Messaggi di clearness

    ed hai notato che solo questa persona lo fa con te?

    Comunque io mi riferivo sempre a dialoghi a due, non di lavoro e non in presenza di altri, dove non mi permetterei mai di interrompere nessuno.

    ed hai notato che solo questa persona lo fa con te?

    Comunque io mi riferivo sempre a dialoghi a due, non di lavoro e non in presenza di altri, dove non mi permetterei mai di interrompere nessuno.

    ed hai notato che solo questa persona lo fa con te?

    Comunque io mi riferivo sempre a dialoghi a due, non di lavoro e non in presenza di altri, dove non mi permetterei mai di interrompere nessuno.

    Essenzialmente sì :)

    sara84, a me capita spesso di essere interrotta da una persona in particolare, che però lo fa bruscamente portando in maniera quasi violenta l'attenzione su di sé. Ma non credo che sia il tuo caso...
    Magari, come ti sei già risposta, comprendi il succo del discorso abbastanza velocemente...
    Però secondo me è anche da capire l'interlocutore: di cos'ha bisogno? A volte si ha solo il puro bisogno di essere ascoltati e niente più :) ..

    Ciao a tutti, buona domenica :)

    Proprio ieri sera ho visto un film, su consiglio di un'amica, che mi è tanto piaciuto: "Secret window".

    Io nella mia vita ne ho visti davvero pochissimi di film, così pochi che me ne vergogno!

    Quindi vorrei chiedervi consigli su film:

    * thriller psicologici
    * lenti, che abbiano tempo di insinuarsi


    Considerate che, a parte quello di ieri sera, ho molto apprezzato "Shutter Island" e "Quello che non so di lei".


    Grazieeeee

    Ok. Scusami non ho letto tutto.
    Io proverei al laboratorio di tessuti. Impari qualcosa di nuovo, male non fa. Magari ti trovi bene.
    E' solo una mia opinione.

    Sì, infatti adesso aspettiamo e vediamo se richiamano...

    Ciao Clearness. Lavorare in un asilo come educatrice (o come si chiamano ora le maestre)?

    Ciao Leyla. Grazie per la risposta.
    Ci ho provato e mi ha messo i brividi. {Le motivazioni per cui scelsi questo corso di laurea sono da vedere in altra sede.}

    Ciao a tutti,
    come avrete notato il mio pallino di questo periodo è il lavoro. Scrivo qui per non tediare chi mi sta intorno ulteriormente.

    Mi sono messa a sistemare il CV ma già mi chiedo: che lavoro posso cercare?

    Dovrei riprendere a fare il centro estivo a metà giugno. Sono contenta che sia nel mio ambito (sono educatrice) e che dia continuità all'esperienza dello scorso anno. Temo le grida e i germi di quei bambini, ma tant'è!

    Non nego che mi piacerebbe trovare qualcosa di più stabile (più di questi tre mesi), ma mi sento confusa: a volte mi sembra di volere la stabilità (temporale), altre l'attinenza con gli studi, altre volte ancora prettamente i soldi! Boh. Mi sento matta.

    Ho dato disponibilità ad un laboratorio di tessuti, in attesa di giugno, per fare qualcosa di diverso. Ancora però non mi hanno richiamata.

    Oggi ho incontrato una persona che lavora in una comunità terapeutica per minori psichiatrici, penso: "Che bello!!". In realtà poi ho visto le foto, i video e penso che mi esaurirei pensando allo stretto contatto con gli utenti: attività, laboratori, giochi, parlarci di continuo. In questo momento non potrei. Già il centro estivo (contesto leggero, a confronto) mi dà pensieri. Ho pensato anche di andare in fabbrica, ma magari mi annoio?



    Illuminatevi voi, per favore, su altri lavori che potrebbero esistere ma che non mi sono venuti in mente! Mi sto esaurendo con questo discorso, quest'anno...

    Grazie
    clearness_

    A poco più di 40 provo la stessa cosa, un grande bisogno di una mamma che mi voglia bene e soprattutto me lo dimostri con gesti di accudimento e cura, quelli che ho ricevuto da altre figure, come mio padre, mia nonna, mia sorella, mio marito. Non da lei.
    In questi anni ho avuto modo di rifletterci a lungo, l'accudimento di una mamma è una cosa speciale, insostituibile, e quando manca per qualche motivo la ferita che si ha nel cuore è quasi incurabile, o meglio bisogna imparare a conviverci.
    Io ho attraversato diverse fasi; c'è sicuramente un dolore, ma più che dolore direi un dispiacere per la mancanza che ha pervaso la mia vita sin dall'infanzia, questo dispiacere ha accompagnato in qualche modo e misura tutta la mia vita, e come una musica di sottofondo a volte è stata così bassa che non l'ho nemmeno percepita, altre si è fatta sentire in modo straziante, come quando sono a mia volta diventata mamma. Ancora ci convivo e ci combatto con questo dispiacere, la consapevolezza di esso l'ho elaborata e maturata tardi, ma averla è già un passo avanti perché si può tenere a bada, si può imparare ad amarsi un po' di più, a darsi da soli quell'affetto che manca, e a non cercarlo in altre figure che non devono e non possono sostituirsi a una madre.
    Dei dolori che ho affrontato nella vita questo è il più profondo e pervasivo; ho sofferto quando ho vissuto dei lutti importanti, ho sofferto quando sono finiti degli amori, ho sofferto quando ho attraversato una malattia debilitante. Ho affrontato e superato queste cose, ma non ho superato l'avere una madre vivente che non mi ama, è una circostanza troppo innaturale per potersela lasciare alle spalle. Oggi ho 40 anni, non credo che ne bastino altri 40 per superarla.

    Grazie grazie grazie per le tue toccanti parole. Le rispetto e le conservo