Messaggi di Creamy

    Sì, e difatti gli auguro una veloce ripresa!

    Consiglio, ovviamente, il distacco e magari di mettersi nei panni del fidanzato della tipa, in modo da capire di aver scansato un fosso.

    Ehm... la mia relazione più importante l'ho avuta con una ragazza vista due volte.

    Non vuol dire sai? Tante volte succede che "qualcosa" di metafisico impossibile da spiegare travolge reciprocamente due persone e... il resto vien da sé.

    Due sole volte? Non credo. Per parlare di relazione ci deve essere stato un continuo e avere quindi cementificato l'infatuazione iniziale. Comunque, secondo me, si parla di amore con un po' troppa facilità, questo in generale eh.

    Io ho sofferto tantissimo per il fumo dei miei genitori. Si è attenuato ma non è sparito.

    Quando sento il click dell'accendino, anche se sto in un'altra stanza, ho agitazione.

    Avevo e ho come l'impressione che il fumo che inalavano loro entrasse in me, diventavo un tutt'uno con loro.

    Anche il ragazzo che stavo frequentando idem: ogni ora circa fuma. Con lui la cosa l'ho sofferta di meno, boh, è come se non avessi il "legame di sangue" che ho con i miei.

    Senza dubbio tocca il fatto di vedere chi abbiamo vicino soffrire di una grossa dipendenza. Al contrario, ad esempio, ho persone vicine fin troppo salutiste e anche quella è una dipendenza.

    Non so darti tanti consigli perché mi sono arresa e diventa stancante stargli troppo dietro. Forse dovrebbero veramente avere uno shock per capire che si devono dare una regolata.

    Sì, ho paura di essere sostituita. Non so, mi fa un certo effetto negativo questo continuo cambiare delle cose della vita, ogni anno cambia qualcosa qui.

    Io tollero benissimo che nel frattempo facciano altre conoscenze (che poi magari fanno conoscere anche a me, arricchendomi), ma soffro invece se scelgono altri come compagnie per qualcosa che erano soliti o avevano iniziato a fare con me.

    Di sicuro si risveglia in me un trauma che ho vissuto da adolescente, lo stesso trauma in pochissimi anni di distanza, con due persone diverse.

    Vorrei tanto imparare a seguire "il flusso", quello che va, va. Non si può rimanere fermi.

    Su questo devo dire che ho la natura un po' "possessiva". Dico natura perché non la traduco mai in un vero e proprio atteggiamento, salvo qualche frase che potrebbe tradirlo.


    Vivo male il fatto che le persone a me care scelgano di frequentare altre persone, preferendole a me o comunque me insieme agli altri nostri amici. La cosa si fa amarissima quando, ad esempio, l'anno scorso avevamo fatto una stessa esperienza insieme (ultimissima, la spiaggiata di Ferragosto per dirne una), e la persona o le persone a cui penso si sono organizzate con altri.


    La mia paura poi si rinnova pure per questo autunno, visto che con alcune persone avevamo fatto due o tre gite/trekking insieme, di cui serbo bellissimi ricordi, e quest'anno potrebbero preferire tranquillamente gli altri.


    So benissimo che tutto scorre e che le situazioni non restano mai le stesse.


    Ho, tipo, la paura di essere dimenticata e ho questa cosa dell'"attaccamento" molto forte in me.


    Fosse per me, farei le stesse esperienze e i viaggi sempre con gli amici delle elementari, per dire (che non ci sono, è per fare un esempio).