Circoscrivendo il "problema" alla gravidanza, questi pensieri e queste emozioni mi paiono abbastanza normali, anche senza stare a scomodare un passato di depressione. Perché la persona della quale lei aveva piena fiducia, l'ha tradita. Il tradimento non è soltanto quello fisico, ma quello relativo alla fedeltà, un valore che va al di là dell'amore, ma comprende la lealtà, l'onestà, la fiducia. Ci credo che sia difficile affrontare una gravidanza non potendo contare sull'appoggio del partner. Appoggio che ci sarà magari apparentemente, ma dentro di lei non c'è più.
Messaggi di Melite
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Melite, purtroppo in questa zona non esistono medici che si occupano di quella problematica. Sul fatto del peso corporeo e dei problemi alimentari, devo fare una precisazione: nel mio caso non si tratta di un problema psichiatrico ma di un calo ponderale generale dovuto allo stress estremo che va avanti da anni e anni, agli orari sballati, al fatto che devo provvedere a tutto in delle condizioni complicate e mi capita di mangiare poco per via dei tanti imprevisti che capitano. Nella situazione in cui mi trovo c'è un problema enorme: il fatto di non potermi organizzare e dover dipendere dagli altri per fare tutto. Siccome gli altri non possono pensare sempre a me, finisco per non poter affrontare quasi nulla. Per tutta una serie di questioni, poi, la mia famiglia è a pezzi. Se tutto questo incubo non ci fosse, sarebbe tutto molto facile, potrei sopportare molto meglio la sindrome e fare tutto il resto.
Non intendevo dire che dovresti consultare uno psichiatra, ma un medico che ti possa aiutare a curare l'alimentazione per riprendere un po' di peso e perché questa apporti anche tutti i nutritivi che possano servire a darti energia.
E' chiaro che hai bisogno che qualcuno ti aiuti, devi trovare questa/e persone. Sono d'accordo con l'utente windrew, nonostante tutto tra fratelli dovreste aiutarvi, non vergognarti a chiedere loro un passaggio se hai bisogno di fare una visita medica.
Comunque, al momento ti trovi allettato o riusciresti a spostarti anche con i mezzi pubblici?
Pensavo che, siccome hai una diagnosi, potresti andare dal tuo medico di base ed esporgli la tua situazione, perché magari lui può sapere in casi come il tuo esistono delle associazioni che possono fornire dell'assistenza di cui hai bisogno, o comunque può consigliarti su come muoverti e a chi rivolgerti per ricevere assistenza. -
Ciao, voglio dirti che capisco abbastanza come ti senti perché per alcuni anni ho vissuto una situazione simile, credendo di avere la tua malattia. Anche io come te ero debole e senza forze, dagli esami non si riscontravano particolari problemi e i medici volevano "curarmi" con gli antidepressivi. Anche io per questi problemi di salute mi sono ritrovata isolata, nelle quattro mura della mia stanza, per alcuni anni (non ero per fortuna costretta a letto). Fortunatamente poi ho trovato un medico che, integrando delle carenze vitaminiche, è riuscito a farmi stare meglio, anche se non mi sento ancora al 100%.
Comprendo che ti trovi in una situazione difficile, quindi forse è più utile concentrarsi su come risolvere in modo pratico i problemi più immediati.
Credo sarebbe importante che tu trovassi quel punto di rifermento che adesso ti manca. Banalmente mi viene da dire di continuare a cercare un medico che, non dico ti curi, ma che ti sostenga, che ti possa intanto aiutare con i problemi alimentari. Devi secondo me necessariamente parlare con qualcuno, con una figura professionale, perché magari conosce un modo, una strada che può migliorare la tua condizione fosse anche in minima parte.
So che è una scocciatura girare di dottore in dottore, l'ho fatto anche io incappando in tutta una serie di umiliazioni per non essere creduta del mio malessere, ma non mi sono arresa e anche solo il fatto di aver trovato un medico che invece mi abbia creduta e abbia cercato di aiutarmi è stato molto importante.
P.s: cercando informazioni sulla sindrome da stanchezza cronica (come ti dicevo ero arrivata a pensare di avere questa sindrome) mi ero imbattuta in un forum dedicato. Ora non ricordo il link ma potrei cercarlo, solo che non so se posso inserirlo in questo messaggio. Però pensavo che lì puoi leggere le esperienze di altre persone che magari possono aiutarti. -
E' chiaro che questo terapeuta non fa al caso tuo, non pensare che lui, solo per via del ruolo che ricopre, sia il depositario della verità e della soluzione della tua vita.
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La psicologia non è medicina, non è scienza. Per essere un buon terapeuta occorrono delle doti che vanno al di là della conoscenza teorica e di una laurea, non tutti sanno essere empatici e sanno dire la parola giusta al momento giusto. Anche se sono depressa, mi ritengo ancora capace di distinguere una persona che ha un vero approccio professionale ed umano da un sedicente.
L'errore che secondo me molte persone fanno, forse perché in un momento di fragilità, è quello di mettersi in posizione di inferiorità nei confronti della figura professionista, pensare che a mettersi in discussione debba essere solo il paziente e che non possa invece essere messo in discussione anche il professionista.
Io penso che debba esserci un preciso scambio energetico, un preciso schema di confronto che deve essere costruttivo e positivo, e se per qualche motivo questo non c'è, qualcosa di sbagliato c'è sicuramente, nella terapia. -
Ciao, guarda io sono stata da vari psicologi, perché per un motivo o per l'altro non mi sono trovata bene. Non mi stupisco affatto del comportamento del tuo "dottore", perché ho vissuto situazioni analoghe, dove quando uscivo dallo studio anziché sentirmi sollevata me ne andavo offesa o risentita per qualcosa.
Ti posso dire che non deve essere così: ora ho fatto qualche seduta con una nuova dottoressa che mi piace, mi fa sentire a mio agio, è veramente molto diverso dalle volte precedenti. Perciò il mio umile consiglio è quello di cambiare psicologo fino a quando non troverai quello giusto per te, e lo capirai appunto dal fatto che non ti sentirai giudicata, sminuita, ma compresa e ascoltata.
Per quanto riguarda il malessere che provi, bisogna trovare secondo me delle soluzioni, miglioramenti anche piccolissimi che ti aiutino a ritrovare la speranza per il futuro.
Secondo me, poi chiaramente non sono un medico ed è una mia umile opinione anche data dalla mia esperienza, è molto importante cercare contatti sociali, anche superficiali, ma una volta al mese, due volte al mese, una pizza, un caffè, secondo me sono molto importanti. Non con i tuoi familiari, se non ne hai voglia, perché dovresti trovare delle persone con le quali veramente ti piace stare in compagnia.
Se non hai frequentazioni, magari potresti pensare a fare qualche corso di qualcosa che ti piace (palestra, cucina, teatro o quello che ti piace). L'importante è rompere la routine fatta di casa / lavoro / solitudine / doveri, in qualunque modo, piccolo, piccolissimo, ma inserire un piacere o una relazione diversa dal solito.
Cerca di mettere le tue energie in questo, nel cercare qualche piccolo piacere, e poi una terapia di sostegno che di sostegno lo sia davvero.
Inoltre, anche se magari la cosa al momento non è fattibile, dare un'occhiata a qualche annuncio di lavoro, fare qualche colloquio, non si sa mai che arrivi qualche opportunità per un lavoro migliore.
Capisco che magari sia difficile, io ho cercato di darti degli spunti, ma l'importante secondo me è che ci sia un cambiamento, anche piccolo ma che sia positivo, in modo che piano piano si spezzi questo circolo vizioso di sofferenza e si inneschi un circolo virtuoso di speranza. -
quando la sua bellezza sara' svanita vedra' quanti uomini le sbaveranno dietro...
Scusa ma che cosa c'entra questo discorso?
Intanto, non possiamo giudicare una persona senza conoscerla e soprattutto senza conoscere le motivazioni che l'hanno portata ad avere un determinato comportamento, anche considerando la giovane età.
Allo stesso modo dico al ragazzo che il problema non è la ragazza in sé, ma il rapporto con questa ragazza ed anche quello di amicizia con il ragazzo, che evidentemente tanto amico non era,
Sicuramente se è accaduta una cosa del genere c'erano delle cose che non andavano già prima nel rapporto con la ragazza, è questo casomai quello su cui bisognerebbe riflettere. Siccome hai riconosciuto le tue mancanze, non si può scaricare su di lei tutta la responsabilità. Non la puoi perdonare, così come magari lei non riesce a perdonare te.
Che fare? Ad un certo punto meglio farsi una ragione del fatto che non si riesce, per il momento, a mettere delle pezze, quindi sì, magari è necessario un periodo di allontanamento in modo che ognuno possa riflettere sull'accaduto.
Cerca di frequentare altre persone, sei giovane e adesso ti senti così abbattuto ma vedrai che con il tempo e l'affetto delle persone a te care potrai vedere la situazione con occhi diversi e sicuramente riuscirai a superare questo stato d'animo. Devi farti forza e non stare lì a rimuginare tutti i sentimenti negativi che provi.
Purtroppo le esperienze negative non possiamo evitarle, però possiamo scegliere con quali persone passare il nostro tempo al meglio. -
Ciao, mi dispiace per il periodo che stai passando. Ti capisco perché anche io mi trovo in una condizione simile.
Credo che prima di tutto potresti cercare di sistemare i problemi più immediati, ad esempio per il bruxismo so che ci sono degli appositi apparecchi da portare di notte (chiaramente bisognerebbe sentire da un bravo dentista), per i problemi di stomaco si può vedere di modificare la dieta (anche qui sarebbe meglio sotto controllo medico).
Anche per l'insonnia si potrebbe fare qualcosa, non parlo di psicofarmaci ma magari provare con la valeriana (anche qui bisognerebbe rivolgersi ad un medico).
Una volta che questi disturbi saranno anche solo in parte migliorati credo che potresti sentirti già un po' meglio anche dal punto di vista psicologico.
Purtroppo per le amicizie non so cosa consigliarti perché noto che è un problema diffuso. L'ideale sarebbe riuscire a trovare persone il più possibili affini, e questo si rivela essere più fortuna che altro. Però penso che se magari hai degli hobby o delle passioni, già questo potrebbe darti un'indicazione su dove cercarli. Volendo potresti buttarti in qualche sport, o in qualche corso che pensi potrebbe appassionarti.
Forse bisogna anche accettare che la maggior parte delle amicizie sono "di comodo", ovvero persone con le quali puoi andare a mangiare una pizza ma non alle quali puoi confidare i tuoi problemi.
Nel periodo in cui stavo "messa peggio" io mi sono rifugiata nella famiglia. Ho ripreso a frequentare cugini e cugine con cui non avevo rapporti da anni. Se hai dei parenti e dei fratelli o cugini più o meno della tua età (ma anche no) potresti valutare di rafforzare il legame con loro. A me è servito molto, mi ha molto aiutata.
In sintesi partendo da queste piccoli cambiamenti in te stessa e nella tua vita, pian pianino forse sarai più serena e riprenderai a studiare più volentieri. Non abbatterti, sii forte della tua giovane età e del fatto che hai tutto il tempo per cambiare la tua vita in meglio! -
Penso che non ci sia niente che possa dirti per confortati. Io ti capisco.
Penso però che dovresti metterti per il momento in modalità stand by, ovvero, c'è un detto che dice "quando non sai cosa fare, semplicemente non fare niente". Piangi, disperati, ma cerca per questi primi tempi di non contattarla, ti faresti solo del male secondo me.
Sei molto fortunato ad avere un lavoro, che tra l'altro essendo part time ti permette di uscire di casa e comunque ti concede il tempo di raccoglierti in te stesso. Cerca di sforzarti, è molto importante che tu esca di casa.
Un'altra cosa importante che ti vorrei dire, è di non cercare conforto in lei, ma di cercarlo nella tua famiglia e negli amici più cari, se hai la fortuna di averne.
Cerca di sforzarti nonostante il dolore, piangere va benissimo perché penso sia l'unica valvola di sfogo che hai. Ma magari sfogati anche nello sport, se puoi, so che aiuta tantissimo.
Per il resto vivi giorno per giorno, cercando un piccolo piacere ogni giorno, che sia una pizza, un cinema, una birretta.
Buttati in nuovi progetti. Smetti di fumare, comincia un nuovo sport / corso di qualcosa, fai una vacanza se puoi.
So che è difficile, ma cerca di farlo anche se inizialmente sarà controvoglia.
So che i miei sono solo dei piccoli spunti, fanne quel che credi.
Vedrai che la terapia ed il tempo ti aiuteranno.
Ti faccio un grosso in bocca al lupo. -