E se non passasse più?

  • Non morirai.

    La fitta all'ovaie potrebbe essere collegata al colon, nel senso che ti senti le fitte lì ma potrebbe essere una colica o qualcosa di simile...

    Sai che l'intestino è come un secondo cervello. Somatizza tantissimo.

    Lo so, io li ho stressati entrambi. Ore 15.12 e nessuna chiamata. Quale genitore, che ci sta con la testa ma non con il cuore, non chiamerebbe sua figlia?

    Mi sento così sola.

  • C'è qualcuno che, per vari motivi come depressione, panico, estate micidiale o disoccupazione, non ha socialità, parenti, partner? Io ho già detto la mia situazione, ma oggi mi sento in particolare di non stare bene con la schiena, terrorizzata.


    E se non mi sentissi più bene per riuscire a tornare come una volta?


    E se non sapessi più trovarmi in mezzo alla gente?


    Stasera mi sento in un fazzoletto di casa che, per quanto non mi piaccia, è abbastanza grande.

    Ho paurissima, mi risale la paura di poter morire ogni istante. Di non vivere.

    Come si fa a star soli in casa per più giorni, senza aver fatto una chiacchierata almeno? Perché non ho nessuno: parenti da chiamare, amici che vogliano chiacchierare, ognuno per i suoi motivi caratteriali.


    Come fa chi vive solo, magari pure isolato, solo coi suoi pensieri? Ho un cugino di mamma che vive in un paesino da anni, solo. No TV, no PC, solo radio. Lui dice che si è abituato. Forse perché sta bene in salute e io no?


    Help help.

  • Lui dice che si è abituato. Forse perché sta bene in salute e io no?

    Non penso. Magari lui dice cosi per non ammettere che c'è dell'altro.


    Non si può vivere senza rapporti umani. Sono anche quelli che mantengono il cervello giovane e ancorato alla realtà. Isolarsi non fa bene alla salute a meno che non si faccia per motivi religiosi o spirituali e quindi con un percorso ben preciso.


    Devi incominciare a creare una rete di conoscenze da zero. È complicato. Ma da qualche parte devi iniziare. E si comincia abbattendo il muro dell'imbarazzo e della vergogna.

    Prova a chiamare questo cugino...

  • Laonci' L'ho chiamato, io ho sempre cercato un filo di comunicazione, ma poi, dopo 90 volte che ti cerco e tu mai, mollo.


    Sono le 4.43 e non mi sento bene e non so che fare. Ho dolore alla scapola, rigidità muscolare, non ho preso tachipirina perché ho una strana nausea e mi sento come se avessi qualcosa in pancia. Nervoso? Cervicale? Reflusso? Vorrei poter chiamare qualcuno, sono spaventata. Non ho mangiato cose strane. Forse è il nervosismo, ma che mi sta succedendo non lo so.


    Ecco, ma per chi vive solo, la notte non c'è nessun supporto amico che funzioni? Chat di supporto, insomma. Prima ho rigettato saliva... Avete presente forze di stomaco? E uno può morire e nessuno lo aiuta. Oh mio Dio.

  • Ecco, ma per chi vive solo, la notte non c'è nessun supporto amico che funzioni? Chat di supporto, insomma. Prima ho rigettato saliva... Avete presente forze di stomaco? E uno può morire e nessuno lo aiuta. Oh mio Dio.

    Con me sfondi una porta aperta... io ho sviluppato una vera e propria fobia nel dormire sola.

    Purtroppo non ho ancora risolto del tutto.


    I dolori fisici che senti potrebbero essere un'influenza...

  • Con me sfondi una porta aperta... io ho sviluppato una vera e propria fobia nel dormire sola.

    Purtroppo non ho ancora risolto del tutto.


    I dolori fisici che senti potrebbero essere un'influenza...

    Perdona, ma non ricordo: tu vivi sola?


    Dormire sola non mi spiace, cioè non sono abituata a dormire con qualcuno, ma sapere che sto proprio sola a casa… Sempre tu con te, coi tuoi pensieri, paure. Mi prenderai per matta, ma mi manca il contatto fisico: un abbraccio, un gesto di vicinanza. Tutto il giorno così è da impazzire. Oggi sono andata dall'agopuntura; diceva che gira un virus gastrointestinale e forse l'ho preso. Ho stomaco e pancia sottosopra.


    Accompagnata alle 12.20, tornata alle 14.30 e poi di nuovo sola. Non riesco proprio a vivere così.


    Un tempo uscivo pure con soggetti di chat, ora non più. Sono peggiorati loro e la mia insofferenza a certi modi di fare. Non riesco a vedermi più in situazioni ludiche.


    Poi altro sgomento: mio padre dovrebbe uscire il 6 ottobre dalla struttura e non vuole andare in altre. Ma a casa non è gestibile; non ci sono soldi per una badante, che lui pensa non sia necessario. Ecco che mi risento nelle sabbie mobili.


    Perché non arriva un aiuto, un'opportunità, per me? Che mi permetta di sentirmi viva. Mi sento una prigioniera che scappa ma viene sempre ripresa.


    P.S. Ma supporti, chat notturne, non esistono?

  • C'è il telefono amico. Poi sei sicura di aver vagliato tutte le possibilità per avere un aiuto? Il tuo medico di base conosce la tua situazione? Non puoi accedere a qualche forma di aiuto economico o di assistenza, soprattutto se tuo padre tornerà a casa e sarete in due non del tutto autonomi?

  • zizifo


    Il punto è... Mio padre dicono sia capace di intendere e di volere. Viviamo della sua pensione, io da molto non lavoro. Chiederò, se posso, una pensione di invalidità, ma non cambia la vita: quella somma non basta e non è imminente.


    Nelle lungodegenze ci puoi stare due mesi, poi torni a casa o vai in una RSA, dove minimo, se rientri con un ISEE, paghi mille o duemila euro. Pure mille, fosse, vuol dire che io dovrei campare d’aria, perché abbiamo una casa ma ci sono spese condominiali pari a Beverly Hills. Aggiungi bollette, spese varie, e i soldi non ci sono. Più volte ho tentato di dire di vendere casa, ma lui urla, non vuole, e se da un lato lo capisco, perché oggi si vende male e poi dopo che faccio? Due case non ci escono. Dall'altro, con lui non si può ragionare.


    Oggi ho accennato che dal 5 ottobre ricominceremo da capo a dodici: esce da lì e che facciamo?


    Io sto soffrendo a star sola, ma con lui è impossibile vivere. Non ascolta mai, non deambula liberamente, ha la carrozzina. Ma non ci vede tanto, quindi ha bisogno di chi gli faccia da ombra, nemmeno la badante basta.


    E una badante h24, ci fosse pure posto in casa, costa più di 2000 euro.


    Capite che sono sette mesi che io mi sento un criceto sulla ruota, perché non ho soluzioni.


    Capisco che lui non voglia fare avanti e indietro da una struttura all'altra, ma io devo morire e impazzire? Non trovo soluzioni...


    Mi ha prosciugata per sette anni. Esiste lui coi suoi bisogni e tu no.


    Io dovrei guadagnare 2000 euro minimo per vivere, cercando una casa in affitto per me. Ma lui, nella nostra casa, con una badante h24 e tutte le spese, non ci arriva proprio.


    Quindi, all'atto pratico, non c'è soluzione, se non inventarsi che sta male, stare in ospedale per un po' e poi rientrare nelle lungodegenze. Mettetevi nei miei panni... Non vi sentireste col cappio al collo?

  • Perdona, ma non ricordo: tu vivi sola?


    Dormire sola non mi spiace, cioè non sono abituata a dormire con qualcuno, ma sapere che sto proprio sola a casa… Sempre tu con te, coi tuoi pensieri, paure. Mi prenderai per matta, ma mi manca il contatto fisico: un abbraccio, un gesto di vicinanza. Tutto il giorno così è da impazzire. Oggi sono andata dall'agopuntura; diceva che gira un virus gastrointestinale e forse l'ho preso. Ho stomaco e pancia sottosopra.

    Non vivo sola. Ma per questioni lavorative il mio compagno deve fare delle trasferte. Il mio primo attacco di panico serio l'ho avuto in casa da sola. E sono letteralmente scappata... fuggita... rendendo di fatto la mia stessa casa un posto ostile. Il mio cervello per mesi si sentiva in pericolo dentro casa. E' stata dura... a tuttoggi ogni tanto ho questa sensazione.

    E non riesco ancora a dormire sola in casa.


    Quando ti dico che capisco ciò che provi, è perché anche io anche se in modalità diverse...ho certe fobie...

    Ti porto anche l'esperienza di una persona accompagnata, nonostante questo, continuo a soffrire l'idea di stare a casa sola, senza nessuno.

  • zizifo


    Il punto è... Mio padre dicono sia capace di intendere e di volere. Viviamo della sua pensione, io da molto non lavoro. Chiederò, se posso, una pensione di invalidità, ma non cambia la vita: quella somma non basta e non è imminente.

    Intanto chiedi l'invalidità, anche se è poco almeno integri un po'. Visto che l'iter è lungo, ti conviene iniziarlo subito. Poi ora capisco che tuo padre è un problema, ma visto che vivete della sua pensione, se lui non ci fosse più il problema sarebbe ancora più grosso... Dovresti pensarci ora, individuare un sistema che ti permetta di vivere anche senza di lui. Dici che hai lavorato in passato: che lavoro facevi? C'è la possibilità di riprendere quell'attività? Adesso ci sono varie possibilità anche di smart working se hai difficoltà negli spostamenti, ci sono attività che si possono fare da casa. Con pazienza, senza aspettarsi grandi stipendi subito, guadagnare qualcosa ti sarebbe di aiuto, ti terrebbe occupata e allevierebbe la solitudine.

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