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Sono parecchio nervosa.

Sto all'ospedale forse ho una strana malattia che si chiama "ascite", mi si è gonfiata la pancia di liquido. Stanno facendo tutti gli accertamenti.

Sono assolutamente certo che fallirò nella vita.

C'è bisogno del suggerimento per ogni cosa, vero? Da soli non siete capaci di pensare, avete bisogno di una figura di riferimento che pensi al posto vostro per ogni cosa, vero?

E quando invece c'è da essere maiali e fare i propri porci comodi all'improvviso siete capaci di pensare, vero?

L'essere umano medio funziona così: io ho sempre ragione e il mio punto di vista è il solo universalmente valido. Le critiche non mi toccano, dopotutto io sono nella verità e non sbaglio mai, sono un essere perfetto. Anche l'autocritica è un meccanismo psicologico che non capisco, ma in fondo che me frega? Io sono perfetto e so tutto, non sbaglio mai, il mondo è bellissimo e va tutto bene come dico io.

Le critiche non le sopporto, anche il dubbio non lo tollero. Penso che sarebbe un mondo bellissimo se mettessero a morte tutti quelli che non la pensano come me, e tutti quelli che si permettono di dire cose che a me danno fastidio (perché io sono sempre nel giusto ed è matematico che tutti quelli che dico io sono nel torto, sicuro al 200%) un mondo in cui nessuno mi critica, in cui nessuno solleva dubbi, in cui mi fanno vedere solo cose che mi piacciono, le cose brutte le buttiamo nell'immondizia.

Ma solo in Italia vivono psicopatici o nel resto del mondo si sta un po' meglio? Io un mezzo pensiero di fare le valige ce l'ho.

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Io posso dire e fare qualsiasi cosa, ma se il mio interlocutore ha già deciso a priori che io rappresento il falso e che qualunque cosa io faccia è sbagliata allora cosa ci posso fare?

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Comunque ripensandoci mi rendo conto di aver sollevato molti dubbi, manco a farlo apposta. È il dubbio l'elemento emancipatore. Il dubbio e non la certezza. Se ti vengono dei dubbi pensi, se invece sei convinto di essere nella verità non ti serve pensare, sai già tutto e hai sempre ragione.

Bon, a ognuno il suo. Vi piace rimanere impantanati in una palude a vita? De gustibus. Ognuno faccia pure quel che gli pare.

Sono gli uomini che vogliono essere schiavi, la schiavitù non l'hanno inventata, è stata voluta. Se vi piace così tanto ricevere delle frustata perché non darvele?

Cosa si è scoperto con la caduta dei tabù e lo sdoganamento delle convenzioni? Che erano state create per un motivo. L'anticonformismo è sicuramente interessante, ma anche il conformismo ha il suo perché. Quando è fine a se stesso non ha senso: le maniglie delle porte sono più immediate da aprire con le mani piuttosto che con i piedi.

Non riesco a capire chi sarebbero tutte queste persone che vi fanno da complici, com’è possibile che ci siano così tante persone? È un elemento del puzzle che mi sfugge, hmm…

Se è come penso non mi sembra ci sia un modo per uscirne, fintantoché mi rimanete col fiato sul collo.

Un giorno scriveranno biografie sulla mia vita, faranno documentari, film. A meno che non dovesse capitarmi di morire accidentalmente lungo il percorso. Ad ogni modo questo è il mio destino. Io sono colui che è destinato a diventare il più grande. Il più grande di tutti. Superlativo, immenso, innarrivabile, divino.