Ciao a tutti, ho in passato scritto su queste pagine del mio rapporto conflittuale con mia madre, che soffre di depressione da molto tempo ed è generalmente una presenza parecchio ingombrante.
Da circa 5 anni sono in una relazione con una donna, dalla quale ho avuto un figlio pochi mesi fa.
Tra alti e bassi normali, la nostra relazione è sempre andata avanti con amore reciproco (credo), ma da qualche tempo ho delle difficoltà dettate dal comportamento della mia compagna con la mia famiglia - mia madre in particolare - che non riesco più a capire e accettare, al punto che sento che come coppia siamo ormai ad un limite.
Premetto che in passato mia madre ha avuto uscite molto pesanti nei miei riguardi (mai verso la mia compagna), cose che mi hanno molto ferito e che forse ingenuamente ho condiviso con la mia compagna per sfogarmi e cercare sostegno. Da tempo, anche a causa di queste cose che le ho riportato, la mia compagna ha sempre più assunto un atteggiamento di totale strafottenza e per me anche mancanza di rispetto nei riguardi di tutta la mia famiglia. Se all'inizio c'erano un minimo di rapporti, telefonate, scambio di messaggi, ormai sono un paio di anni che lei di sua spontanea volontà non li sente ne vuole vederli.
La mia famiglia vive lontano e generalmente la vediamo 2-3 volte l'anno ormai, ma ogni volta per lei è una mazzata. Non ha piacere a vederli, a passare tempo con loro.
Da quando è nato nostro figlio, sia i miei genitori che mio fratello e mia cognata, ci hanno molto sostenuto. Sono stati affettuosi verso di lei, ci hanno riempito di attenzioni e anche di regali (anche molto importanti), insomma pur stando lontani e pur con le problematiche mentali di mia madre, la mia famiglia non ha fatto mai mancare alla mia compagna affetto, interesse e carinerie (tipo pensierini a compleanno e Natale).
Ciò nonostante, anche nei periodi di feste, lei non li sente neanche per gli auguri e non li ringrazia neanche quando riceve regali.
So che possono sembrare sciocchezze, ma ormai questo comportamento da un lato ha fatto nascere malumore anche in persone molto solide come mio fratello, che ultimamente mi ha chiesto come mai la mia compagna avesse questo "strano" atteggiamento e devo dire che ferisce anche me.
Ho provato a parlarne diverse volte, a chiederLe di avere un atteggiamento più aperto verso la mia famiglia, che tutto sommato è lontana, ci vede poco, vede poco il nipotino e ha sicuramente piacere a sentirla almeno in quelle poche ricorrenze, ma lei fa finta di niente e puntualmente continua la sua vita nella quale la mia famiglia, i miei affetti, non sono proprio contemplati. Esiste solo la sua famiglia, i suoi genitori, suo fratello, per il quale è disposta a evitare le ferie estive per passare il compleanno con lui, ma puntualmente ha una mazzata in testa se le dico: che ne dici se passiamo dai miei per il compleanno di mio padre?
Avendo affrontato il discorso diverse volte con lei, a volte arrabbiandomi ma anche poi con il massimo del tatto possibile, e non vedendo nessun cambiamento, sono veramente in crisi. E' qualcosa che non capisco. Non ci sono stati comportamenti aggressivi o offensivi di nessun membro della mia famiglia verso di lei, eppure lei agisce come se ci fossero stati, nonostante l'affetto che invece riceve dai miei genitori, da mio fratello, mia cognata (accresciuto poi dopo la nascita di nostro figlio).
Lei non ha mai accettato facilmente che io ad esempio tornassi, specie all'inizio della nostra relazione, nella mia città di origine per stare del tempo con loro ed i miei amici, e questa cosa solo con molta fatica e solo parzialmente forse l'ha superata, ma ora questo atteggiamento nei confronti della mia famiglia mi ferisce molto e sono arrivato alla conclusione che non so se riuscirò a stare con una persona per la quale non esiste altro se non le sue amicizie, la sua famiglia ed i suoi affetti. Sto resistendo perché siamo appena diventati genitori, ma sento che la nostra relazione è profondamente in crisi.
Suggerimenti? Consigli?