Si può definire problema d'impulsività?

Spero di non aver sbagliato sezione (e che qualcuno lo legga, dato che farebbe più scalpore nella sezione vita di coppia XD), però mi sembra che in questo forum ci siano delle persone molto intelligenti e serie, quindi ho deciso di chiedervi un parere.

Per adesso posso dire di essermi innamorata solo due volte e.. entrambe le volte li ho presi a calci... detto così fa ridere, però è vero. Il primo venne in ritardo di quasi un'ora nell'ultima occasione in cui potevo vederlo e quando qualcuno dei maschi mi fece uno sgambetto, senza esitazione colpii lui, abbastanza forte. Lui non reagì in alcun modo, anzi alla fine ci salutammo in modo davvero dolce (anche se castissimo, eravamo solo amici perchè nessuno dei due si era dichiarato). Bene, ero alle medie... e purtroppo me ne vantavo, la possibilità di non poterlo nemmeno salutare (per non si sa quale motivo) mi faceva davvero saltare i nervi.

Ora, dopo praticamente cinque anni, noto con dispiacere che il mio caratterino è rimasto.. ma la vicenda è più confusa e meno chiara e per di più, quando ne ho parlato con qualcuno, mi hanno detto che sono stata davvero pesante e che lui anzi si è trattenuto molto. Adesso è passato un po' di tempo, però ci sono ancora delle cose che non mi sono chiare ed altre che difficilmente riesco ad accettare, quindi magari se a qualcuno qui è capitato.. vorrei che mi aiutasse a capire quei punti ancora oscuri e che magari mi desse qualche consiglio, per non rifare lo stesso errore

Dall'esterno, effettivamente, mi sono comportata davvero malissimo: eravamo per la prima volta a pranzo da due suoi parenti e lui mi stava prendendo bonariamente in giro, dicendo che quando mi prendeva sulle spalle io strillavo di mettermi giù.
Io però ero nervosa per altre questioni della coppia, inoltre mi sono sentita in imbarazzo.. e non so per quale motivo, però ho avuto una percezione davvero esagerata di quelle parole..! In pratica mi pareva che lui stesse dicendo a tutti che quando gli girava, ero in suo potere.. in più mi sono trovata la sua scarpa (dal lato che sporca) vicino al mio ginocchio e volevo buttargliela giù, però lui l'ha solo spostata per rimetterla dov'era prima, dicendo a voce alta "guarda che così ti sporchi solo tu" e con questa frase mi ha imbarazzato di nuovo. Quindi abbiamo iniziato a darci dei calci piccoli, per scherzo.. e lui ha risposto a tutti, apparentemente ridacchiando. Ad un certo punto, però.. mi blocca i piedi sotto le sue scarpe (ha un piede molto grande) ed io non riuscivo più a toglierli o muoverli. Gli avevo detto di piantarla, che eravamo dai suoi parenti e lui mi aveva rigirato la frase.

Ecco.. io ora penso che lui in realtà non fosse a suo agio come stava dando a vedere, nè che stesse giocando a cuor leggero con me e che con quel gesto volesse dirmi di smetterla, perchè si stava stancando. Io però ho visto questa sorta di avvertimento, come un'altra provocazione (come se volesse dire: vedete? non riesce a muoversi se non voglio io) e mi sono sentita ancor di più in imbarazzo.

Sarebbe finita qui...

Però quando ho visto che mi aveva sporcato di grigio (con chiazze ancora più grigie) tutte le scarpe, non so perchè... ma gli ho dato un calcio e sono andata in bagno a pulire le scarpe. Lui ha urlato ahia e poi scema abbastanza forte.. anche se quando l'ho sentito ho pensato che fosse più sentito lo scema, dell'ahia. Poi niente, c'è un piccolo intermezzo in cui io avrei dovuto capire che era veramente arrabbiato, ma invece non lo capisco... ad ogni modo, appena siamo di nuovo a casa sua e lui chiude il portone, io pensavo che "il gioco" fosse finito senza causare danni e quindi non ero nè dispiaciuta, nè gli ho prestato particolare attenzione così dal nulla mi arriva una ditata sullo zigomo. Mi dice che non dovevo farlo davanti ai parenti.

Io però... non lo so... davvero. Odio i buffetti, li odio davvero. Ho pensato che lui si sarebbe spostato al cento per cento. Ho dato per scontato che mi avrebbe bloccato, al limite. Non mi sono nemmeno fermata a considerare la sua espressione. Quindi, per orgoglio, ho cercato di colpirlo... senza pensare a quanto male gli avrei fatto se lo avessi preso. E infatti... cosa mai capitata in tutta la mia vita... la percentuale d'imprevedibilità che diventa realtà... mentre lui si sposta, mi dà contemporaneamente uno schiaffo. Vabbè, mi sfugge un ahia... e.. non so, in un secondo penso a tantissime cose. Il gioco è finito. Va via, fà l'offesa (ma non potevo). Questo fa sul serio, attacca (ma avevo dei punti deboli da entrambe le braccia ben evidenti). Che male etc. XD ^^'
E finisce che lo guardo con rabbia, ma come mi fermo a guardarlo.. non so, la sua espressione mi fa male e mi passa la voglia di vendicarmi. Gli chiedo scusa, due volte anche >_

Mah, l'ultima cosa è di quest'anno.. non di questo mese, ma di quest'anno..

E se poi trovo uno che non si limita a restituire, ma si vendica anche in più? ....

Si, questo sì ora che me ne sono accorta... cambierò però resta il fatto che per me ricevere un colpetto "buono" (per così dire) equivale ad un atto "violento" e mi arrabbio reagendo di scatto!! Non percepisco la differenza.