecc come noi su questo forum. mi danno quella speranza di non rimanere per sempre solo, perche tanto male che vada posso conoscere qualcuno online. poi certo anche io ho avuto tante delusioni. ma ti dirò, senza la scialuppa di salvataggio delle app non avrei lasciato la mia ex per paura di rimanere solo. invece so che posso ambire a trovare, prima o poi, la persona giusta. è solo questione di grandi numeri e tempo
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Da quanto dura questa frequentazione?
No. Secondo me non è il caso che informi lei (non è compito tuo), dovresti solo cordialmente informare lui che la frequentazione è finita ed uscire per sempre dalle loro vite.
perfettamente d'accordo.