Sensazione di testa leggera

Buongiorno a tutti, vorrei capire che cosa sia questa sensazione.

Spesso, soprattutto verso la metà del pomeriggio, mi trovo a "dormire" pur essendo sveglia.

Non so bene come spiegare questa sensazione, ma è come se mi trascinassi, come se la mia testa fosse leggera; non sono confusa/distratta, ma è come se vivessi senza riuscire ad essere totalmente presente a me stessa.

Guido, cammino, parlo con le persone, ma anche se provo a scuotermi non mi riprendo.

La mattina non mi capita quasi mai e nemmeno la sera (inteso come orario di andare a dormire), è proprio nel primo pomeriggio che mi capita più spesso.

A volte mi dico "eppure ho dormito stanotte (vengo da 3 anni di notti in cui dormivo 3 ore/venivo svegliata in continuazione, mentre adesso riesco a fare anche 5 ore filate), eppure ho preso il caffe"...

Non è semplicemente sonno.

Temevo fosse quella.

Da bambina ho vissuto episodi di derealizzazione, ho letto per la prima volta il termine qui nel 2016, dove racconto di quel periodo.

In seguito la terapeuta mi disse che sì, lo erano, ma che era soltanto una fase, siccome stavo vivendo dei traumi.

Però erano diversi: ero terrorizzata, sentivo come un'oppressione, come se delle forze/voci potessero schiacciarmi e annientarmi, le sentivo proprio, tutto attorno a me era diverso, percepivo gli oggetti diversamente, i suoni diversamente (era tutto accellerato), gli oggetti erano più viscidi, allungati... capite bene che ero terrorizzata e no, non stavo sognando.

È difficile anche soltanto parlarne perchè ho timore che si ripresenti.

Io pensavo che fosse quella la derealizzazione.

Citazione da Oltre_la_rupe

No non lo è.

Ma la depersonalizzazione non è la conseguenza di un trauma?

Sì.

A detta della psicologa, infatti, è probabile io abbia rimosso qualcosa.

Citazione da Oltre_la_rupe

Mentre ora vivi un'esperienza molto più blanda di quelle esperite da bambina, dico bene?

Certamente.

Mi sento intontita, come sotto farmaci (non prendo nulla e non ho mai preso nulla di pesante, solo paroxetina che non mi dava questo effetto assolutamente).

È come se "non sentissi" quello che faccio, come se camminassi/guardassi ecc ma sempre con un velo di intontimento.

Da bambina ero terrorizzata, l'esperienza più brutta della mia vita.

Piangevo ma anche il mio pianto mi infastidiva perchè lo percepivo sonoramente diverso.

Non mi sono mai spiegata cosa fosse, ho sviluppato un doc per prevenire quelle cose, doc che mi ha levato la psicologa a quel tempo.

Ero convinta di poterle controllare, e alla fine le ho controllate.

Bastava non farle iniziare, una volta iniziate non penso potessi fermarle.

Forse ero matta da bambina

Lo chiamavo "il mio mal di testa", perchè capivo partire dalla testa, ma non era dolore alla testa ma confusione e percezioni alterate.

Sto probabilmente andando fuori tema, ma è un po' anche per paragonare le due esperienze.

Citazione da Oltre_la_rupe

Ciao. Io vivo così da anni ed ho sentito le più svariate teorie, dall'eccesso di carboidrati allo sfasamento quantico della linea temporale.

Mi sono chiesto infinite volte da cosa dipenda perché è un po' inquietante effettivamente.

Però non ho mai trovato la risposta.

Tutto sommato sono ancora vivo.

Lo sfasamento quantico è interessante