entrano in gioco le mie tendenze al perfezionismo
Eh, lo sospettavo.
Io chiamerei il wwf per ogni uomo innamorato, sono una specie da proteggere come il panda.
Peraltro va tenuto in conto che è più facile che accada ad uno innamorato, piuttosto che a uno che vuole solo zinzinnare. Quello che vuole solo zinzinnare non ha aspettative parallele e ansie a contorno.
Mostra di PiùCiao amici di Nienteansia, sono stata un po' latitante negli ultimi mesi ma comunque vi leggo spesso. Come forse qualcuno di voi si ricorderà, lo scorso anno è stato un anno parecchio difficile ma devo dire che a distanza di mesi le cose sono molto migliorate, grazie alla terapia e all'essermi messa in gioco, conoscendo nuove persone e intrecciando nuovi importanti rapporti di amicizia di cui sono molto contenta. Dunque quei sentimenti di solitudine feroci sono ormai alle spalle e questo periodo è parecchio positivo per me.
Vengo al dunque: la mia ultima relazione sentimentale è finita nel 2021, dopo di che ho avuto una frequentazione che non è mai decollata con un ragazzo. poi per più di un anno ho avvertito l'esigenza di stare da sola e fare un po' i conti con me stessa.
A fine estate fa conosco in montagna un ragazzo della mia città, che non avevo mai visto prima, e mi chiede di uscire. Lui mi prende molto intellettualmente e anche fisicamente mi piace. Un po' nerd, ma trovo dolcissimo questa suo lato, è un ragazzo attento, premuroso, sensibile, buono, presente. Diverso dai ragazzi che ho avuto in passato. Siamo usciti diverse volte e ogni volta siamo stati molto bene e in sintonia. Dopo i primi appuntamenti sono scattati i primi baci, prima di andare oltre sentivo il bisogno di aspettare un po' ed entrare più in intimità, gliel'ho detto e lui si è detto d'accordo con me.
Qualche giorno fa succede che lo invito per la prima volta a casa mia a cena, sapevamo entrambi che sarebbe successo. Io ero agitatissima. Lui mi piace, ma mi rendo conto che sto vivendo questo inizio con un discreto carico di ansia e agitazione, paura.
Dopo cena iniziamo a fare l'amore ma lui... niente. si vedeva che era molto agitato, sudava tantissimo. Io lì per lì ci sono rimasta malissimo ma ho cercato di non darlo a vedere, ci sta che ci sia ansia da prestazione, io stessa ero molto agitata, ma sicuramente noi donne lo diamo meno a vedere in quei momenti.
Insomma, la nostra prima volta insieme è stata un disastro
non me lo aspettavo, vista la sintonia sugli altri aspetti, ma tant'è. Lui non mi ha detto niente e un po' ci sono rimasta male che non abbia affrontato il discorso, secondo voi io cosa dovrei fare? Parlargliene o aspettare?
A qualcuno/a di voi è successa la stessa cosa? Come l'avete affrontata?
Ciao Paoletta, io ho 22 anni, ma ti assicuro che situazioni identiche sono capitate anche a me. Spero che questo possa essere un messaggio di conforto, almeno tra donne, haha. La prima volta con il mio attuale fidanzato non è andata "a buon fine" per una serie di motivi che non sto qui a spiegarti. Anch'io pensavo di non essergli assolutamente piaciuta, mi facevo mille paranoie, aspettandomi un messaggio in cui avrebbe chiuso la frequentazione... e invece eccoci qui, insieme da due anni. E il nostro rapporto è migliore di prima. Diciamo che neanche la seconda, e forse neanche la terza volta, è andata bene. Ci vuole tempo per creare l'intesa giusta. Io, anche nella sfera intima, mi sono fatta mille ansie e mi sono lasciata andare solo "dopo un po'". Se è la persona giusta, pian piano verrà da sé. Spero di averti rassicurata anche solo un po'. Un saluto!
però mi sarei aspettata che mi dicesse qualcosa
Premesso che ci sta un insuccesso da ansia da prestazione proprio legato all'emozione della prima volta con una donna a cui si tiene molto, il fatto che non abbia detto nulla non è così strano. Molto spesso un uomo quando fa cilecca vorrebbe semplicemente sparire.
Non sono d'accordo con chi suggerisce di non fare niente. Un ragazzo può soffrire di ansia da prestazione e far fallire il rapporto sessuale, diventando ancora più ansioso per la volta successiva, ma questo rapporto si fa in due e una ragazza ha sicuramente i mezzi sia per rassicurarlo che per accendere l'erezione... non si può dire che non deve fare niente.
Non sono d'accordo con chi suggerisce di non fare niente. Un ragazzo può soffrire di ansia da prestazione e far fallire il rapporto sessuale, diventando ancora più ansioso per la volta successiva, ma questo rapporto si fa in due e una ragazza ha sicuramente i mezzi sia per rassicurarlo che per accendere l'erezione... non si può dire che non deve fare niente.
Sono d'accordo, ma lo vedo come un passaggio successivo, se si dovesse davvero riscontrare un "problema", cosa che al momento non è.
Lei potrà sì rassicurarlo, ma anche lui, visto che non è un ragazzino, avrebbe la sua parte di responsabilità nell'esplicitare una difficoltà.
Ma al momento sono solo congetture.
Nella realtà abbiamo due persone che si sono conosciute e che si stanno avvicinando anche fisicamente, entrambe magari un po' insicure e ansiose...
Mostra di PiùSono d'accordo, ma lo vedo come un passaggio successivo, se si dovesse davvero riscontrare un "problema", cosa che al momento non è.
Lei potrà sì rassicurarlo, ma anche lui, visto che non è un ragazzino, avrebbe la sua parte di responsabilità nell'esplicitare una difficoltà.
Ma al momento sono solo congetture.
Nella realtà abbiamo due persone che si sono conosciute e che si stanno avvicinando anche fisicamente, entrambe magari un po' insicure e ansiose...
Intendevo nell'immediato quando il problema si presenta a letto, perché lui ha il corpo di un maschio pieno di zone erogene, e lei hai il corpo di una femmina con due mani e una bocca. Tranne nel caso lui soffra di ansia gravissima o reali problemi fisici, è impossibile che una ragazza non possa suscitargli una reazione.
Molto spesso un uomo quando fa cilecca vorrebbe semplicemente sparire.
Oppure avere accanto una donna che lo tranquillizzi e lo rassicuri.
È successo anche a me: dopo un inizio incerto, legato sicuramente all’emozione della prima volta, poi è andato tutto bene. Non sono stata passiva, né ho ignorato la sua incertezza, ma ho cercato di fare la mia parte e rassicurarlo.
Una volta a casa, si è ripresentato lo stesso problema, ovvero un'erezione insufficiente. Anche a questo giro lui non mi ha detto niente ma ha continuato a coccolarmi e a essere molto dolce, e io uguale.
La cosa che appare un po' strana è questo suo "distacco", una reazione neutrale fa pensare che la cosa gli capiti spesso (e quindi si è abituato).
Io comunque cercherei di stare tranquilla e di stargli vicino, evitando domande inquisitorie che potrebbero metterlo solo a disagio.
Vedrai che la cosa si sistemerà da sola. Dagli tempo.
Niente, proseguirei come nulla fosse; hai detto tu stessa che è un tipo ansioso, forse impacciato, ci sta che possa capitare una defaillance, eviterei di parlargliene in modo diretto, farei finta di nulla e gli darei altre possibilità, ma con calma, senza fretta.
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