Rielezione di Donald Trump

  • Sì, poi in Iraq aggiungici anche la facilità del territorio... Il deserto è facile per spostarti con i mezzi, puoi muoverti ovunque. E non solo...

    'Nzomma...


    Il deserto, fidati, è il posto più merdoso dove combattere.

    Una sconfitta nel deserto è una rotta.

    Le guerre nel deserto hanno quel maledetto svantaggio di essere fatte esclusivamente a capisaldi. Ne perdi uno dopo un attacco con forza e crolli a valanga.

    O ci vai con una montagna di materiale e mezzi, e con una logistica di primo livello, o, se ti attaccano, vieni investito da una valanga.


    Del resto, se guardi le grandi battaglie compiute sul fronte desertico del '900, dalle campagne di Lawrence d'Arabia alla campagna d'Africa italiana (e tedesca), fino a Desert Storm, difficilmente le operazioni sono marginali. Anzi, sono sempre risolutive per una parte o per l'altra.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • A fare la pace si riuniscono un arabo assassino, un russo criminale di guerra e un americano pregiudicato e bugiardo, tutti con immensi giacimenti di carburante fossile... La vedo nera.

    Invece a Parigi a "fare più guerra" ovviamente per il bene degli ucraini (si come no) avevamo il padrone di casa (dai strani gusti sessuali) che praticamente governa illegittimamente da non si sa quanto tempo alla faccia della rappresentanza, n'altro che praticamente già sta a casa...dove se si ripresentasse alle elezioni forse prenderebbe il 2%, un altro ancora che a casa ha mille problemi (è una giungla ormai) ma si crede ancora l'impero coloniale dei secoli passati, un altro tizio super razzista nei confronti degli italiani che straparla a nome di non si cosa, n'altra che ha più scheletri negli armadi ma finora cade sempre in piedi (ma prima o poi arriverà il famoso giudice di Berlino ;)), poi il femminista patologico iberico che dovrebbe parlare sull'argomento quando urina la gallina...ed infine un'altra che definirla banderuola è poco.

    Bel circo Barnun...degno de Leuropa. ^^ :D

    La pace in guerra è roba per gente con gli attributi piaccia o non piaccia, per gli altri c'è il circo.

    Una sconfitta nel deserto, è una rotta.

    Le guerre nel deserto hanno quel maledetto svantaggio di essere fatte esclusivamente a capisaldi. Ne perdi uno dopo un attacco con forza, crolli a valanga.

    O ci vai con una montagna di materiale e mezzi, e con una logistica di primo livello, o se ti attaccano...vieni investito da una valanga.

    Del resto se guardi le grandi battaglie compiute su fronte desertico del 900, dalle campagne di Lawrence d'Arabia , alla campagna d'Africa Italiana ( e tedesca ) finendo a Desert Storm... Difficilmente le operazioni sono marginali. Anzi, sono sempre risolutive per una parte o per l'altra.

    Sono d'accordo ed infatti questa guerra che si combatte su tutt'altro tipo di territorio è maledettamente statica.

    Li nel deserto è vero che sei scoperto e puoi essere attaccato in forze all'improvviso od il contrario e quindi o indietreggi tanto (oppure ti arrendi) mentre si ti va bene avanzi tanto ed in maniera risoluta.

    Insomma sai presto di che morte devi morire...

    E ci sono meno caduti, feriti...ma forse più prigionieri.


    La prima guerra mondiale sul fronte occidentale si è combattuta più o meno come si sta combattendo questa (del resto il territorio è simile), qui forse c'è maggiore attività dell'artiglieria e meno assalti alla baionetta, ma questi droni...

    In un territorio dove sei letteralmente incollato al terreno nel senso che è difficile spostare i mezzi in mezzo a quei terreni paludosi argillosi, gli acquitrini che t'impantanano, i boschetti pieni d'insidie...sei se soggetto alla trappola mortale dei droni, dei terreni minati, dei missili teleguidati che sanno dove colpire, più i commandos che ti sbucano all'improvviso...non ti muovi!!!

    Questa guerra potrebbe durare 10 anni e sempre allo stesso punto staranno.


    Saggio interrompere...ma buffoni del circo barnum si mettono in mezzo purtroppo.

  • Ne avesse il potere certo no. Ma la volontà credo ci fosse.


    Ad ogni modo il mio discorso era un altro: all'epoca, i leader Ue potevano sostenere Orban in quel suo tentativo di porre fine alle ostilità tramite la diplomazia, anche se magari era votato al fallimento. Ma si sono rifiutati, e ne hanno preso le distanze.


    E oggi pretendono un posto proprio al tavolo delle trattative, e si offendono perché vengono lasciati ai margini.

    Fammi capire, tu pensi che i leader di nazioni democratiche avrebbero dovuto sostenere un autocrate (o pressappoco) nel tentativo di fermare un secondo autocrate e porre fine a una guerra?


    È ovvio che hanno preso le distanze, è un suo alleato in pratica!

  • Fammi capire, tu pensi che i leader di nazioni democratiche avrebbero dovuto sostenere un autocrate (o pressappoco) nel tentativo di fermare un secondo autocrate e porre fine a una guerra?

    Allora l'autocrate Orban che ci fa nell'Ue? Se è talmente diverso dai democratici stati europei, a tal punto da essere ritenuto impresentabile, perché non lo cacciano dall'Unione?

    È ovvio che hanno preso le distanze, è un suo alleato in pratica!

    Ad ogni modo la mia domanda verteva sulla volontà degli europei: insomma, 'sti europei vogliono la guerra o le trattative di pace?


    Perché se vogliono la guerra, allora non ci dovrebbero nemmeno volere andare a discutere con Putin, e non offendersi perché Trump non li invita. Se invece vogliono partecipare alle trattative, allora non dovrebbero continuare a dire che sostengono l'Ucraina contro la Russia, e magari essere pronti a mandare soldati quando gli americani se ne saranno andati.

  • Allora l'autocrate Orbán che ci fa nell'Ue? Se è talmente diverso dai democratici stati europei, a tal punto da essere ritenuto impresentabile, perché non lo cacciano dall'Unione?

    Beh, Orbán non è sempre stato il capo di Stato dell'Ungheria. Ad ogni modo, averlo nell'Ue è un vantaggio se conti che non averlo lo trasformerebbe in un nemico. Gli diamo un sacco di soldi e sta calmo. La speranza è che si ravveda? Il popolo ungherese prima o poi capirà che può avere di meglio? Nel tempo l'Ungheria si standardizzerà per forza alla democraticità europea? Boh, mi pare di capire che il progetto europeo sia stato un po' trascurato negli ultimi anni, non credi? Se ci fai caso, ora una delle discussioni maggiori nel Parlamento Ue è quella di togliere la possibilità ad alcuni paesi di avere il diritto di veto per le decisioni europee.

    Ad ogni modo, la mia domanda verteva sulla volontà degli europei: insomma, 'sti europei vogliono la guerra o le trattative di pace?


    Perché se vogliono la guerra, allora non ci dovrebbero nemmeno voler andare a discutere con Putin e non offendersi perché Trump non li invita. Se invece vogliono partecipare alle trattative, allora non dovrebbero continuare a dire che sostengono l'Ucraina contro la Russia e magari essere pronti a mandare soldati quando gli americani se ne saranno andati.

    Chiaramente, non essendo uno Stato unico, ci sono tante voci e i nostri media ci mettono la loro bella dose di c***** caos.


    Direi che nessuno di logico, di per sé, vuole la guerra (complotti a parte).

    Sarebbe bello volere la pace, ma cosa comporta questo? Un 5 Stelle ti direbbe che la loro pace sarebbe abbandonare l'Ucraina dal giorno zero (dove il loro periodo al governo è come fosse a.C. e il giorno in cui sono diventati opposizione d.C.), ma nel complesso il loro "volere la pace" significa abbandonare l'Ucraina, e se diventa tutta Russia fa lo stesso.


    Volere la pace significa che la fa Trump? Mmmhh... Non mi sembra si sia fatto tutto 'sto casino per poi concludere in maniera ignota. Trump alla fine parla, ma non mi sembra abbia fatto molto.


    Quindi continuiamo ad oltranza? Per ora non sta portando vantaggi particolari all'Ucraina. Certo, i russi all'inizio pensavano di concluderla in qualche mese, ma da un annetto stanno retrocedendo (di poco, ma stanno retrocedendo).


    Direi che l'Europa sia spaccata fra queste opzioni e, appena arriva qualcuno di un po' più risoluto, ci si mette anche l'Ungheria (o altri) e, per ragione X, dice che non se ne fa nulla. Ho saltato qualcosa?

  • insomma, 'sti europei vogliono la guerra o le trattative di pace?

    non dovrebbero continuare a dire che sostengono l'Ucraina contro la Russia

    Dalle dichiarazioni sembra che vogliano la guerra.


    Cioè qui il punto non è se in America ci stanno i pazzi od in Russia i dittatori ed in Europa i santi...qui se c'è gente che la vuole stoppare questa guerra, brutti o cattivi che siano è bene che la stoppino.

    Invece ora che la guerra sembra che voglia finire nascono i formalismi: "la pace la faranno i cattivi, non è giusto!"

    Allora che bisogna dire? Meglio la continuazione della guerra da parte dei "buoni"?

    Poi onestamente parlando sappiamo che Trump e Putin santi non sono e se vogliono la pace non è che lo vogliono per puro spirito pacifista, ma per interessi.

    Ma è anche interesse nostro di noi cittadini che tutto ciò finisca per i rischi di escalation pericolose e per le sanzioni, ergo inflazione, basta vedere le bollette stratosferiche che stanno arrivando.

  • Quello che mi preoccupa è lo scollamento che vedo tra i fatti, e la loro narrazione, sia dei media che dei dirigenti politici europei.

    La guerra poteva essere evitata, o conclusa in pochi giorni, attraverso le vie diplomatiche, ma c'è stato subito da parte di USA e UE (più Regno Unito) un netto rigetto di questa strada. Primo errore.


    La guerra è ormai ufficialmente vinta dalla Russia, con condizioni e un prezzo complessivo infinitamente maggiore di quello che avremmo potuto pagare usando i canali diplomatici 3 anni fa, ma l'UE - di nuovo con il sostegno dei media, in questa narrazione- sembra non prenderne atto, e va avanti con un atteggiamento quasi schizofrenico, penso al rinnovo delle sanzioni. Secondo errore.


    La triste sensazione che ho è che l'UE si stia muovendo secondo interessi geopolitici non immediatamente comprensibili da noi basso popolo, che al momento nei fatti portano solo povertà in Europa, miseria e devastazione in Ucraina. Devono esserci delle valide ragioni per proseguire con questa politica apparentemente disastrosa per le nazioni dell'Unione.

    Se poi ci mettiamo il doppiopesismo (Putin è come Hitler, ma Herzog lo accogliamo con tutti gli onori) allora questa sensazione che al quadro manchino molti tasselli mi assale ancora di più.

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