Ciao, succede anche a me. È dovuto ad una iper attivazione del sistema nervoso che invia segnali di fuga all’organismo, che pensa di doverti "alleggerire" svuotando la vescica. Personalmente, dopo varie analisi negative, mi sono fatta valutare il pavimento pelvico che è risultato ipertonico e quindi contratto. Se le analisi sono negative è un sintomo ansioso. Mi aiuta la respirazione diaframmatica e una benzodiazepina prescritta dal medico che mi segue da anni.
Messaggi di Confusa16
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Buongiorno a tutti. Avrei bisogno del vostro aiuto, cercherò di essere quanto più breve possibile: è cominciato tutto una decina di mesi fa con vescica iperattiva e, ogni tanto, palpitazioni dal nulla. Non sapevo minimamente cosa potesse essere, ne ero totalmente ignara.
Il due febbraio, in seguito a palpitazioni e conseguente attacco di panico, mi portano in ospedale. Mi fanno tutti gli accertamenti del caso e risulta essere tutto nella norma.
Da allora, il buio più assoluto. Ogni sera è un incubo, paure di ogni genere, ho avuto cardiopalmo per un mese, solo ora sembra essersi "calmato" un po'. Ma di notte... di notte è un incubo. Vado a letto, anche molto assonnata. Mi capita che appena sto per entrare nella fase pesante del sonno, il mio corpo trema ed io mi risveglio. Sento uno svuotamento a partire dalla testa e poi per tutto il corpo. Come quando, per esempio, dovete andare ad un appuntamento importante e vi capita di addormentarvi poco prima e quindi vi svegliate all'improvviso e provate quella paura di aver fatto tardi. Come se non "potessi" addormentarmi.
Questo mi capita tutte le sere, due o tre volte, prima di addormentarmi poi distrutta e piena di paura. Non so cosa possa essere, la mia psicoterapeuta dice che il mio cervello è sempre vigile e quindi non mi permette di addormentarmi, non mi permette di rilassarmi. Ma io ho paura di rimanerci "sotto" a questi episodi, perché sono davvero bruttissimi. Ho chiamato anche il mio psichiatra 4 giorni fa, al quale ho spiegato i miei sintomi fisici, che mi ha prescritto lo Xanax. Non ancora lo prendo perché ne ho una paura matta.
Avete consigli a riguardo??? Perché a questo punto sto iniziando a pensare che non sia più ansia ma qualche danno neurologico!!! Per favore aiutatemi.
Si chiamano disturbi del sonno e con molta (se non assoluta) probabilità ti dico che dipendono dall’ansia. Ne soffro da 7 anni e per dormire prendo una benzodiazepina prescritta dal medico che mi segue. Almeno riesco a dare qualche ora di pace al mio cervello e al mio fisico. Segui le indicazioni del medico e vedrai che starai meglio!
Buongiorno, sono una mamma di 35 anni e ho un bimbo di 7 anni.
Da circa tre anni soffro di attacchi di panico, ansia e ipocondria. Nei primi due anni, l'ipocondria era rivolta a me stessa: ho fatto mille analisi, ecografie e ero convinta di avere chissà quale tumore e che sarei morta di lì a breve. In tutto questo periodo ho seguito un percorso psicoterapeutico, ma senza particolare giovamento.
Da un anno, la mia ipocondria si è spostata su mio figlio: qualsiasi sintomo lo interpreto come leucemia, se si lamenta di mal di testa penso subito a un tumore al cervello e così via...
Sono andata dalla psichiatra che mi ha prescritto Daparox gocce associato a Deniban. Prendo entrambi da meno di 10 giorni, ma l'ansia mi sembra aumentata, così come i pensieri brutti e gli attacchi di panico.
Non so più cosa fare, non riesco a stare con mio figlio per paura che mi dica che gli fa male qualcosa... La mente mi si annebbia e sento che devo svenire...
Sono disperata.
I farmaci SSRI funzionano per accumulo. Devi dare tempo alla molecola di accumularsi e "interferire" col tuo cervello. Generalmente un miglioramento si avverte dopo qualche settimana dall’inizio della terapia. Ti capisco benissimo perché io ho le tue stesse paure e i tuoi stessi sintomi, e molti altri ancora... ti abbraccio forte.
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Ciao cara, se vuoi scrivimi in privato. Questo post potrei averlo scritto io.
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Innanzitutto mi dispiace molto per la tua perdita. Fatti una domanda: cosa vorrebbe lei, ora, da te? Da mamma ti dico che sicuramente vorrebbe la tua serenità. Quindi vivi il dolore, affrontalo, trasformalo e continua a vivere per lei. Ne sarà felice!
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Credo che assumere farmaci al bisogno serva solo a placare la sintomatologia nell’immediato. Seguirei il consiglio dello psichiatra, ma devi capire le cause di tutto questo. Dal mio punto di vista ti consiglierei di fare anche psicoterapia.
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Eccomi. Puntualmente, ogni anno, i miei disturbi si fanno sentire. Di solito verso la primavera. Ogni anno medici, esami, paure. E poi puntualmente dallo psichiatra.
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Buonasera, da quando ho ripreso la terapia farmacologica (Paroxetina ed Alprazolam) seppur in piccole dosi, sudo tantissimo e mi escono lividi con una facilità impressionante. Ieri ad esempio mi ha punto una zanzara, mi sono grattata, e oggi sembra che mi abbiano tirato un pugno. Leggendo il bugiardino dell'SSRI è un effetto collaterale molto raro, devo pensare che sia il mio caso e che dipenda dal farmaco? Ho già fatto le analisi ed è tutto nella norma. Due anni fa stessa cosa, durante la terapia col medesimo farmaco al minimo tocco subito lividi.
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Ciao, anch'io ho manie di controllo, voglio che tutto sia certo e conosciuto, quindi quando è arrivato il Covid sono andata in tilt!
Se cerco il controllo di una cosa tangibile e non lo ottengo il risultato è che mi arrabbio ma se cerco il controllo di UN'INFEZIONE allora il risultato è ansia assoluta, perché non c'è modo di avere la certezza di aver eliminato virus e batteri da ogni cosa che ti sta vicino.
Quindi ho iniziato a pulire in modo compulsivo, a evitare il contatto con le persone o con le cose particolarmente "pericolose": bus, treni, maniglie, banconote... la lista è lunga.
Il grosso problema è che non sono sola ma ho marito e figli adolescenti che in piena fase Covid ho costretto a seguire le stesse regole, ma una volta finita la pandemia sono ritornati alle abitudini di prima... e io invece non ci sono riuscita.
Io ho paura delle infezioni perché non posso controllarne la trasmissione, quindi in ogni situazione vedo del potenziale pericolo e vivere è diventato pesantissimo, soprattutto perché la mia paura non è condivisa dagli altri quindi non mi sento nemmeno compresa, anzi mi sento la rompiscatole di turno che obbliga a lavarsi le mani prima di mangiare il gelato!
Ovviamente ho fatto terapia psicologica e farmacologica, quindi so che la mia paura è ingiustificata e so anche come devo comportarmi per non darle forza, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!
Io spero di trovare tra voi persone che hanno il mio stesso problema e darci insieme la forza per andare avanti sapendo che non siamo soli a fare ogni giorno la fatica di andare fuori e affrontare le paure. Grazie.
Ciao, che diagnosi ti è stata fatta?
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A me sembra proprio che tu abbia avuto un attacco di panico. A volte il nostro corpo esprime una sofferenza inconscia che non riusciamo ad esternare. Se ti tranquillizza, fai i controlli del caso, una volta esclusi problemi organici indaga su cosa il tuo inconscio sta cercando di dirti.
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Ho ripreso la terapia di ssri e benzodiazepine per il riacutizzarsi delle mie problematiche ansioso-depressive. Sono a 7 giorni dall’inizio e io vorrei solo dormire. Non ho sonnolenza, anzi la sera fatico tantissimo a prendere sonno e ho tantissimi risvegli. La mia è più una voglia di "spegnere" il cervello, fuggire da tutto e tutti ed isolarmi. Sono una mamma e non posso permettermelo, ma mi rendo conto che mi sto spegnendo e sono vittima e carnefice di me stessa attraverso il mio cervello. È normale all’inizio della terapia vero? Vorrei stare ore ed ore a letto in silenzio senza sentire o vedere nessuno, possibilmente dormendo in modo da non pensare a niente...