Deve essere successo ma devo aver reagito da passivo aggressivo.
Al contrario mio padre senza supponenza mi chiede "non esci questo fine settimana?" quando avevo accettato che se non c'erano inviti stavo a casa, gli ho risposto "e dove c∙∙∙o vuoi che vada?", e ho continuato a lavorare tutto il weekend...
Cosa ne pensate? Qual è la vostra situazione?
Rispondo secco alla domanda: la mia situazione era molto simile alla tua.
I miei negli anni si sono prodigati per cercare di farmi capire quanto fosse importante, sia per il presente che in ottica futura, imparare a costruirmi relazioni sociali. Ci hanno provato con le buone e con le "cattive" (rimproveri, frecciatine...). La mia indole mi portava a chiudermi su questo tema e quindi non prestavo ascolto ai loro incoraggiamenti, ora me ne pento.
Al tempo stesso, però, ci sono sempre state fasi in cui la frecciatina diventava frecciatona. Sia sul tema amici ("sono tutti fuori stasera che è sabato e tu sei sul divano col tablet") sia sul tema ragazza ("manco un nipotino vedrò").
Ho scritto tutto questo all’imperfetto perché quando qualche anno fa ho iniziato a sgretolarmi psicologicamente e col tempo è emerso che questo tema della socialità/amore è uno dei miei punti più deboli si sono resi conto da soli che non potevano più andare giù modello sfondamento.
Non che sia completamente sparita la frecciatina occasionale, ma il clima è diverso.
Mi sarei tenuto più volentieri le frecciatone al posto di una salute mentale sofferente, però.
Anche a me è capitato parecchie volte (non sul ragazzo perché ho avuto una crisi maggiore durata anni sul tema e non si permetterebbero), certa gente sembra che abbia il radar per farti saltare i nervi. In particolare mio padre ha questo dono di dover sempre dire la cosa più sbagliata al momento più sbagliato. Io rispondo male e palla al centro.
Anche a me è capitato parecchie volte (non sul ragazzo perché ho avuto una crisi maggiore durata anni sul tema e non si permetterebbero), certa gente sembra che abbia il radar per farti saltare i nervi. In particolare mio padre ha questo dono di dover sempre dire la cosa più sbagliata al momento più sbagliato. Io rispondo male e palla al centro.
Il radar, un vero talento distruttivo. Delle volte sarebbe sufficiente aspettare un attimo a dire la cosa sbagliata e comunque peserebbe di meno. E invece no, sempre nel momento di massima fragilità.
Se le domande/osservazioni inopportune vengono fatte con tatto e delicatezza (e l'interlocutore non ha intenti polemici) si può rispondere con calma e sincerità; in caso contrario, a maggior ragione se accompagnate da "frecciatine" offensive, breve invito a farsi i c-i propri e la cosa finisce là.
Occasionalmente mi venivano dette cose così dai genitori, molto più spesso dai nonni. Per la serie, già avevo un senso del valore di me bassissimo perché non riuscivo ad avere una vita sociale come gli altri, e loro si impegnavano a farmi sentire ancora peggio. Poi si chiedevano perché non andavo mai a trovarli.
Un consiglio: ignorali e concentra tutte le tue energie sul trovare lavoro ed andartene di casa. Lontani da queste influenze negative si sta meglio.
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