Ma tutto ciò comporterebbe un mettersi in discussione che è atteggiamento impossibile da manifestare in un forum, così come nella vita.
È difficile, è scomodo ma niente affatto impossibile. Il fatto che tu ad esempio stai ora considerando che in un tuo pensiero decisionale possa esserci una componente emotiva o di appartenenza, ti conduce già verso uno stadio di consapevolezza e messa in discussione. Che non ha chi ad esempio si sente la verità in corpo o non ammette contestazioni o che alle contestazioni mossegli, fatte a slogan, risponde con altrettanti slogan.
I sospetto dovrebbe sorgere in noi non tanto verso qualcuno che la pensa diversamente da noi, ma quando noi la pensiamo troppo ugualmente a tutti gli altri. Quando, a prescindere dall'orientamento, si sentono dire, da noi o chi è attorno a noi, sempre e ovunque le stesse cose. Ecco quello è il momento buono per mettersi in discussione.
Perché si sente sempre anche parlare di "scelte razionali", di "ragionamento scientifico". Ma ci si dimentica di mettere prima sotto processo però la "ragione" stessa (ricordate la "critica della ragione" di Kant?, voleva dire proprio questo), perché altrimenti rischiamo di spacciare e spacciarci per razionali, pensieri che non lo sono mica tanto.