Messaggi di Confusa16

    Sono un soggetto allergico da quando sono piccola, le ige alte sono sicuramente sintomo di allergia! Capisco il tuo stato d’animo ma ti dico: vivi il qui ed ora. Sai che hai questo valore alto e devi indagarlo, nessuno ti ha detto che morirai o che soffrirai per tutta la vita. Respira e razionalizza, so che ti sembra impossibile, ma provaci :two_hearts:


    Sei sempre il mio conforto in questo forum, meglio del mio psicoterapeuta!!! Grazie soprattutto per il bacio alla mia bambina, la mia più grande forza ma anche il mio punto debole. Ho risentito il medico che mi segue (psichiatra e psicoterapeuta) ci siamo visti, abbiamo parlato e ho una brutta ricaduta. Lui è contrario alle terapie farmacologiche pesanti e mi ha consigliato però di iniziare con benzodiazepina+ssri perché sono in piena crisi d’ansia e sfioro il panico. Sto avendo anche piccoli problemi di salute ma il problema non è quello, è il modo in cui io li affronto. La “cybercondria” poi mi sta di nuovo rovinando la vita.

    repcar sei sempre la mia salvezza in questo forum! Diciamo che la mia ansia si presenta e basta, non ha un motivo scatenante, o perlomeno non consciamente. Ultimamente sto avendo dei fastidi di salute, chiamiamoli così, e tutto si è esacerbato. I miei pensieri disfunzionali mi fanno vedere tutto con un esito catastrofico. Mi sento molto giù.

    Ho fatto terapia in passato, sia farmacologica e sia cognitivo comportamentale. Al momento assumo solo una leggera dose di ansiolitico. Hai centrato un punto fondamentale per me: l'accettazione. Io non accetto di essere imperfetta. Non fraintendermi, io non mi reputo perfetta, tutt'altro. Non ho autostima e non credo in me. Ma l’idea di avere un "difetto" (di salute in particolar modo) mi rende nervosa e mi causa depressione. soprattutto quando ho sintomi al di fuori del normale non accetto di averli e i miei pensieri disfunzionali pensano al peggio del peggio.

    Se sei perfezionista dovresti voler fare le cose perfette, e l'ansia non rientra nella perfezione. Quindi se hai ansia per colpa del perfezionismo, non sei veramente perfezionista. Se vuoi essere perfetta devi evitare l'ansia. Un perfezionista che ha l'ansia per il perfezionismo e' come un ricco che spende tutto il suo patrimonio per voler sembrare piu' ricco, ritrovandosi povero.

    Io non la vedo così... il mio perfezionismo non è reale, è ipotetico, è una mia “ambizione” seppur inconscia. Non esserlo, come è umano che sia, mi rende ansiosa.

    Sono le 6:45 e io sono sveglia in preda alla mia ansia e ai miei pensieri disfunzionali. La mia ansia, la mia lieve depressione e alcuni miei sintomi sono generati dalla mia maledetta mania del controllo. Ho avuto e sto avendo dei piccoli problemi di salute che per me sono in automatico irrisolvibili e cronici, penso sempre al peggio e mi penso condannata ad avere una vita di sofferenza mia e di chi mi sta accanto. So già che questa mia tendenza catastrofista deriva dalla mia mania di controllo e perfezionismo. Come cercare di alleviare un po’ la situazione? Non posso riprendere la psicoterapia anche se lo vorrei tantissimo. Ma per ora non mi è possibile.

    E se fosse un bene? Il fatto di non capire? Per mantenere la sua positività e per sostenerti incondizionatamente? Non lo so, è solo un'idea...

    O forse capisce molto bene il tuo malessere ma (per amore) cerca di non farlo diventare un tema costante. È possibile?

    No, mi sostiene e supporta a prescindere. Non ha proprio gli schemi mentali per anche solo immaginare il mio stesso modo di pensare. E meno male aggiungerei! Beato lui!

    Se sei seguita da uno specialista può avere senso che sia lui a spiegare le fasi e le manifestazioni della malattia.


    Dall'altro canto tieni conto che per lui è importante mantenere e preservare il proprio benessere mentale ed è per questo che non può addentrarsi troppo nel tuo. È un comportamento salutare.


    Lui non ti può far stare meglio per cui già lo stare vicino senza peggiorare le cose lo trovo tanto.

    Verissimo anche questo, non vorrei mai che il peso dei miei problemi possa nuocere a lui. Mi spiace solo che quando i miei pensieri vengono fuori lui mi dica "non capisco perché pensi questo/quello, io non sono così o non sono cresciuto così".

    Grazie a tutti per le risposte. Io soffro di ansia generalizzata e depressione ciclica, ogni anno nello stesso periodo quest’ultima torna a farsi sentire. Mio marito mi sta molto vicino, ha una pazienza sovrannaturale, ma lo fa per amore e non perché davvero comprende il mio malessere. Ho imparato a non caricarlo dei miei problemi che però vengono fuori nei miei atteggiamenti quotidiani. Finché posso maschero, ma il mio disturbo la maggior parte delle volte parla ed agisce per me.

    Puntualmente, come ogni anno, le mie compagne di vita si ripresentano. Al di là di ciò che faccio per alleggerirmi, come posso spiegare a mio marito come mi sento? Lui ha una forma mentis molto diversa dalla mia e quasi non concepisce questo tipo di problemi. Abbiamo una vita tranquilla, non ci manca niente e, a suo dire, ciò dovrebbe bastarmi a stare bene. Come glielo spiego che il mio cervello è diverso?

    Se ci vado sto bene un mesetto. Io ho trovato una bravissima fisioterapista/osteopata. Il discorso è che è un po' cara. Però, se ci pensi, il trattamento lo si fa ogni tanto. Ho fatto pure tecar terapia e simili, con scarsi risultati. È importante fare anche gli esercizi a casa.

    Ho avuto un problema e non corro da un mesetto, ovviamente sono peggiorata. Bisogna muoversi, senza eccessivi sforzi ma attivare la muscolatura. Vedrai che starai meglio.

    Un abbraccio

    Ti ringrazio, proverò a parlare con una brava fisioterapista del mio paese...male non mi farà un po’ di "scioglimento" muscolare!