Salve a tutti, mi presento: sono un ragazzo di 30 anni che ha da poco finito l'università. Non saprei davvero da dove cominciare, l'ultimo periodo è stato veramente difficile. Non mi è facile scrivere, in questo momento mi vergogno molto per il mio malessere, vorrei solo che tutto fosse diverso e che la vita non fosse così dura. Da poco ho cominciato una terapia cognitivo comportamentale (dopo avere fatto qualche anno di analisi con una junghiana). È emerso che ho una struttura ossessiva, un forte tratto malinconico, e problemi con l'ansia (soprattutto l'ansia di controllo). Ho una bassa autostima, un super io ipercritico, non riesco ad apprezzarmi e sono molto insicuro nella vita. Ho preso una laurea che mi dà poche chance occupazionali. Io vorrei insegnare (ma in realtà non ne sono sicuro neanche io, ho proprio paura del mondo del lavoro) ma la mia classe di concorso è bloccatissima. Non so bene cosa fare della mia vita, sono molto deluso e spaventato sotto diversi ambiti. Ho paura di cominciare a lavorare e diventare "adulto" una volta e per tutte, soffro di stanchezza cronica e ho paura di non riuscire a farcela. In più non ho particolari sogni, l'unica cosa che ho sognato fortemente nella mia vita è stato l'amore romantico (ma non ho ancora avuto una ragazza, per difficoltà mie o qualche rifiuto). Ho una fortissima paura di vivere, di lasciarmi andare, di crescere. È come se rimandassi la vita adulta il più possibile, perché ho paura di non farcela o perché non trovo nulla di desiderabile in essa (a parte l'amore e le relazioni sessuali). Ultimamente ho pure delle fantasie sessuali ossessive che mi disturbano (devo parlarne col terapeuta, ma mi viene difficile). Insomma, mi sento proprio giù e molto impaurito. Una parte di me vorrebbe chiudersi in casa e rinunciare ad adattarsi alla società. Un'altra vuole lottare a tutti i costi. Sto valutando anche di cominciare una terapia farmacologica, ma ho paura anche di quella. Davvero, certe volte non so come fare e ho paura di non farcela. Grazie per questo spazio
Mi sento a pezzi
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Qubit
Approvato il thread. -
Non devi vergognarti di niente, qualunque cosa hai da dire noi siamo qui per ascoltarti senza giudicarti.
Purtroppo il mondo degli adulti comporta responsabilità, scelte, fallimenti e momenti di sconforto. Sentirsi sbagliati, inadeguati è più frequente di quanto pensi. Ma se non provi e fai degli errori, non saprai mai qual è la tua strada.
Più che una terapia farmacologica è meglio il percorso di psicoterapia. Bisogna capire da dove provengono tutti i disagi che hai elencato.
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Ormai sono quasi 8 anni che ho un livello energetico bassissimo. Il mio terapeuta dice che secondo lui non soffro di depressione (in senso stretto, intesa come depressione maggiore), ma io sono costantemente stanchissimo. È come se non riuscissi mai a recuperare veramente le energie (non ho un sonno eccellente, sicuramente). Mi sono laureato a marzo ed ho una paura tremenda di cominciare a lavorare o avere impegni giornalieri, perché mi sento sempre con il pilota automatico e ho paura di non reggere la fatica. Non so neanche bene cosa voglio chiedere, credo sia solo uno sfogo e basta.
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Il passaggio dal mondo della scuola/università al mondo del lavoro è sempre un passaggio delicato, perchè di fatto segna la fine di un'era e si pone come un moderno rito di passaggio, sensibilmente meno brutale rispetto a quelli antichi, ma comunque in grado di sconvolgere
(ecco, adesso che ho usato l'emoji all'interno del testo sai che sono un vecchietto).
Tornando a noi, come ti è stato già detto nei commenti precedenti, non c'è nulla di male nell'ammettere di soffrire e di cercare aiuto per risolverlo. Ciò che tuttavia mi ha colpito nella tua lettera è che non citi mai un amico, un famigliare, una persona di cui ti fidi, qualcuno con cui tu possa parlare. Hai parlato dello psicologo, certo, ma è chiaro che l'aiuto che ti può dare quest'ultimo deve rimanere per tutta una serie di motivi su un piano strettamente professionale.
Non sono uno di quelli che pensa che per guarire ci si debba circondare di amici e conoscenti, anzi, molte delle mie battaglie interiori le ho risolte da solo (solo in un caso sono stato costretto ad assumere farmaci per la depressione). Ma mi sembra che tu in questo momento abbia bisogno di una persona che ti appoggi una mano sulla spalla e ti dica: "va tutto bene". Detto questo non ti aspettare comunque che le persone, psicologi compresi, facciano i miracoli. Ognuno di noi ha il suo fardello da portare e imparare a guardare le cose con lucidità e distacco rimane sempre la soluzione migliore, anche se ci vuole tempo e non è sempre così facile applicare questa filosofia nella vita vera. Rispondimi pure si ti va
. Un abbraccio.
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Grazie a tutti per le risposte che mi sono arrivate. Rispondo a Scacciapensieri: gli amici li ho, fidati. Ma ultimamente neanche il dialogo con loro riesce ad aiutarmi. Ho una splendida famiglia anche, ma non so in che modo potrebbero aiutarmi. Ricevo incoraggiamenti, ma in questo periodo mi sento proprio paralizzato. Poi questa stanchezza cronica che mi affligge mi fa temere ancora di più il futuro. Capisco che è un circolo vizioso, ma in questo periodo è così. In generale mi sembra che tutti (o, quantomeno, la maggior parte) abbiano un sacco di sogni nel cassetto, progetti, desideri ecc. Io invece ho difficoltà a dire bene cosa desidero, non sento con forza il richiamo del futuro. Mi sento un po' claudicante nel buio. Non so, è un periodo un po' così.
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Sei stanco, tutte le energie le adoperi nel presente, ci sta che non ti rimanga energia per pensare al futuro e per ricamare sogni e desideri. Perciò ti consiglio di prenderti cura di te nell’oggi. Quella stanchezza cronica ha bisogno di essere guardata e capita. Capisco la difficoltà nell’entrare nel mondo del lavoro dopo il percorso universitario, parti da qualche cosa, anche piccola e che non ti convince del tutto, poi piano piano si vedrà. Che materia ti piacerebbe insegnare?
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Sei stanco, tutte le energie le adoperi nel presente, ci sta che non ti rimanga energia per pensare al futuro e per ricamare sogni e desideri. Perciò ti consiglio di prenderti cura di te nell’oggi. Quella stanchezza cronica ha bisogno di essere guardata e capita. Capisco la difficoltà nell’entrare nel mondo del lavoro dopo il percorso universitario, parti da qualche cosa, anche piccola e che non ti convince del tutto, poi piano piano si vedrà. Che materia ti piacerebbe insegnare?
Sono laureato in filosofia, ma è molto difficile poterla insegnare, purtroppo. Pochi posti e settore molto saturo. Penso che, come molti, proverò con il sostegno.
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BlackSwan93 un abbraccio
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