Maristella ce la fai ad alzarti e uscire di casa per un pò?
Messaggi di Leyla
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Sto vivendo una situazione ai limiti dell'umana sopportazione dire che tutto attorno a me va male è un eufemismo.
E neppure io sto messa bene.
Come si fa? Si sopravvive, ora dopo ora. Ci si crea il proprio bozzolo, dove si possono lasciare andare le emozioni, e poi si cerca di mantenere una parvenza di equilibrio.
Non riesco più a fare nulla di ciò che mi appassionava, la mia testa è un'accozzaglia di pensieri varii ed eventuali.
Non so quanto durerà questo periodo, ma è un periodo della mia vita. Che altro posso fare.
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Il furto è un reato.
A meno che non ti chiami Robin Hood e abiti nella foresta di Sherwood.
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"Non mi fraintendere... non sto dicendo sia facile... ma credo che la svolta sia iniziare a "cercare l'attacco di panico" piuttosto che fuggirne... almeno per me è stato così... io mi dicevo "ok... panico... sbrigati ad arrivare... fammi fare sti 10 minuti di corsetta passiva... e poi non mi rompere per il resto della giornata"... e così accadeva...".
Tutto molto interessante, peccato che la molla che fa scattare questo pensiero sia guasta in chi soffre di agorafobia e panico. O non staremmo qui a discuterne.
Sai quante volte io ho provato e riprovato? E quante volte ho sofferto come Nelluccio? E mi sono abbattuta e sentita vinta?
Non so...A volte i tuoi interventi mi sembrano quelli dei motivatori dei corsi obbligatori per i disoccupati. Belli, per carità, ma poco empatici e di scarso aiuto. Solo la mia impressione.
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Non ti sarà di conforto, ma io ho i tuoi stessi pensieri pur essendo sposata, perché a parte mio marito non ho nessuno su cui contare e lui oltre a lavorare tanto è per natura poco accudente. Ho affrontato da sola almeno tre post-operatori, una disintossicazione e a breve un'altra operazione. Che ti devo dire...Ce la si fa alla fine, ma che fatica!
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Parlo per esperienza e dico: sì, i farmaci mi hanno aiutato molto. L'unica cosa che veramente manca è una campagna di informazione su quanti danni il loro uso sconsiderato (leggasi senza controllo e guida di uno specialista) possa portare.
A me per esempio la prima benzodiazepina (Lexotan) fu prescritta dal medico di base perché "tanto lo prende anche tua madre". Niente avvisi sulla dipendenza e quant'altro. E così a forza di aumentare la dose la benzo (che nel frattempo era diventata Xanax) andò a fare l'effetto paradosso. E più aumentava l'effetto paradosso e più aumentavo la dose.
Una volta liberatami dal Kraken, con una terapia mirata e sotto controllo medico sono riuscita a liberarmi per ben 7 anni dagli ansiolitici, imparando a controllare il panico e l'agorafobia con una serie di esercizi e cambiando completamente lo stile di vita.
Sono d'accordo anche sul fatto che bisogna esporsi alla situazione che ci fa paura, ma anche quello non può essere fatto da soli: l'ideale è sempre un terapeuta specializzato.
E, permettetemi senza polemica, mia nonna diceva "Se mai si prova, mai si trova".
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Sono stata patriotticamente contenta, ma essendo appassionata di tennis, ero provata dalla sconfitta di Berrettini contro
Djokovic. Una sconfitta quasi annunciata, nessuno, nemmeno il Federer più grande, sarebbe in grado di battere Djokovic in questo periodo.
Ma Berrettini ha giocato benissimo, ha avuto forza fisica e mentale. E per un pò ho sognato.
L'Italia ieri sera non ha giocato bene nel primo tempo, un pò meglio nel secondo. Non sono riuscita a capire l'ostinazione di voler tenere in campo Immobile, ma non me ne intendo.
Poi, ti dico che qui da noi non si è sentito nemmeno un clacson suonare, niente di niente. E questa mattina nessuno in giro per il quartiere ne parlava. Non sembrava nemmeno ci fosse stata la finale.
Sono contenta, ripeto, per gli Azzurri, per i Maneskin all'Eurovision, ma Berrettini...
Scusate l'OT, ma ho ritenuto opportuno menzionare anche il primo tennista italiano ad arrivare in finale a Wimbledon. Anche questa è storia dello sport.
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Dunque... È un periodo in cui tutti i miei tradizionali rimedi per l'ansia non funzionano. Sono nervosa inca@@@ta e stanca (cit.).
In genere facevo almeno un'oretta di camminata la mattina, oppure guardavo serie TV leggere. Cucinare anche mi calmava.
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Il punto è che non reggo più.. O almeno oggi mi sento così.. Super insofferente e nelle tante e ci sta RABBIA. Mi sento gonfia e ribadisco con mille sintomi fisici, mi sento un criceto che gira e sono stufa.
Sul lavoro non so che dirti... Forse non mi sento di saper fare nulla eppure ho potenzialità ma non sono skillata. Sto fuori da secoli dal mondo del lavoro. Di andare lontano coi mezzi non mi sento. Insomma una vita da mille treni, bus, giri, ora sto bloccata. Spaventata.
Per le pulizie non sono adatta, restano i lavori telefonici ma ne ho fatto a quantità e ti sfruttano e non ricevi spesso nulla di che.
E fino a un po' di tempo fa ho scritto a tanti. Forse ho un handicap mentale, psicologico. Sta di fatto che oggi e sti gg sono fuori di me. Spero di non perdere il lume.
Ciao Maristella. Forse te lo hanno già consigliato, ma provare un corso per diventare assistente domiciliare? Faresti quello che già sai fare, ma almeno saresti pagata (poco, ma meglio di niente) e fuori di casa. O baby sitter?
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C'era una volta...Scherzo Sara, perché è passato tanto tempo, ma mi è capitato di avere anche tre partner.
Ero giovane e avevo energie da vendere
. Ma non ero innamorata di nessuno dei tre, mi piacevano esteticamente, mi appagava il sesso. Tutto qui.