Buongiorno ragazzi/e.
Data la mia scarsa esperienza di relazioni non so esattamente cosa stia succedendo nella mia vita.
Mi sto frequentando con una ragazza ma ne vedo più i lati negativi che positivi ma non so se è perché mi sto accontentando e quindi non sono pienamente soddisfatto o se è solo una mia forma di disfattismo del tipo "tanto ormai".
Ci siamo conosciuti un anno fa in un app date e in questo lasso di tempo ci siamo visti 4 o 5 volte. Il motivo principale è la grande distanza fra le nostre città e che lei non sia automunita mentre io ero stremato dal lavoro fino a quest'inverno.
Quando mi ero iscritto nell'app date stavo attraversando un periodo orribile fra i peggiori della mia vita e stavo rielaborando un amore non corrisposto finito male. Quindi mi ero detto "Hai 3... anni, devi farti andare bene la prossima che trovi. Accontentarti come dicono tutti".
Di primo acchito questa ragazza ha molti lati positivi: fedele e interessata ad una storia seria e credetemi di questi tempi è raro. Non se la tira, è una brava persona ed ha alte abilità sociali, cosa che a me manca e in quelle poche occasioni mi ha anche presentato la sua compagnia e devo dire che mi sono trovato bene, cosa rarissima con i miei coetanei.
Ma logicamente anche la compagnia è lontana dalla mia città.
Per alcuni versi sembra persino essermi complementare.
Ma ci sono dei lati negativi, il primo fra tutti è che sia pesante e mi sento a volte soffocato solo per i messaggi che mi manda.
Poi lei stessa ha affermato che quando mi sente (WhatsApp) si sente bene altrimenti le manco.
A me questa non sembra un'ottima cosa perche' ci si dovrebbe sentire bene anche da soli e poi avrebbe senso se fossimo innamorati ma non possiamo esserlo vedendoci così raramente.
E poi (lo so sarò cattivo) non mi convince la sua famiglia: me li ha mostrati e sono indubbiamente delle brave persone ma sono piene di problemi e questo mi ha portato a domandarmi: perché nella mia vita attiro solo persone con situazioni complicate? E questa caratteristica di me io non la sopporto e vorrei che non ci fosse. Come se significasse arrendersi al fatto che non sarò mai normale e che quindi avrò una vita più difficile probabilmente per sempre.
Io ho paura che non me la racconti del tutto giusta su se stessa: mi ha detto di avere qualche problemino di salute, il più rilevante dei quali costituisce un problema nel lavoro. O almeno da quello che ho capito (perché non sembra avere le idee chiare nemmeno lei). Si lamenta spesso del suo lavoro attuale ma alla fine non lo cambia dicendo che si trova bene (?) Io non vorrei che la verità fosse che ha delle difficoltà a trovare un impegno perché immaginando una futura convivenza a me non piacerebbe essere quello che "mantiene" l'altro perché l'unico con un lavoro stabile e ben retribuito.
Fisicamente non mi piace e la cosa strana è che lei sembra aver fatto di tutto per mostrarmi "il peggio" di lei (nei primi video che mi inviava mi ha fatto l'elenco dei suoi difetti fisici, cosa che trovo priva di senso e un po' di cattivo gusto).
Ma ho sorvolato su tutto ciò per concentrarmi sulla persona e se dopo un anno non l'ho ancora mandata a quel paese forse un motivo c'è.
Purtroppo, dato l'ostacolo costituito dalla lontananza, sto anche lasciando il lavoro così da essere più libero di incontrarla, altrimenti il tempo passa e non si concretizza nulla.
Però ho paura che in questo momento io stia agendo sotto l'impulso di una sorta di "rompitura di ***** generale e totale" in cui sono così scocciato e insoddisfatto che non me ne importa più nulla di niente. E temo in futuro di pagarne il prezzo.
Lei è molto presa, mi tiene sempre la mano, parla con me di molti progetti ipotetici (ma quando le avanzo io un'idea -professionale ossia quella di metterci in proprio assieme- temporeggia o la respinge), appena mi faccio vivo (le ho chiesto di tenere un po' le distanze perché mi sentivo soffocato) riprende a mandarmi numerosi messaggi, troppi secondo me.
Non vorrei che tutto questo entusiasmo fosse una bolla di sapone che poi svanirà al momento di concretizzare.
Secondo voi sono troppo severo nel giudizio e sono frenato da paure mie oppure al contrario voglio per forza fare andare bene una cosa che non può?
Scusate la lungaggine, pazientate con le mie seghe mentali.