Sono in stallo e sessualmente frustrato

  • Buongiorno a tutti, è da parecchio tempo che "lurko" questo forum perché mi interessano questioni psicologiche, di genere, relative ai rapporti tra le persone e i sessi. Ho deciso ora di buttar giù qualcosa che mi riguarda, in questa sezione (anche se lo so, in ballo non c'è solo il sesso, ma tanto altro dietro...).
    Sono un uomo di 38 anni sessualmente frustrato. E fin qua... so che ce ne sono tanti. Il mio caso, cercando di sintetizzarlo, è andato come segue.
    Sono stato un cosiddetto kissless virgin fino a pochi anni fa. Non ne ho mai fatto una questione di bellezza (semmai, esteticamente, so di avere dei limiti quanto a postura e non verbale). Da adolescente ero uno sfigato, da quel periodo in avanti ci ho provato con pochissime ragazze di cui mi ero innamorato o infatuato o che ho trovato carine, e forse più alla mia portata di altre o fisicamente attraenti al punto tale da spingermi a qualche azione. In pochi casi sparsi negli anni sono uscito dalla mia comfort zone oppure ho abbozzato tentativi ma con risultati penosi. Ho tirato avanti così per un mucchio di anni, con la masturbazione e la pornografia. Mi pesava? Certo, ma... più o meno: non sono asessuato, ma dall'altro lato sono abituato a essere single. Tendenzialmente introverso, ho degli interessi - e qualche amicizia: ce ne sono state anche femminili - una libido mobile, a compensare.
    Cinque anni fa ho iniziato a pensare più seriamente alla possibilità di rompere il muro dell'inattività e inesperienza sessuale, a pagamento. Mi sono detto: chi/quanto sto aspettando? C'è stata una prima esperienza, non negativa, e da lì in poi per me fare sesso ha cominciato a significare andare con "loft girl", poche volte l'anno, scelte non a caso, di solito con certe qualità fisiche (o recensioni) tali che mi pareva potessero valere l'esborso (non enorme). Sfizi, delle volte, piacevoli (però brevi). L'anno scorso ho iniziato a frequentare una sugar babe, una ragazza giovane e fisicamente piuttosto attraente, vedendola finora una manciata di volte: questo tipo di incontri ha parzialmente preso il posto di quelli con loft girl (nei quali sono ricaduto, pentendomene: mi sono capitate esperienze frettolose o con ragazze dalla pessima attitudine).
    In questi ultimi due tipi di esperienze mi sono scontrato con la troppa inesperienza accumulata e non fatta quando era tempo: pur mandando così a quel paese quella nel corteggiare/saperci fare prima di andare a letto, è emersa quella nel fare sesso, con buona pace dello stereotipo per cui il maschio sempre a secco la volta che fa sesso diventa una belva insaziabile priapica. Fatto sta che ho problemi di ansia da prestazione e non sono ancora riuscito (!) a fare l'amore classicamente con una ragazza. Mi sono spesso interrogato sui perché, alcuni dei quali dovrebbero essere evidenti già dalla mia storia pregressa. Inoltre, non sono amico del preservativo e (anatema!) non provo una particolare attrazione per l'organo femminile, questa parte "misteriosa" del corpo femminile: quando si va a parare lì mi spengo. Per fortuna almeno parte delle mie esperienze di sesso sono comunque state divertenti e sufficientemente appaganti, secondo me. Tra cui l'ultima, risalente a qualche mese addietro: lì è andata leggermente meglio, e da allora è salito il mio livello di eccitazione, sono rimasto "infiammato", quasi tutti i giorni provo desiderio di masturbarmi (non sempre lo faccio).

    Però, a causa della non esperienza e attrattività, per provare a fare sesso senza pagare sono consapevole, al netto del politicamente corretto o di proclami disneyani, che dovrei brutalmente accontentarmi, stanti tutti i miei limiti e mancanze (peraltro: alla mia età non conduco una vita indipendente, e ciò potrebbe costituire una, non l'unica risposta alla domanda "Ma non vuoi una storia seria?"). Però NON RIESCO, non me la sento. La mia libido non è così alta da farmi cercare una ragazza qualunque. A me, purtroppo, piacciono le belle ragazze, o almeno carine, o almeno che mi dicano qualcosa a livello estetico/fisico. Mi interrogo spesso, da uomo che osserva altri uomini, sulle scelte apparentemente di grande compromesso che hanno seguito alcuni che conosco: uomini non particolarmente attrattivi, o single cronici o quasi, che a un certo punto si sono messi con ragazze diversamente attraenti e in forma, dei tipi che in alcuni casi, prima, avrebbero disprezzato. E mi domando se dovrei anch'io fare così, per concretezza. Ma mi manca motivazione, psicologica e sessuale.

    In definitiva, mi pesa più di prima la grande difficoltà, per un uomo men che medio come me ma con dei desideri come tutti, di arrivare al sesso, si intende senza pagare. Le leggi di mercato, di domanda e offerta nei rapporti fra i sessi. Che poi, pure pagando, le mie disponibilità economiche sono risicate, quindi fra un incontro e l'altro non può che passare del tempo, e in mezzo c'è spazio per tanto desiderio inappagato, innaturalmente.
    Ho tentato la strada dei siti di annunci per persone desiderose, ma pure lì la selettività è spietata per un singolo etero se non hai le carte giuste, di fisico ed esperienza provabile (e spesso, di misure).
    Aspetto il possibile prossimo incontro con quella sugar babe, forse si vede all'orizzonte la prossima volta in cui farò del sesso. Da un lato in maniera probabilmente limitata a causa mia, e pagando; dall'altra però con una ragazza effettivamente attraente. Sono consapevole che dovrei affrontare con un andrologo/sessuologo le mie scarse capacità nel sesso e penso di farlo, ma è pure difficile dopo testarsi con rapporti non vicini l'uno all'altro.

    Insomma, un casino in cui sono impantanato. Opinioni, consigli sono ben accetti; rimproveri un po' meno, please :)

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Dal mio modesto punto di vista dovresti innanzitutto cominciare a lavorare seriamente su te stesso. Senza dovermi rispondere perchè sono cose tue personali, dovresti chiederti come mai non sei/non vuoi diventare economicamente indipendente? Come mai non lavori sul tuo aspetto fisico con sport/estetista/parrucchiere/negozi di vestiti?

    Ti direi, una volta economicamente indipendente, prendi e fatti una vacanza in solitaria in spagna, in bulgaria, a cipro...vedrai quante donne ci sono al mondo e con la curiosità della scoperta e col divertimento della sfida vedrai che verrà tutto naturale, dal bacio all'atto sessuale.

    L'indipendenza economica è il caposaldo che darebbe il via a tutta una serie di cose, sia mentalmente che materialmente.

    Senza soldi non si canta messa...ma non nel senso che devi conquistare le donne pagando ma nel senso di crearti un tuo ego, un tuo personaggio, da crescere, da curare e da utilizzare per fare colpo sul gentil sesso.

    Le donne, soprattutto ad un'età come la tua, non guardano molto al portafoglio ma uno che (da quanto ho capito) vive con la mamma avrà sempre scarsissime possibilità di trovare una donna, a maggior ragione se la vuoi bella come dici tu.

    Come tu (giustamente!) hai delle pretese estetiche sulle donne, così loro ce l'hanno su di te, non solo prettamente estetiche ma sicuramente sociali/attitudinali essendo loro più emotive.

    E soprattutto ricorda che prima ancora di provare a fare sesso, devi farle divertire e star bene, creando un ambiente e un rapporto interpersonale rilassante e senza pressioni...vedrai che saranno loro a chiederlo a te il sesso.

    In bocca al lupo.

  • Penso che la tua problematica sia riassumibile in una scarsa abitudine alla realtà. Mi spiego meglio: nella condizione in cui vivi hai "addestrato" la tua funzione sessuale ad avere a che fare con te stesso o con donne che bene o male hanno una determinata impostazione (da joytoy/doll [in fondo la legenda]). Questo fa si che la tua libido reagisca di conseguenza e si trovi spaesata quando si tratta di avere a che fare col mercato reale.


    A 38 anni l'abitudine sarà piuttosto consolidata, non impossibile da rimuovere, ma probabilmente una sorta di imprinting sessuale. Come fosse quasi una parafilia.


    Non è da escludere anche un legame con il pagare per ottenere. Si tratta di un gesto che può suscitare emozioni e trigger talvolta anche nell'uomo che paga e non solo nelle donne che ricevono.


    In questi ultimi due tipi di esperienze mi sono scontrato con la troppa inesperienza accumulata e non fatta quando era tempo: pur mandando così a quel paese quella nel corteggiare/saperci fare prima di andare a letto, è emersa quella nel fare sesso, con buona pace dello stereotipo per cui il maschio sempre a secco la volta che fa sesso diventa una belva insaziabile priapica.

    Lo stereotipo in questione ovviamente è abbastanza falso, però per un motivo o per l'altro "a secco" mi pare che tu non sia mai stato. Considera che anche la masturbazione, se supera certi livelli: abbatte la libido.


    Per fortuna almeno parte delle mie esperienze di sesso sono comunque state divertenti e sufficientemente appaganti, secondo me. Tra cui l'ultima, risalente a qualche mese addietro: lì è andata leggermente meglio, e da allora è salito il mio livello di eccitazione, sono rimasto "infiammato", quasi tutti i giorni provo desiderio di masturbarmi (non sempre lo faccio).

    Questo perché forse, anche se la cosa è passata per inconscio, nell'ultimo rapporto c'era qualcosa di più o di diverso.


    Mi interrogo spesso, da uomo che osserva altri uomini, sulle scelte apparentemente di grande compromesso che hanno seguito alcuni che conosco: uomini non particolarmente attrattivi, o single cronici o quasi, che a un certo punto si sono messi con ragazze diversamente attraenti e in forma, dei tipi che in alcuni casi, prima, avrebbero disprezzato. E mi domando se dovrei anch'io fare così, per concretezza. Ma mi manca motivazione, psicologica e sessuale.

    Non pensare che le donne non "ripieghino" su uomini che considerano al di sotto del loro standard. Credo a livello soggettivo accada ancor più spesso che agli uomini.


    La motivazione viene dalla necessità. Per un motivo o per l'altro questa necessità manca, poiché soddisfatta da tutti i surrogati.


    A spingere le persone a tornare a un livello di aspettative realistico è la necessità (e la mortalità). Per le donne è spesso l'orologio biologico associato al desiderio di maternità (a volte è solo l'orologio), per gli uomini è desiderio di paternità o talvolta solo di serenità; il bisogno di una guida. Non da meno il fatto che la donna che si accompagnano diventa proprio quella "guida" per la loro vita.


    Una cosa del genere non si può fare con una doll o una joytoy, quantomeno non fin tanto che vestono quei panni.


    Ti assicuro che tanti ripieghi, sia maschili che femminili, non sono dettati dall'accontentarsi, ma dall'aver scoperto che oltre l'aspetto sessuale c'è molto di più. Il tuo punto di vista al momento soffre di una naturale polarizzazione sessuale data dall'inesperienza nei rapporti.


    Le leggi di mercato, di domanda e offerta nei rapporti fra i sessi. Che poi, pure pagando, le mie disponibilità economiche sono risicate, quindi fra un incontro e l'altro non può che passare del tempo, e in mezzo c'è spazio per tanto desiderio inappagato, innaturalmente.

    Per poter cambiare impostazione sessuale (quella data dall'abitudine) è necessario ridurre, fino quasi ad azzerare quella fase "innaturale". Devi rimetterti "in difficoltà", in modo che la necessità possa fare la sua parte.


    Un modo interessante penso possa essere quello di avere a che fare con una no-pro (alla fine metto una legenda dei termini).

    Avere a che fare con una proxy potrebbe aiutarti nella transizione dalla situazione attuale a qualcosa di più reale, poiché anche se ti frequenta per convenienza personale: il suo rapporto non è esclusivo, ovvero non ti frequenta solo per quello. In questo modo avrai anche la possibilità di esplorare altri aspetti che al momento ti sono sconosciuti o quasi.



    LEGENDA:

    Per no-pro: intendo una donna che ti frequenta per benefici economici indiretti e che non ha tutti quei filtri pre-impostati tipici delle doll o joytoy. Non è "professionale" come una sugar baby. Se la offendi non ti sorride: se ne va. Il rapporto è quindi più "onesto" per quanto riguarda tutti gli altri aspetti.


    Per doll o joytoy intendo prostitute o comunque professionali, sia nell'aspetto che nel modo di porsi, sia nell'estetica.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Sul diventare economicamente indipendente mi sento bloccato. Ho perso troppo tempo e non so fare un c∙∙∙o. Quindi vivo una situazione comoda da un lato ma non normale e frustrante dall'altro. Ma quanto al mio aspetto, non è che non ci pensi: faccio sport, curo un po' l'alimentazione, ho un aspetto giovanile... Non mi vesto ricercato ma nemmeno troppo a caso, un qualche stile credo di averlo.
    Il prendere e fare un viaggio potrebbe essere un'idea, denaro permettendo.
    So sin troppo bene che le donne hanno delle esigenze, delle aspettative cui non sono in grado di far fronte.

  • Ma tu credi che se trovi "una donna" poi saranno tutte rose e fiori? La "donna giusta" la trovano in pochi fortunati. E' molto probabile, quasi certo, che tu troverai una donna sbagliata. E magari sarai comunque sessualmente frustrato, magari ancora più di adesso. Io fossi in te starei attento a non idealizzare troppo la vita di coppia e le relazioni romantiche in generale. Il rischio è quello di perdere di vista te stesso, per inseguire qualcosa che non esiste. Se a te interessa il sesso, le prostitute sono la soluzione. Se ti interessa altro, allora devi partire da te stesso e fare tutto un lavoro su di te, prima di iniziare a pensare agli altri.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Difficile arrivare al sesso senza pagare se la tua visione dei rapporti è alla base utilitaristica e hai scelto di investire in questo senso perché non te la senti di avere una storia normale. Scegliere "la via breve" alla fine non si rivela necessariamente una scorciatoia, anzi, spesse volte si prolunga e di molto il raggiungimento dei propri desideri e della propria realizzazione. Sui rapporti completi e l'attrazione per l'organo femmile, lo trovo normale perché il sesso non è una possibilità dell'essere umano finalizzata solo per sfogare una valvola e a gratificare un bisogno egoistico, ma è anzitutto un atto simbolico e di fusione, ragione per cui quando esso è solo utilitaristico e reciprocamente masturbativo, il nostro stesso corpo non si lascia andare oltre, serbando anche una certa repulsione o senso di estraneità verso l'oggetto sessuale, e di conseguenza una non piena e completa volontà di fusione con esso (vedasi ancora il discorso dei genitali femminili), e a ben vedere è giusto che sia così finché i presupposti non cambiano.

  • Però, a causa della non esperienza e attrattività, per provare a fare sesso senza pagare sono consapevole, al netto del politicamente corretto o di proclami disneyani, che dovrei brutalmente accontentarmi, stanti tutti i miei limiti e mancanze (peraltro: alla mia età non conduco una vita indipendente, e ciò potrebbe costituire una, non l'unica risposta alla domanda "Ma non vuoi una storia seria?"). Però NON RIESCO, non me la sento. La mia libido non è così alta da farmi cercare una ragazza qualunque. A me, purtroppo, piacciono le belle ragazze, o almeno carine, o almeno che mi dicano qualcosa a livello estetico/fisico. Mi interrogo spesso, da uomo che osserva altri uomini, sulle scelte apparentemente di grande compromesso che hanno seguito alcuni che conosco: uomini non particolarmente attrattivi, o single cronici o quasi, che a un certo punto si sono messi con ragazze diversamente attraenti e in forma, dei tipi che in alcuni casi, prima, avrebbero disprezzato. E mi domando se dovrei anch'io fare così, per concretezza. Ma mi manca motivazione, psicologica e sessuale.

    C'è poco da fare, come hai detto tu le hai provate tutte, quindi non ti resta che accettare la tua condizione e vivere la vita giorno per giorno.

  • bruce0wayne : innanzitutto grazie della risposta, ci speravo perché, come diceva la Pina a Fantozzi, "ti stimo moltissimo", leggo i tuoi commenti e ammiro la tua capacità di analisi che spesso mi porta a riflettere. Ti rispondo senza quotare ma andando in ordine.
    Per esempio mi ritrovo nei primi due paragrafi. Scarsa abitudine alla realtà: oh yes. D'altronde so di essere un tipo per certi aspetti poco concreto. Il "trigger" di pagare... non so, ne farei a meno :D Non mi eccita il pagare. Il vantaggio è che così c'è un dare e avere chiaro e diretto, senza passare da un saperci fare o dover mostrarsi come validi partner da avere a fianco, cose per me sempre state non possibili. Il mio sogno (si fa per dire...) è di trovare una sorta di sugar babe che però poi trovandosi bene non chieda nulla (o quasi. So che è possibile ma raro).
    Sullo stare a secco evidentemente mi sono spiegato male: lo sono stato completamente per oltre 30 anni! Ma non credo di essere un masturbatore folle, e che l'abitudine a fare da sé mi abbia abbattuto la libido. Può averla modificata, sì, e compromessa quando ho a che fare con una donna reale e non una da sogno, selezionabile e godibile a distanza di schermo: sicuramente l'abitudine consolidata a quel tipo di soddisfazione sessuale mi crea difficoltà quando si tratta di "switchare" al sesso fatto in due, e una capacità virile altalenante e insufficiente a fare l'amore.
    Ragioni al di là di quelle fisiologiche per le quali l'ultimo incontro secondo me è andato meglio: non per questioni di sentimento, ma forse perché dai e dai mi stavo abituando a quella partner e quindi mi sentivo un poco più tranquillo sessualmente (e forse quella volta avevo più bisogno di stare in intimità con una ragazza che in altre. Programmare un incontro è come una scommessa con sé stessi fatta in anticipo, almeno per me).
    So che anche le donne "ripiegano", io sono più portato a guardare la cosa dal punto di vista maschile, di un uomo che cerca di capire altri uomini come scrivevo. E probabilmente hai ragione, anzi aggiungo un'altra parola a paternità e serenità: stabilità. Comunque preciso: sono consapevole che tra un rapporto di solo sesso (quasi: perché con una sugar babe c'è anche un rapporto umano, ma l'argomento è complesso e ci sono variabili: come è fatta lei, la compatibilità, la frequenza con cui ci si vede...) e lo stare assieme perchè "cos'altro vuoi fare nella vita?", ci sono tante possibilità. E questi forti compromessi cui mi riferivo li vedo in alcune persone che conosco, non certo in ogni coppia, in ogni amico o conoscente. Mi resta comunque il dubbio: ma a letto, quegli uomini, come fanno a...? Però, se anche lì non han problemi, buon per loro.
    Non sono però sicuro di aver compreso gli ultimi due paragrafi: stiamo parlando di frequentare a intervalli stretti "no prof", ragazze che all'occorrenza offrono sesso per denaro senza essere proprio "loft girl" né sugar babes? Se sì non capisco perché "indiretti".


    Ma tu credi che se trovi "una donna" poi saranno tutte rose e fiori? La "donna giusta" la trovano in pochi fortunati. E' molto probabile, quasi certo, che tu troverai una donna sbagliata. E magari sarai comunque sessualmente frustrato, magari ancora più di adesso. Io fossi in te starei attento a non idealizzare troppo la vita di coppia e le relazioni romantiche in generale. Il rischio è quello di perdere di vista te stesso, per inseguire qualcosa che non esiste. Se a te interessa il sesso, le prostitute sono la soluzione. Se ti interessa altro, allora devi partire da te stesso e fare tutto un lavoro su di te, prima di iniziare a pensare agli altri.

    Non credo assolutamente che lo stare assieme sia rose&fiori: anzi (peraltro, intorno a me ho degli esempi che lasciamo perdere). Cosa starei idealizzando? Certo, se la prospettiva è di trovare un partner "sbagliato" ed essere ancora più frustrati (!), alleluia: sto meglio così, e capisci che di andare a finire in quel modo non ho gran motivazione.
    E mi sembra di pensare a me stesso sin troppo: semmai, in maniera poco concreta per la mia età.

  • Il mio sogno (si fa per dire...) è di trovare una sorta di sugar babe che però poi trovandosi bene non chieda nulla (o quasi. So che è possibile ma raro).

    E' il sogno di tutti gli uomini facoltosi che conosco.

    Nel loro caso più specificamente sognano che la "no-pro" che frequentano si innamori di loro e perda interesse per i benefici economici.


    Succede? Si, ma mai completamente. Una persona (uomo o donna che sia) che ti si affianca per i benefici economici (diretti o indiretti che siano) può innamorarsi, ma il beneficio economico di solito è parte integrante del moto di innamoramento.


    Tieni conto che per molte persone (mi risulta più spesso le donne) l'innamoramento è più una questione di esperienza di vita col partner, più che attaccamento morboso alla persona. Se l'esperienza cambia radicalmente (aka: finiscono i soldi): cambia anche il sentimento. Non è un caso che la storia sia piena di accadimenti di questo genere.


    Invece l'attaccamento (morboso) alla persona è più tipicamente maschile, per via di una marea di motivazioni evolutive e ataviche legate alla certezza della paternità. Poi ovviamente dipende da come è fatta/educata la mente di ognuno di noi.


    Sullo stare a secco evidentemente mi sono spiegato male: lo sono stato completamente per oltre 30 anni! Ma non credo di essere un masturbatore folle, e che l'abitudine a fare da sé mi abbia abbattuto la libido. Può averla modificata, sì, e compromessa quando ho a che fare con una donna reale e non una da sogno, selezionabile e godibile a distanza di schermo: sicuramente l'abitudine consolidata a quel tipo di soddisfazione sessuale mi crea difficoltà quando si tratta di "switchare" al sesso fatto in due, e una capacità virile altalenante e insufficiente a fare l'amore.

    Attenzione però, perché per quanto concerne strettamente l'abitudine alla frequenza sessuale: farlo "a mano" o farlo con una compagna cambia poco. Entrambe le modalità concorrono a regolare la fisiologia riproduttiva e di conseguenza la pulsione e tutto quel che ne consegue.


    Se vai a cercare informazioni sulla dipendenza da porno trovi gran parte delle argomentazioni in materia. Non è proprio la stessa cosa, ma tieni conto che il meccanismo è quello. Tutti i mammiferi maschili hanno una regolazione della libido basata sulla serenità, sulla sanità fisica, sulla percezione del pericolo e sulla frequenza. Più frequentemente si fa sesso e più il corpo si regola di conseguenza. Nella "frequenza" però non si fa differenza tra "manuale" o "in compagnia".


    Ragioni al di là di quelle fisiologiche per le quali l'ultimo incontro secondo me è andato meglio: non per questioni di sentimento, ma forse perché dai e dai mi stavo abituando a quella partner e quindi mi sentivo un poco più tranquillo sessualmente

    Questo potrebbe voler dire anche che la tua sessualità (inesplorata) è influenzata anche da fattori quali l'attaccamento emotivo (abituarsi è l'inizio di "affetto"). E' normale affezionarsi alle persone con cui si fa sesso. E' anormale l'opposto.


    So che anche le donne "ripiegano", io sono più portato a guardare la cosa dal punto di vista maschile, di un uomo che cerca di capire altri uomini come scrivevo. E probabilmente hai ragione, anzi aggiungo un'altra parola a paternità e serenità: stabilità.

    Le donne ripiegano soggettivamente molto spesso, perché sono "programmate" per cercare sempre il top e perché (per svariate ragioni che non stiamo qui a discutere) hanno la possibilità di provare il top, anche se poi non riescono o possono mantenerlo.


    Per gli uomini è diverso. Se la visione femminile può essere vista come un viaggio in crociera, ma poi devi adattarti a stare in una barca (più o meno grande): noi siamo perennemente su una zattera o direttamente a mollo. :D


    Tra le due situazioni però: quella che da più soddisfazioni è la seconda, poiché è molto più facile restare in una condizione, piuttosto che decrescere. La nostra mente non è fatta per decrescere.


    sono consapevole che tra un rapporto di solo sesso (quasi: perché con una sugar babe c'è anche un rapporto umano, ma l'argomento è complesso e ci sono variabili: come è fatta lei, la compatibilità, la frequenza con cui ci si vede...) e lo stare assieme perchè "cos'altro vuoi fare nella vita?", ci sono tante possibilità. E questi forti compromessi cui mi riferivo li vedo in alcune persone che conosco, non certo in ogni coppia, in ogni amico o conoscente.

    Il rapporto di solo sesso non è propriamente un rapporto: sta sul filo del rasoio.

    1- O vive abbastanza a lungo da diventare un rapporto,

    2- oppure s'interrompe prima e non può essere considerato tale.


    Le varie "amicizie con benefici (sessuali)" in realtà vengono in breve smistate senza pietà in una di queste due categorie.


    Non sono però sicuro di aver compreso gli ultimi due paragrafi: stiamo parlando di frequentare a intervalli stretti "no prof", ragazze che all'occorrenza offrono sesso per denaro senza essere proprio "loft girl" né sugar babes? Se sì non capisco perché "indiretti".


    Qui l'argomento si fa delicatissimo e devo essere necessariamente un po' criptico e prolisso.


    Le "non professionali" sono quelle che le persone _diciamo_ più maliziose definiscono tali, poiché stanno in una relazione dichiarandosi (e spesso credendosi) totalmente al di fuori dalla pratica della prostituzione, ma in realtà senza benefici economici indiretti (viaggi, concerti, piscina, alberghi, cene, favori, passaggi, esperienze vissute assieme e pagate in stragrande parte da te, etc.) non starebbero in quella relazione. Questi benefici non devono essere necessariamente iper-costosi. Talvolta bastano piccole esperienze.


    "Indiretti" è fondamentale, poiché se ti azzardassi a pagarle con soldi fruscianti o farle un bonifico per qualsivoglia motivo: potrebbero offendersi a morte per via del potenziale riferimento alla prostituzione.


    Di base sono donne (ma anche uomini) che se la raccontano e che tendono a vivere i rapporti in modo utilitaristico, sfruttando il loro status di "oggetto sessuale" come merce di scambio indiretta.


    Anche qui "indiretta" sta per "non certa". Nel senso che il patto non è come quello "pro", ovvero spendo X ottengo Y, ma se il sesso accade: accade per volontà indiretta (appunto) della donna o dell'uomo che si comporta da "no pro".


    Nelle località vacanziere più gettonate dai ricchi è pieno di ragazze "povere" che non potrebbero permettersi vacanze di quel tipo. Partono a frotte per andare a Portofino (per citarne una) e se sono fortunate ci restano per mesi; diversamente se ne tornano a casa.


    Un paio di settimane fa ho conosciuto un venditore di braccialetti su spiaggia, giovane e "molto figo", che mi raccontava che gli capita di frequentare alcune donne per motivi "no pro" (ovviamente lui me l'ha raccontato senza usare quel termine, mezzo in inglese, mezzo in italiano e un po' in arabo). Ovviamente ne frequenta sempre e solo una alla volta, perché per lui è un rapporto vero. Non si è mai fatto pagare direttamente e si è quasi offeso quando gliel'ho chiesto. Però poi ha ammesso candidamente che pur essendo quasi nullatenente: mangiava nei migliori ristoranti della zona e faceva qualche giro in barca o in discoteca, etc. Ovviamente tutto spesato dalla signora o ragazza di turno.


    Di una di queste ragazze si era innamorato veramente e anche lei, ma di fronte a disaccordi nati nella relazione: le loro strade si sono poi divise. Era parecchio affranto dalla fine di quel rapporto, perché si era innamorato davvero e aveva già iniziato ad invertire la polarità del flusso economico. Negli ultimi periodi di relazione lui pagava almeno la metà delle loro spese.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Difficile arrivare al sesso senza pagare se la tua visione dei rapporti è alla base utilitaristica e hai scelto di investire in questo senso perché non te la senti di avere una storia normale. Scegliere "la via breve" alla fine non si rivela necessariamente una scorciatoia, anzi, spesse volte si prolunga e di molto il raggiungimento dei propri desideri e della propria realizzazione. Sui rapporti completi e l'attrazione per l'organo femmile, lo trovo normale perché il sesso non è una possibilità dell'essere umano finalizzata solo per sfogare una valvola e a gratificare un bisogno egoistico, ma è anzitutto un atto simbolico e di fusione, ragione per cui quando esso è solo utilitaristico e reciprocamente masturbativo, il nostro stesso corpo non si lascia andare oltre, serbando anche una certa repulsione o senso di estraneità verso l'oggetto sessuale, e di conseguenza una non piena e completa volontà di fusione con esso (vedasi ancora il discorso dei genitali femminili), e a ben vedere è giusto che sia così finché i presupposti non cambiano.

    Hai sicuramente ragione quando scrivi che il fare l'amore non è subordinato all'adorazione estetica dell'organo femminile. Infatti sono consapevole della mia immaturità sessuale. Purtroppo per me non esiste, almeno non ancora, questo tipo di esperienza e di mentalità pregressa: cioè, non mi lascio andare, penso, controllo - l'ultima volta è andata leggermente meglio perché sono riuscito a "monitorarmi" meno, non so se sia chiara questa problematica maschile - e guardo - la mia eccitazione è troppo collegata all'elemento estetico -.
    Però vorrei ricordare che è difficile arrivare al sesso senza pagare per me, non per tutti gli uomini. E dall'ultima parte del tuo post sembra che io debba restare condannato a non provare il piacere di un normale rapporto senza avere "una piena e completa volontà di fusione" con un'altra persona: in questo modo non si rischia di scivolare verso una visione mistica di un rapporto sessuale, come un traguardo da poter raggiungere solo ragionando in un certo modo e diventandone degni? Stiamo però parlando di un atto che invece molti uomini compiono senza tanti "ma", semplicemente (ehm) provano desiderio-hanno sufficiente pratica o poche seghe mentali -> lo fanno.

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