Vero, ma avevano l'età di donne non ancora all'università.
Ma va’ 22 anni non è un’età fisiologicamente avanzata per la gravidanza, figuriamoci.
Anzi la fertilità delle donne a dispetto di quello che si pensa è maggiore proprio tra i 20 e i 30, non quando sei adolescente.
Il punto vero dei parti fatti dove capitava per millenni è che la mortalità infantile e pure della puerpera era molto più alta che oggi.
Ma ahimé pare ormai evidente che l'obiettivo di questa ragazza non fosse partorire un bambino sano.
Giustamente adesso sono indagate 6 persone; ma chi mai può pensare che una ragazza che vive in famiglia e con intensa vita sociale occulti 2 gravidanze, uccida due bambini, li seppellisca e prosegua la sua vita come nulla fosse, tutto da sola.
La cosa è assolutamente impossibile, non c'è modo che abbia agito da sola.
Peraltro a mio parere ci sono moltissimi elementi da capire, tra cui il movente; oggi una gravidanza si può evitare con la contraccezione, esistono pillole del giorno dopo in libera vendita, è permesso l'aborto fino al terzo mese, ed è anche permesso partorire in ospedale e non riconoscere il bambino, o darlo in adozione; e anche fuori dalla legge, è possibile pensare mille alternative prima di uccidere un bambino, è pieno di coppie che desiderano avere figli e non riescono, se si lascia un neonato davanti a un ospedale, a una Chiesa, si troverà chi lo accoglie senza macchiarsi di un reato abietto, orrendo.
Perchè mai una ragazza che ha chiaramente accesso a tutto questo dovrebbe scegliere razionalmente di portare avanti delle gravidanze indesiderate e compiere un omicidio orribile? Per di più per 2 volte, con tutto quello che ne consegue (stress emotivo, fisico, reati...). Assodato che certamente è un delitto a cui hanno partecipato altre figure, c'è qualcosa di incapibile nell'accaduto. A mio parere si potrebbe arrivare a pensare che la ragazza ha negato la gravidanza anche a se stessa, non l'ha accettata; ha finto di non essere incinta fino al punto di crederci, è andata avanti, è andata troppo oltre, quando poi era tardi per agire legalmente, e alla fine non ha fatto altro che eliminare il bambino anche alla propria vista, un bambino per cui provava repulsione, un bambino che le ha rovinato la vita. Se l'avesse fatto una volta sola penserei a questo scenario come l'unico convincente; ma che la cosa si ripeta...questo mi lascia davvero sconvolta.
Perchè mai una ragazza che ha chiaramente accesso a tutto questo dovrebbe scegliere razionalmente di portare avanti delle gravidanze indesiderate e compiere un omicidio orribile?
Questa è anche la mia domanda. Esistono tutte le opzioni che hai citato tu. Spero che non sia per bigottismo dell'ambiente sociale per cui l'aborto no, l'affido no ecc...e questo è il risultato.
Se non fossero stati due neonati a essere trovati sepolti in giardino ma due persone adulte di certo avrebbero preso provvedimenti.
Però i provvedimenti sono da prendere nel quadro della legge, non si sbatte la gente in galera per acclamazione popolare. E' stato chiesto l'arresto dalla procura e il GIP ha rifiutato, anche perché la custodia cautelare serve a evitare la fuga, l'inquinamento di prove o la reiterazione del reato, evidentemente hanno valutato che questo rischio non c'era. Se cambia il quadro delle indagini cambierà anche la disposizione.
A me quello che lascia più sconvolta è che questa continua ad andare in giro e l'hanno vista a fare l'aperitivo con le amiche.
Se non fossero stati due neonati a essere trovati sepolti in giardino ma due persone adulte di certo avrebbero preso provvedimenti.
Vale meno la loro vita perché sono neonati?
Questa è di una famiglia della Parma bene, non una poveraccia come la Pifferi sbattuta subito in galera e sottoposta alla gogna mediatica.
Che schifo.
Io penso che non l'hanno arrestata per meglio proseguire le indagini e capire il contesto, non per una questione di reddito.
Spero che non sia per bigottismo dell'ambiente sociale per cui l'aborto no, l'affido no ecc...e questo é il risultato.
Mi sembra improbabile che per bigottismo si tolleri un omicidio...
Mi sembra improbabile che per bigottismo si tolleri un omicidio....
Beh nelle intenzioni della ragazza mica sarebbe emersa la cosa.
Mentre invece partorire ed affidare il bambino in ospedale avrebbe probabilmente creato scandalo.
Comunque troppe cose non tornano, concordo.
Tra le cose che non tornano: come è possibile non assumere contraccettivi, p∙∙∙o mondo.
Io penso che non l'hanno arrestata per meglio proseguire le indagini e capire il contesto, non per una questione di reddito.
Io penso che gli inquirenti abbiano molti elementi in più in mano rispetto a quanto sappiano i giornalisti e l'opinione pubblica.
Giustamente stanno mantenendo il riserbo vista al delicatezza delle indagini.
Ma dietro questa vicenda secondo me c'è molto, molto di più.
Premessa:
Ha 22 anni, di costituzione non è grossa anzi.
A livello mentale nega la gravidanza, si prende molta cura della sua immagine, mangia poco, il bambino cresce poco, si mette sotto la gabbia toracica così che il rigonfiamento della pancia non si veda. Lei quando è vestita indossa abiti larghi o, chissà, qualcosa di contenitivo per il ventre.
A 22 anni la mente sa ragionare bene e spesso anche con una capacità eccentuata di andare oltre alla logica e al pragmatismo. Ma la maturità e la gestione delle emozioni sono questioni soggettive e a quell'età i ragazzini possono essere ancora fragili ed impacciati da quel punto di vista.
Ha una relazione con il ragazzo ma in realtà non va bene come dice e si parlano, si messaggiano, ma fra di loro c'è un freddo imbarazzato, se lo fanno lo fanno a luci spente e magari non è un granclui è un bravo ragazzo ma la verità è che c'è una certa distanza fra di loro.
I genitori sono risucchiati dalla loro vita, stanchi e frustrati di una frustrazione che non si può esprimere perché la vita che hanno costruito è il prototipo di quella che vorrebbero tutti, che molti hanno. Comune.
Così si distraggono riversando il loro bisogno di leggerezza all'esterno, nel lavoro, nella parrocchia, nelle amicizie spente e conservate per abitudine, per mancanza di alternative, per affetto. Ma in realtà non si sentono più.
Ipotesi: lei resta incinta ma non ha il minimo desiderio né di maternità né di responsabilità. Non vuole il cambiamento nella sua giovane vita. Va nel panico.
Se lo dicesse ai suoi succederebbe una catastrofe. Forse i suoi genitori sarebbero felici ed anche il fidanzato. Ma lei no. Nel corpo ce l'ha lei, la gravidanza è sua il parto anche. E lei non vuole.
Nega. Nega all'inverosimile e fa negare.
Perché la verità è che lì in quella famiglia una cosa così grossa non la voleva nessuno.
Infrangere le idee per costruire sulle persone e sulle cose, sulle situazioni e sul futuro.
Così in una sorta di storia perversa la ragazza nel silenzio nega e con l'assenso inespresso di tutti, perché inespressa è la richiesta stessa di negazione, ognuno si rinchiude nella propria cecità salvifica.
E poi ammettere la verità si fa sempre più difficile perché significherebbe ammettere di aver omesso le proprie responsabilità la volta prima e quella prima ancora e così si arriva alla fine delle gravidanze.
Da lì ammettere è impossibile perché genitori, fidanzati ed amici non sono in grado di concepìre, come non lo siamo noi, che si possa arrivare a tanto. E lì, sì, davvero non possono vedere
Gli unici che riescono a farlo sono il cane e la nonna.
Dico la verità, non mi piacciono le versioni romanzate dei fatti di cronaca come quella sopra.
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