Messaggi di rebelrebel

    Ma tutto ciò comporterebbe un mettersi in discussione che è atteggiamento impossibile da manifestare in un forum, così come nella vita.

    È difficile, è scomodo ma niente affatto impossibile. Il fatto che tu ad esempio stai ora considerando che in un tuo pensiero decisionale possa esserci una componente emotiva o di appartenenza, ti conduce già verso uno stadio di consapevolezza e messa in discussione. Che non ha chi ad esempio si sente la verità in corpo o non ammette contestazioni o che alle contestazioni mossegli, fatte a slogan, risponde con altrettanti slogan.


    I sospetto dovrebbe sorgere in noi non tanto verso qualcuno che la pensa diversamente da noi, ma quando noi la pensiamo troppo ugualmente a tutti gli altri. Quando, a prescindere dall'orientamento, si sentono dire, da noi o chi è attorno a noi, sempre e ovunque le stesse cose. Ecco quello è il momento buono per mettersi in discussione.


    Perché si sente sempre anche parlare di "scelte razionali", di "ragionamento scientifico". Ma ci si dimentica di mettere prima sotto processo però la "ragione" stessa (ricordate la "critica della ragione" di Kant?, voleva dire proprio questo), perché altrimenti rischiamo di spacciare e spacciarci per razionali, pensieri che non lo sono mica tanto.

    E' tutta qui la questione, non è che se non ti vaccini devi giustificarti con nessuno adducendo mille possibili cause

    Ma quello è un problema più sociale, se non antropologico. Ogni volta che non ti conformi ad una maggioranza, a una ideologia, a uno stereotipo, ad un allineamento, il gruppo da sempre chiede giustificazioni mettendoti nella condizione di addurle.

    Ancora oggi una donna che non vuole fare figli, deve giustificarlo, mentre chi ne fa tanti riceve solo approvazioni.

    Per il vaccino questo è molto rilevante. Chi non si vaccina può essere giudicato addirittura con sospetto: deve avere un buon motivo. Mentre chi si vaccina fa la cosa giusta. Eppure, molto probabilmente, in entrambi - chi si vaccina e chi no - c'è una componente importante di scelta non consapevole e conformistica al gruppo a cui hanno scelto di aderire. Difatti sia le motivazioni che le obiezioni ad una scelta - sia di vaccinarsi che no -, alla fine, sono spesso sempre quelle, ed enunciate spesso con le medesime frasi che hai già ascoltato da altre parti.

    Questo purtroppo è sintomo di una società debole, ignorante, fifona, plagiabile, in cui non si studia, non si è curiosi, non si è creativi, ma si affida il proprio disorientamento al gruppo che parla meglio alla pancia dei nostri timori.

    I piccoli uomini, li chiamava Nietzsche.

    pensiamo al sud cattolico del delitto d'onore, delle donne chiuse in casa, usanze assai vicine a quelle di gran parte del mondo arabo-islamico di oggi. Sono semplicemente degli stadi di sviluppo dei popoli, dai livelli più grezzi ci si evolve lentamente.

    Eh già il fatto è che non è cosa facile, se appunto si considera che senza andare tanto indietro nel tempo tante nostre donne degli anni '50 non erano molto diverse dalle donne di certe realtà arabo-islamiche odierne. E soprattutto se si considera che occidente e medioriente non si sono in fondo mai piaciuti.

    Spesso al primo tentativo la psicoterapia non è detto funzioni. Spesso bisogna riprovare con altri terapeuti. Magari le nostre difese sono troppo forti, magari loro non sono molto competenti, magari non si instaura rapporto di fiducia.

    Riprova. Ti aiuterà per intraprendere un percorso di accettazione.

    Questo chiaramente senza interrompere i farmaci che stai assumendo.

    Una maniera per non appoggiarsi solamente al farmaco è appunto lavorare su di te ogni giorno. Il farmaco andrebbe inteso una stampella perché tu possa rimetterti in sesto e ricominciare col tempo sempre più a camminare sulle tue gambe.

    Sei seguito anche da uno psicologo o psicoterapeuta o solo dallo psichiatra?

    Quello che temi è solo una trappola dell'ego: farti credere che tu sia l'unica persona sofferente al mondo. La tua visione è distorta, volta a farti trincerare ancora di più nello scoramento.

    Ripeto, lascia stare questi paragoni, che sono solo miraggi. Si suicidano 200 ragazzii l'anno in italia e tanti adulti sono dipendenti di psicofarmaci.

    Quindi, torno a dire, riparti da te. Segui terapie?

    Ma alla fine se ci pensi, cosa ti cambia il fatto di sapere che il malditesta che hai si chiama "emicrania con aura"? Forse è una bella notizia, perché una ipocondriaca come te sicuramente pensava a tumori o ictus che in realtà non ci sono.

    Penso tu debba semplicemente tornare ad occuparti di te stessa e del tuo corpo come hai fatto in passato, quando sei stata meglio. Riprendere tutte le cose che hai imparato dalle terapie, ricominciare a rilassarti e a fare le cose che ti fanno star bene.

    Alla fine, sempre di questo si tratta. Il corpo gradirà come in passato, e i dolori si allevieranno

    Cerca di non cedere troppo ai paragoni con gli altri. Gli altri anche sono infelici o fingono o soffrono. Altrimenti non si spiega come maimsi vendono tanti psicofarmaci sono tutto il mondo.

    Riparti da te. Ripeto. È la cosa più importante che hai te stesso. Riscopriti ascoltati coltivati esponiti. A poco e poco.