Come già detto da altri, la teoria è nota e, per quel che posso testimoniare, è del tutto credibile.
Ma senza nessun alone fatalistico. Nel senso che mi sembra del tutto logico che questo avvenga, e avvenga addrittura dal momento della "scelta dell'altro", e poi prosegue nella gestione del rapporto e dunque dipende anche da noi.
Nella mia esperienza sincera: io non ho nessuna costante nei rapporti tossici, e anzi le mie prime relazioni importanti sono state con bravissimi ragazzi, quelli che comunemente si direbbero "ragazzi da sposare".
Mi posso anche vergognare, ma la verità è che dopo due anni - regolare - provavo una noia asfittica e mortifera (io che non mi annoio mai!)...e quindi si chiudeva.
Poi mi resi conto che avrei sempre finito per annoiarmi e sentirmi autosepolta con i "ragazzi da sposare" e che indiscubilmente era una mia necessità quella di rapportarmi a personaltà che mi suonassero più autonome-coraggiose-e...sì...anche un po' "sopra le righe".
Rientra tra queste anche quello che poi divenne mio marito, poi le relazioni serissime a appassionatissime avute dopo la mia separazione.
Tutte queste hanno avuto la loro parte di alta tossicità e immensa vitalità.
Onestamente: ne sono anche derivati reciproci legami "a vita", malgrado il fine corsa, anche perchè nel reciproco essere e svelarci "oltre le righe" ci siamo conosciuti molto profondamente.
Ne deriva che non andrei a fare nessuna psicoterapia per "ottimizzare", perchè SO che la mia misura è quella di sentirmi viva in rapporti "oltre le righe", e conosco la noia di quelli "entro le righe".
Nella piena consapevolezza che scrivere "oltre le righe" sia meno agevole del contrario, e che può portare la sua dose di tossicità...
(Uno dei bravissimi ragazzi "da sposare" collabora professionalmente con me e lo sento e incontro spesso. In qualche modo mi conferma la mia scelta, perchè veramente gli voglio sororalmente bene e ho la più assoluta fiducia in lui, ma...qualche volta mi distraggo pensando che se fosse stato mio marito...io sarei morta da qualche decennio, sicuramente dentro di me, e poi forse anche fisicamente... non trovando nessun senso di Vita nella coppia con lui, pur con tutti i benefit e "lussi d'ordinanza" della famiglia borghese "dabbene").