Oggi ho litigato con mia madre..anzi, lei urlava ed io guardavo altrove o al massimo le tiravo frecciatine o le dicevo "ecco perchè con te non si può parlare. non ti dirò più niente". Ho sbagliato, lo so, a dirle queste cose cattive..più che altro perchè so che lei non urlava con brutte intenzioni, ma solo perchè non sa gestire la situazione o forse crede che il modo migliore per scuotermi è questo.
sono anni che vado avanti "a stento", sono triste o arrabbiata il 90% delle volte, ed i momenti di serenità sono veramente pochi. so benissimo che è un problema mio, ma lei non mi aiuta..il suo modo di aiutarmi è darmi i soldi per uscire, per andare dal medico a farmi dare una cura, comprarmi un vestito perchè prima quello un po' serviva a tirarmi su di morale. e poi urlare seccata quando vede che la situazione non cambia. non c'è dialogo, io vorrei raccontarle cosa mi succede, vorrei dirle perchè sono così, cosa c'è che mi fa stare male..ma lei non capisce. per lei c'è solo una ragione: io voglio stare male. e non è vero.
poi guardo mio fratello, che è perennemente davanti al pc a giocare o a chattare..a volte esce con gli amici (ed era l'ora!), torna tardi la notte, ma almeno si è svagato un po'. lui è un po' come me..lo so benissimo. lui non è che non vuole "trovarsi qualcosa da fare" o cambiare o "crescere", lui non sa di poter avere altre possibilità. di poter avere di meglio, di DOVERLO avere. è passivo, non ha dialogo praticamente con nessuno in famiglia, si isola da quando era bambino (ora ha 19 anni). e lo capisco benissimo. con me ha un rapporto più aperto, affettuoso..ma io non so aiutarlo, non so neanche come aiutare me stessa.
non voglio dare la colpa ai miei perchè sono assenti, perchè non sanno dialogare e perchè non capiscono che si può e si deve avere di meglio senza "accontentarsi". giusto per fare un esempio, se avessi detto a mia madre che non avrei voluto andare all'università, non ci sarebbe stato alcun problema: potevo fare la commessa. e tuttora, se le dico che sono in crisi perchè un esame mi è andato male o perchè è un periodo brutto e non riesco a studiare, mi rivolge sempre la stessa opzione: cercarmi un lavoro. e la stessa cosa ha sempre fatto con mio fratello, quindi lui NON SA che può fare di meglio, che può essere "un grande" e può uscire dalla "tradizione" di questa famiglia. mia sorella è l'unica che ha aderito al suo "pensiero", adesso lavora come segretaria e sta per sposarsi. ma non sono poi così soddisfatti di lei. però mi paragonano a lei perchè lei è felice (ma io non la stimo affatto) ed io piango perchè non riesco ad esserlo (anzi "non voglio esserlo", come dice lei, come dicono tutti).
e non è neanche colpa mia perchè io non voglio fare la commessa, non voglio fare la segretaria, non voglio trovarmi un ragazzo tanto per sposarmi e finire per sempre la mia vita, non voglio essere ciò che non mi piace! e non lo capiscono, affatto..non a caso sono single, sono ancora all'università, ho continue crisi isteriche, soffro di depressione e ho avuto una serie di attacchi di panico.
e ora..di chi è la colpa quando non c'è un punto di incontro?! mi sento anche cattiva ed ingrata al pensiero di giudicarla e colpevolizzare la sua mentalità chiusa, per non parlare di come mi senta quando penso che il mio futuro sarà sempre triste e buio se rimarrò qui, perchè io qui non voglio restare.
le mamme che mi leggeranno saranno alquanto disgustate dalle mie parole.....ma, se è vero che io sono così ingrata ed egoista, confermatelo anche voi...ma non credo saranno i vostri commenti a cambiare la mia mente. e se mi dite "valle incontro", l'unico modo che ho per farlo è fingere che tutto vada bene e che io sia felice. ma la notte sarò io a piangere di nascosto per tutte le menzogne che vado dicendo, e mi sentirò triste comunque..non vedo molte soluzioni, illuminatemi se potete...
grazie per l'attenzione..
Di chi è la colpa quando tutti stiamo male?
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Ciao VogliadiVivere!
Tu ci chiedi di chi sia la colpa... preferirei non parlare di colpa... del resto dare la colpa a qualcuno della situazione che stai vivendo, che siano i tuoi genitori, o chiunque altro, non credo serva a molto.
Piuttosto chiediti... cosa voglio dalla vita? Cosa vorrei fare? Hai bisogno di avere un sogno, un progetto, qualcosa da costruire giorno per giorno.
Sai esattamente cosa non vuoi diventare (segretaria, sposata con una ragazzo solo per sistemarti, e mi pare non ami neppure l'università), ma ti converrebbe riflettere su cosa vuoi diventare tu veramente. Del resto è evidente che ora non sei felice e ciò che fai adesso non ti appaga... ci vuole coraggio per cambiare strada, comporta un certo rischio, ma alla fine la soddisfazione sarà tanta! -
ciao hachi!
no, forse mi sono espressa male, ma l'unica cosa di cui sono soddisfatta in questo momento è proprio l'università. entro in crisi quando temo di non farcela, quando non passo un esame o quando vedo quante materie ancora mi mancano per finire (per non pensare alla tesi!). ma io voglio laurearmi, so cosa voglio fare. il problema è che ad ogni piccolo e stupido ostacolo mi butto a terra disperata. e quando provo a parlarne con mia madre mi dice che se non voglio "lottare" è meglio cercarmi un lavoro. e, ovviamente, inizia la fase "discussione" perchè non capisce che il problema non è non voler studiare, tutt'altro.
forse ho scritto un post confuso perchè la litigata era appena finita :p -
Aaaaah ok allora forse avevo capito male io!!!!
Ma fa niente, anzi, sono felice di vedere che nonostante tutto hai un bel progetto da portare avanti!
Capisco un pochino le tue difficoltà, perchè, anche se per ragioni diverse, anche io ho avuto qualche difficoltà nell'affrontare gli esami.
Ma devi pensare che comunque è normale durante il percorso universitario sentirsi un po' scoraggiati, anche perchè la meta appare lontana... ma non devi abbatterti, capito? Se l'impegno c'è, anche se qualche volta un esame non va bene, o non ti senti pronta, ci arriverai, questo è certo. Si tratta di pazientare e non farsi prendere dalla fretta di finire tutto subito. Prendi come traguardo ogni singolo esame, perchè se tieni fisso solo lìobiettivo della tesi, ti sembrerà irraggiungibile.
Per tua mamma... mah, forse cerca solo di spronarti, ma lo fa nel modo sbagliato. E forse anche tu non reagisci bene durante le discussioni... però fingere che tutto vada bene non è giusto... così si accumula solo disagio e si alza un muro fra voi.
Ma esattamente, cos'è che ti fa stare male e ti impedisce di studiare e affrontare serenamente gli esami come vorresti? -
Sai cara , penso che quello che hai scritto qui, con la stessa dolcezza e sensibilità, tu lo debba comunicare alla tua mamma. Sono sicura che capirà.
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Ciao...
Il tuo nomignolo già dice tanto...però fai poco per realizzzarlo a pieno!
Mi viene da dirti che forse potresti provarea parlare con tua madre in un momento di tranquillità, senza che ci siano di mezzo "crisi"....per gli esami o per qualunque altra cosa...Ma farlo tanto per parlare....
Probabilmente quando stai male e in qualche modo vorresti sfogarti con lei...ti aspetti conforto...coraggio....
Tua madre forse vuole semplificarti la vita.....sicuramente non è il modo giuto come dici tu...però ci prova....
E' molto più brutto sentirsi dire: vorrà dire che non hai le capacità, che, cercati un lavoro!!!;)
Fai ordine dentro di te....non sottovalutarti....e affronta le cose con più leggerezza.....se no continuerai a vedere buoi ovunque.....
Per quanto riguarda il fratellino.....
Non so di preciso che dire.... sta nell'età che non permette tante alternative per poterlo affrontare.....prova a proporgli tu qualcosa di diverso......
Un bacio... -
Avete ragione..dovrei dire tutte queste cose a mia madre, con calma. Ieri le ho accennato qualcosa, ma non riuscirei a dirle tutto perchè è una donna emotivamente debole, almeno per quanto riguarda la sua famiglia. Forse non le dico tutto quello che penso per non ferirla, perchè ricordo le volte in cui si sfogava con me per i problemi che aveva con il resto della famiglia (problemi che hanno tutti,niente di grave) e piangeva..o quando la feci piangere io (ero piccola ma lo ricordo ancora) perchè le dissi qualcosa che riguardava il fatto che mi trascurava o qualcosa di simile. Non è facile dire certe cose ad una persona che puoi fare facilmente piangere. Soprattutto quando il motivo per cui vorresti dirgliele è semplicemente quello di dialogare, di informarla su piccoli errori, di dirle il proprio punto di vista. E quindi molte cose le tengo per me..e poi ovviamente rispondo male e mi vengono queste crisi d'ansia..e tutto il resto..
Ci sono cose che non capisce,anche perchè abbiamo due visioni del mondo differenti..ma non posso cambiarla, non posso criticarla..devo solo ascoltarla e comprenderla. Pazienza..anche io commetto i miei errori, e so benissimo che soffre anche lei per la mia sofferenza. forse dovrei prendere in mano la mia vita con più grinta anche per lei.. Dovrei, senza dubbio. -
Eh si, non è semplice dire certe cose a persone emotivamente fragili, se si tratta della propria madre...tanto meno.....io trovo molto difficile il dialogo con i miei, per mille motivi....questo non vuol dire che non si parla, lo si fa in un certo modo, ma piano piano mi accorgo che si fa un passetto in più ed è bellissimo per me. Ci vuole tanta calma e tanta pazienza.
Sappi che rispondendole male la ferisci allo stesso modo....stringi i denti e cerca di trovare parole e toni diversi e vedrai che si vedrà un pò più di luce e starete tutti meglio.....
Chiunque ha visioni diverse dai propri genitori, è più che normale....ma per me è troppo importante la famiglia, per questo molte volte lascio correre, o magari intervengo con delicatezza....!
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