E poi nella vita vera la gente parlerebbe comunque di quello di cui parla nei social.
Proprio così. Il web non crea ignoranza e/o insipienza.
Al massimo ne coltiva la piantina, che già c'era.
L'unico aspetto che potrei trovare (trovo) allarmante è che il web favorisce in modo esasperato quella tendenza al "branco" (di seguitori del pifferaio) di tutte quelle caratterialità che già per loro natura lo cercano e si accontentano di "io ti salverò!", perchè alla fine solo quello cercano!
In questo la realtà reale, oltre a non includere bot, permette delle valutazioni istintive che sono del tutto precluse in web. Per farla semplice : stai al bar sport e arriva la new entry de "er profeta sarvatore de noantri", quello che sa tutto lui, quello che dà del fesso a tutti...ma...basta che gli dai una smicciata a vista...e realizzi subito e istintivamente che o è un poraccio al delirio, oppure è anche uno con velletità manipolatorie/truffaldine, ma sempre molto mal messo. E i feedback del reale ti arrivano da qualche sguardo incrociato con gli altri clienti storici del bar sport...che sono solo divertiti dalla pagliacciata che commiserano.
In web, invece, lo stesso "sarvatore de noantri" : ti entra in casa senza permesso (bot vari & Co.); millanta la qualunque ad libitum; ti coglie nella solitudine del rapporto con lo smartphone; ti fa credere che basti urlare e essere volgari per svoltare; ti dà esempio di quanto lo sia lui che si millanta "di successo e barricadero"; magari con i bot ti fa credere pure di avere chissà quale seguito...Ed ecco che il branco si allarga!
Con le caratterialità idonee, certo. Ma non sono mica poche!