Come uscire dalla monotonia sessuale nella coppia?

  • Quando fai l'amore con una persona che ti prende davvero a livello fisico e mentale, entrambi si è proiettati in una dimensione particolare dove ognuno dà tutto se stesso all'altro/a.

    Alla fine ci si guarda con occhi diversi, ci si sente ancora più legati e intimi.

    Almeno questo succedeva a me.

    Vero, qualità e non quantità.

    Ma non basta solo l'atto fisico, serve molto di più.


    Riguardo il tuo ultimo pensiero, sto effettivamente riconsiderando le mie posizioni troppo, davvero troppo estreme.

    E per questo desidero ringraziare chi, come te e molti altri qui, con osservazioni, consigli e critiche, mi ha spinto a riconsiderare le mie scelte.


    È un cambiamento già iniziato, vedremo a cosa porterà.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Inutile non considerare o peggio, voler reprimere, quello che ci dicono mente e corpo.

    Spontaneità...

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Che bella notizia!!!! Davvero :), mi fa piacere. È proprio così, osservazioni, consigli e critiche, specie le critiche costruttive, servono a tutti.

  • Per gioco intendo si i toys, ma più che altro...proprio un giocare assieme, un "non prendersi troppo sul serio", ridere pure durante l'amore, raccontarsi fantasie, mettere in pratica, gioco di seduzione.

    Ma quanto è bello ridere durante l'amore. Io non riesco ad interpretare il ruolo del maschio alpha, tipo 50 sfumature di grigio.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Inutile non considerare o peggio, voler reprimere, quello che ci dicono mente e corpo.

    Spontaneità...

    Lo sto imparando.

    Quel verbo da te citato, reprimere, è estremamente deleterio.

    Però attenzione alla spontaneità che potrebbe essere fraintesa, dipende sempre dalla persona con cui si ha a che fare.


    Tempo fa conobbi una donna mia coetanea: ci si piaceva.

    Lanciava messaggi contraddittori che mi confondevano: da un lato diceva di non volersi esporre, nessun coinvolgimento troppo forte, poi mi guardava negli occhi e mi diceva che nella vita bisogna anche osare.


    Difficile capire come comportarsi, o sembri arrembante o imbranato.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Tempo fa conobbi una donna mia coetanea: ci si piaceva.

    Lanciava messaggi contraddittori che mi confondevano: da un lato diceva di non volersi esporre, nessun coinvolgimento troppo forte, poi mi guardava negli occhi e mi diceva che nella vita bisogna anche osare.


    Difficile capire come comportarsi, o sembri arrembante o imbranato.

    Questo, secondo me, è una sorta di "giocare sporco"!!

    Dimostrare le vere intenzioni, è basilare.

    Ok, il gioco della seduzione, ma non ci devono essere fraintendimenti.


    Spontaneità comunque nel senso appunto di "lasciarsi andare", se lo si vuole, senza reprimere.

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Questo, secondo me, è una sorta di "giocare sporco"!!

    Dimostrare le vere intenzioni, è basilare.

    Ok, il gioco della seduzione, ma non ci devono essere fraintendimenti.


    Spontaneità comunque nel senso appunto di "lasciarsi andare", se lo si vuole, senza reprimere.

    Lasciarsi andare.....

    Se dopo una serie di piacevoli incontri (chiacchiere, cena) io mi sento così coinvolto da lei che la sfioro o "accidentalmente" le tocco una mano, lei può essere piacevolmente stupita e ricambiare o schivarsi schifata ... per il più innocente dei gesti.


    Ti assicuro che ho vissuto entrambe le possibilità e la seconda fa male.


    Rimarrà sempre il dubbio su come lei possa reagire, e lì o ci si butta o si rimane esitanti col dubbio.


    La paura della seconda opzione può precludere la prima.


    Un timido ragiona così, uno più estroverso pensa che o la va o la spacca e si butta.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Beh no, dopo una serie di piacevoli incontri addirittura schivarsi schifata non credo.

    Magari ti dice che ancora non vuole, non se la sente, che non è pronta... ma schifata? No dai, ti prego!!!

    A che pro proseguire gli incontri se per un tuo gentile sfioro o tocco di mano si palesa schifata?


    Vedi comunque, non ti conosco, ma da come scrivi e da ciò che scrivi, mai direi che sei un timido.

    Razionale, riflessivo, anche introspettivo, con degli ideali, con dei valori, ma mai direi timido.

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Se mi conoscessi si persona vedresti la mia timidezza.

    Timido si, eccome: non oso, tentenno, esito, non mi butto, penso e ripenso.... troppo cerebrale talvolta.

    Imbranato, e lo scrivo sorridendo.

    Ci sono donne alle quali piace anche questo tipo di uomo, un pochino impacciato ma mai arrembante.

    E son loro che prendono l'iniziativa.


    Una volta rotto il ghiaccio ovviamente sono più disinvolto e sciolto, ma all'inizio vado col freno tirato.


    Talvolta vivo una situazione paradossale: bloccato dalla timidezza ma al contempo spinto dall'interesse, e pure dal cuore. È come guidare l'auto premendo al contempo acceleratore e freni....si spegne il motore.


    Comunque non è da sottovalutare il peso delle esperienze pregresse, parlando di approccio uomo/donna, specie quelle negative, e per una persona introversa queste sono cose che lasciano il segno in modo molto profondo.


    È vero che chi si è scottato con l'acqua calda poi soffia anche su quella fredda.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

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